Cronaca
Morti sospette all’ospedale “Papardo” di Messina: altri presunti casi, indagini vanno avanti
Denunce e preoccupazioni per presunte infezioni: sotto accusa l’impianto idrico e la sicurezza delle sale operatorie
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Altre due morti sospette riaccendono i riflettori sull’ospedale Papardo di Messina. Una donna di 84 anni, operata al cuore nel 2023, è deceduta a causa di un’emorragia probabilmente provocata da un’infezione. La famiglia ha presentato denuncia alla Procura, chiedendo chiarezza sulle cause del decesso.
Un secondo caso risale al dicembre 2024: un paziente, non coinvolto in procedure di cardiochirurgia, è morto per un’altra infezione. Un altro episodio che è al vaglio degli inquirenti, mentre aumentano i dubbi sulle condizioni di sicurezza all’interno della struttura ospedaliera.
Le sale operatorie di cardiochirurgia, poste sotto sequestro nei mesi scorsi, sono state dissequestrate solo di recente. Tuttavia, le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio continuano, con esami e interrogatori volti a stabilire le cause di una possibile contaminazione batterica.
L’attenzione degli investigatori si concentra anche sull’impianto idrico dell’ospedale, dove sono stati rilevati livelli pericolosi di microrganismi oltre le soglie di sicurezza. La presenza di questi batteri rappresenta un grave rischio per i pazienti immunocompromessi, come quelli sottoposti a interventi delicati.
L’inchiesta avrebbe portato all’iscrizione di 11 persone nel registro degli indagati, tra manager e medici. Gli accertamenti mirano a chiarire eventuali responsabilità e a verificare se le misure di sicurezza siano state adeguate per evitare la diffusione di infezioni.
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Cronaca
Altavilla Milicia piange Loreto Pecoraro, scomparso improvvisamente: il ricordo
“Era un ragazzo forte. Garbato e laborioso. Innamorato dei figli. Innamorato della vita. Disponibile ed autentico”
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Una scomparsa improvvisa e dolorosa: se ne è andato Loreto Pecoraro, volto conosciuto all’interno dell’amministrazione comunale di Altavilla Milicia.
La notizia è stata resa nota dal profilo social istituzionale del Comune del Palermitano; Loreto era innamorato dei suoi figli, ha sempre messo al primo posto la famiglia dedicando a ciascuno di loro il suo amore incondizionato. La cittadina si stringe attorno alla sua memoria. Il sindaco, la presidente del Consiglio, la giunta i consiglieri e i dipendenti comunali tutti piangono la perdita di un uomo che ha rappresentato un prezioso collaboratore e un generoso collega.
“Loreto era un ragazzo forte. Garbato e laborioso. Innamorato dei figli. Innamorato della vita. Disponibile ed autentico, ha saputo arricchire il suo tempo di affetti genuini. Di legami profondi. Con i pochi, buoni amici. Con i numerosi parenti. Con l’adorato fratello. Con cui ha condiviso fiumi di lacrime. Di dolore. E di gioia. Il Sindaco – si legge nel profilo istituzionale del Comune di Altavilla Milicia -, la Presidente del Consiglio, la Giunta, i Consiglieri ed i Dipendenti comunali, commossi ed increduli, lo piangono insieme a tutti loro. Custodendo, nel cuore, il ricordo di un prezioso collaboratore. Di un generoso collega”.
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Cronaca
Giornata della Memoria, Liliana Segre: “Il rischio è che la Shoah venga dimenticata, come in Orwell”
La senatrice a vita riflette e denuncia il pericolo della riscrittura della storia, mentre continuano gli attacchi antisemiti
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“Un giorno la Shoah potrebbe essere ridotta a una frase nei libri di storia“. Con queste parole, Liliana Segre, senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz, ha lanciato un monito prima della Giornata della Memoria.
Durante un’intervista con Marco Vigevani, presidente del comitato eventi del Memoriale della Shoah, Segre ha espresso la sua preoccupazione: “Come in 1984 di George Orwell, i libri potrebbero essere riscritti, lasciando alle generazioni future solo ciò che il potere vuole che sappiano“.
Segre, che ha sempre sottolineato il valore della memoria come antidoto contro l’indifferenza, teme che con il passare del tempo, e con la scomparsa dei superstiti e delle generazioni successive, il ricordo della Shoah possa sbiadire. “Ho visto come tante vicende storiche siano state dimenticate o ridotte a una riga nei programmi scolastici”, aggiunge, ricordando l’importanza di studiare la storia per comprendere il presente.
L’indifferenza, una parola che Segre ha voluto incisa all’ingresso del Memoriale della Shoah a Milano, è il filo conduttore del suo pensiero: “Ci sono interessi che spingono a dimenticare, a smettere di parlarne, fino a quando non resterà nulla”. La senatrice insiste sull’importanza di adottare opere come 1984 nelle scuole, per educare i giovani ai pericoli della manipolazione della memoria storica.
L’amara riflessione arriva in un momento difficile per Segre, presa di mira da una valanga di attacchi sui social. Da quando è stato annunciato il docu-film “Liliana”, diretto da Ruggero Gabbai e dedicato alla sua vita, i commenti antisemiti e le offese si sono moltiplicati.
Episodi come le scritte “Ebrei bugiardi” sui manifesti per la Giornata della Memoria a Pordenone o i post d’odio sotto l’annuncio della proiezione del film mostrano come l’antisemitismo sia ancora tristemente presente. La proiezione del documentario, pensata per favorire la riflessione, ha invece scatenato polemiche legate anche al conflitto Israele-Palestina. Ma per Segre, il vero nemico resta l’indifferenza: “È questo che permette al tempo di cancellare tutto”.
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Cronaca
Lampedusa, altra straziante tragedia: madre perde tre figli dopo naufragio
Ci sono 15 superstiti e due dispersi, mentre la procura di Agrigento indaga sull’ennesimo dramma dell’immigrazione
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Ancora una volta, il Mediterraneo teatro di una straziante tragedia dell’immigrazione. Un’imbarcazione partita da Zuara, in Libia, è naufragata nell’area SAR maltese a 53 miglia a sud-sudovest di Lampedusa. Quindici i superstiti soccorsi, due i dispersi, e due bambini trovati morti a bordo. Un terzo minore, figlio della stessa madre superstite, è finito in mare.
“Un bambino è morto tra le mani del medico durante il massaggio cardiaco. È stato straziante,” ha raccontato Arturo Centore, comandante della nave ONG Sea Punks, che ha effettuato il salvataggio.
Il dramma si è consumato sotto gli occhi disperati della madre, che ha perso tutti i suoi tre figli.
Malta, contrariamente al passato, ha risposto all’emergenza inviando un elicottero per soccorrere una donna incinta e un uomo in gravi condizioni, trasportandoli a La Valletta. Gli altri 15 superstiti, 14 camerunensi e un nigeriano, sono stati trasbordati sulla vedetta della Guardia Costiera CP322 e trasferiti a Lampedusa. Durante il tragitto, la Guardia Costiera ha recuperato altri 38 migranti soccorsi da tre motopesca.
Intanto, nuovi sbarchi si sono verificati sull’isola: due gruppi sono arrivati autonomamente alla spiaggia della Guitgia, mentre altre 49 persone, salvate dalla marina militare a una ventina di miglia dalla costa, sono state trasferite a bordo del pattugliatore Cassiopea diretto in Albania.
All’hotspot di Lampedusa si trovano attualmente circa 200 migranti, ma la situazione rimane critica. (foto archivio)
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Cronaca
Paura al carcere Malaspina di Palermo: scoppia incendio, domato dal personale
Fiamme nella struttura, ancora ignote le cause. Precedenti episodi di tensione tra i detenuti
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Un incendio è scoppiato ieri sera, poco dopo le 20, all’interno dell’istituto penale minorile Malaspina di Palermo.
L’intervento dei vigili del fuoco si è rivelato superfluo, poiché le fiamme sono state prontamente domate dal personale della struttura. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento.
L’episodio ricorda il clima di tensione che negli ultimi mesi si è respirato all’interno dell’istituto. A ottobre si era verificato un altro incendio, questa volta di natura dolosa, causato da un detenuto. Il giovane, dopo il rifiuto di essere trasferito in ospedale nonostante il parere contrario del medico, aveva dato fuoco a suppellettili, lenzuola e materassi, provocando non pochi disagi.
La direzione dell’istituto non esclude che anche l’incendio di ieri possa essere legato a un gesto di protesta o a un atto deliberato. Tuttavia, sono in corso indagini interne per chiarire se si tratti di una nuova azione dolosa o di un semplice incidente.
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