Giuseppe Russo, un ragazzo pugliese di 23 anni, è deceduto dopo essere stato morso da un ragno violino. Sebbene la correlazione tra il morso e la morte non sia ancora del tutto chiara, l’episodio ha scatenato un’ondata di psicosi tra la popolazione.
Questo particolare aracnide è sempre più presente nelle abitazioni, come spiega l’etologo Andrea Lunerti, esperto in “catture pericolose” nella Capitale.
“Ne ho recentemente isolati otto in un’abitazione a Capena, alle porte di Roma. Dobbiamo prendere consapevolezza – dice l’esperto – che questo genere di ragno convive con noi da un secolo ormai”.
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I ragni violino sono creature schive e timide, che raramente attaccano se non provocati. “Tendono a nascondersi nelle case, dove trovano rifugio e cibo”, continua Lunerti. “Sono anche vulnerabili rispetto ad altri predatori, inclusi altri ragni. Per questo, nelle abitazioni, ricche di potenziali nascondigli, si sentono più protetti”.
Se ci si imbatte in un ragno violino, è fondamentale evitare gesti impulsivi. “Non uccidetelo calpestandolo o buttandolo nello scarico”, avverte Lunerti. “È meglio mantenere le distanze e chiamare esperti per una disinfestazione, preferibilmente con fumogeni”.
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Tuttavia, il morso può avvenire accidentalmente, ad esempio mettendo la mano in un nascondiglio come un contatore della luce, dunque è importante fare attenzione ai luoghi oscuri e riparati.
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