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Sicilia

Musica, teatro e danza: un’estate di grandi appuntamenti al Parco di Selinunte

Si apre in notturna per gli spettacoli, nati dall’Open Call lanciata pochi mesi fa con CoopCulture

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Un cartellone condiviso, che guarda al territorio, accoglie rassegne che sono già appuntamenti fissi, ma soprattutto rende il Parco di Selinunte un unico palcoscenico straordinario: in luoghi diversi all’interno del sito archeologico, si va dall’opera lirica al teatro, dagli incontri letterari alla musica.

A Selinunte l’estate è ormai nel pieno, il Parco è tra i siti più frequentati e sfrutta percorsi e esperienze suggestive, anche in notturna quando aprirà per gli spettacoli, nati dall’Open Call lanciata pochi mesi fa con CoopCulture che ha avuto un enorme successo. Dalle oltre cento proposte giunte, è nata una rassegna libera da intelaiature e “steccati artistici” che rende merito alla creatività soprattutto siciliana, e risponde al principio di sostenibilità.

Il cartellone, nato con il supporto tecnico dell’associazione Genia, partner di CoopCulture, guidata dall’attore Sabino Civilleri, questa sera (17 luglio) alle 21.30 accoglie il concerto di Alkantara Mediorkestra, terzo appuntamento di Mediterraneo Jazz, la rassegna di Curva Minore che interagisce con il programma del Parco, così come il Festival della Bellezza e Teatri di Pietra.

E si ritornerà all’alba nel Parco addormentato: il 9 agosto quando, sullo sfondo dei templi della Collina Orientale, si aspetterà il sorgere del sole ascoltando una delle storiche interpreti napoletane, la cantante Marina Bruno, accompagnata da Enzo Pietropaoli (contrabbasso) e Daniele Sepe (sax), con un guest d’eccezione, come il trombettista Flavio Boltro. Invenzioni a tre voci è un progetto straordinario di CoopCulture, che sta attraversando l’Italia: in dialogo stretto con i siti che si aprono alla musica, una visita guidata sonora sulle note di Roberto De Simone, Britten, Mozart, Fauré, Kakhidze e brani della tradizione popolare campana, sarda, portoghese.

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Un ulteriore passo verso la valorizzazione: siamo convinti che iniziative come queste possano essere veicoli attuali di promozione del siti culturali, che offrono così nuove esperienze che camminano di pari passo alle visite abituali” dice l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato.

Un cartellone condiviso che spazia attraverso proposte differenti che vadano incontro a pubblici diversi – interviene il direttore di Selinunte, Felice Crescente -: l’idea nata dal Parco e da CoopCulture ci permette di leggere un territorio dinamico e colmo di inventiva”. Per Letizia Casuccio, DG di CoopCulture “Pubblico e privato insieme in nome di una visione strategica che guarda allo sviluppo della comunità”.

LA LOCANDINA:

TEATRO. Guarda alla grande lezione di Danilo Dolci, attraverso la sua attività per i pescatori di Trappeto, “La ricetta di Danilo”, delicato e ironico monologo proposto il 26 luglio al Baglio Florio da Totò Galati, costruito per Barbe à Papa Teatro con la regia di Claudio Zappalà, e le musiche live di Nathan Tagliavini. Il 3 agosto Circo dell’Avvenire e Museo Pasqualino si uniscono per L’uomo che piantava gli alberi, delicatissima fiaba ecologista portata in scena da Anton Giulio Pandolfo, sulle musiche di Maurizio Curcio, le animazioni dal vivo di Marianna Giuliana e le figure della performer Oria. Il 9 agosto, Alfonso Veneroso fa sue le tecniche del cunto per affrontare la “battaglia delle battaglie” omeriche ovvero Achille e Ettore, La morte dell’eroe, produzioneFigli d’Arte Cuticchio. Con Sofia Muscato è impossibile restar seri, dedicato al mito di Giasone e degli Argonauti, lo propone il 20 agosto. Infine il 29, ecco Sartoria Caronte con Rasi al suolo di Cesare Inzerillo e Loris Seghizzi che ha appena debuttato a Casciana Terme: secondo capitolo della Trilogia con tulle, una commedia noir a colori, cruda e irriverente, scontata e retorica, senza pessimismo, sulla miseria dell’essere umano. (continua sotto la foto)

MUSICA. Per gli amanti della musica, ecco pronto il 28 luglio al Tempio E, l’omaggio a Lucio Dalla del suo storico chitarrista, Ricky Portera che si esibirà al tramonto guardando ai templi che diventano pian piano rosati; e il 2 agosto, al Tempio F, Da Nick a Chick, storie di jazz e di siciliani recital dellaFabio Gandolfo Big Band (con la voce di Antonella Parnasso) che parte da Nick La Rocca e arriva a Louis Prima e Chick Corea, nel segno di una musica che seguì gli emigrati. Il 7 agosto, una vera immersione nella Bossanova con Pura Beleza, il sestetto che cammina sulle tracce di Carlos Jobim e Joao Gilberto, e che, capitanato da Linda Armetta, schiera Rita Collura (al flauto), Daniela D’Amico (percussioni), Salvo Correri (chitarra), Gianni La Rosa (basso) e Fausto Riccobono (batteria). Il 10 agosto, un vero guanto di sfida: lo lancia il duo di chitarristi Alessandro Blanco e Giuseppe Sinacori che, in Hacked Arias, ripropongono in veste inedita le più celebri sinfonie ed arie d’opera di Puccini, Rossini e Bellini, trascritte per i loro strumenti. Si salta Ferragosto per raggiungere, il 18i ritmi mediterranei dei Musicanti di Gregorio Caimi e la loro musica tra le due sponde che compie vent’anni, come in Venti di note Special; guest, Luana Rondinelli. Data unica per il Festival Lirico Teatri di Pietra, in tournée in Sicilia: il 30 agosto il Coro Lirico Siciliano ha scelto la morbidezza della luce del tramonto per il suo omaggio Love Morricone.

DANZA. A Ferragosto, acrobazie e disegni con fuoco sotto il Tempio E, per Anima Ignis Regenera. Tutte performer e un violoncellista, Mauro Cottone, per raccontare il culto delle Vestali, sacerdotesse che avevano il compito di custodire, alimentare e rigenerare perennemente il fuoco sacro. Il 19, il pianista siciliano (ma fiorentino d’adozione) Fabrizio Mocata propone Cruzando Aguas, tango argentino con i ballerini Giovanni Eredia e Francesca Sutera sulle note della Tango Young Orchestra. Lavoro a parte, perché non rientra in nessun ambito definito, ritorna il 31 agosto e chiude il cartellone, il teatro equestre di Giuseppe Cimarosa che, dopo l’affascinante alba dello scorso anno, ritorna a Selinunte con Lux in colloquio con i suoi nobili animali. Ventidue tra artisti, cavalieri e musicisti e sette cavalli per un racconto onirico che si snoda sotto forma di rito.

Costola del cartellone principale, anche i due programmi del Festival della bellezza che dal 22 al 24 agosto ospita, sotto il Tempio E, Igor Sibaldi, Sonia Bergamasco e Alessandro D’Avenia; ediTeatri di Pietra, sei titoli, tra musica e teatro: il 25 luglio, Sergio Vespertino e Beatrice Monroy hanno costruito a due voci, Ulisse racconta Ulisse sulle musiche di Pierpaolo Petta; l’1 agosto, Tempesta, spettacolo di danza tratto dall’Eneide, drammaturgia di Sebastiano Tringali e coreografia di Aurelio Gatti; il 12 Giuseppe Milici interpreterà con il suo ensemble, famose colonne sonore; il 17 va in scena il mito di Medea, il 21 agosto tocca alla seconda produzione di danza, Argonauti. Giasone e Medea, tratto dalle tragedie di Euripide, drammaturgia di Sebastiano Tringali e Cinzia Maccagnano, coreografia di Aurelio Gatti; e infine il 25 agosto il Collettivo VAN (Verso Nuove Narrazioni) propone una rilettura ironica di Odisseo superstar che schiaccia l’occhio alla Commedia dell’Arte.

Biglietti e informazioni su: www.coopculture.it

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Cronaca

Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti

“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”

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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.

“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.

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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.

“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.

La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.

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Cronaca

“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma

La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”

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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.

Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.

LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.

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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.

La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.

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Cronaca

Bellolampo, Palermo, e area industriale di Catania: nuovo Piano rifiuti per l’ok ai termovalorizzatori

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione

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Due termovalorizzatori, uno a Palermo e uno a Catania, 31 impianti di compostaggio (14 nuovi, di cui 6 pubblici), 24 biodigestori (20 nuovi, di cui 11 pubblici), 16 piattaforme tutte pubbliche di selezione del recupero per la raffinazione (di cui 11 nuove) che sostituiranno e miglioreranno i vecchi impianti Tmb.

Lo prevede il nuovo Piano di gestione dei rifiuti discusso nel corso della seduta di giunta, convocata per oggi, 21 novembre, dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.

Tra gli obiettivi del piano ci sono: il recupero del 65% dei rifiuti urbani, l’eliminazione dei trasferimenti dei rifiuti fuori Regione, la riduzione del 40% dei costi di trattamento rispetto a quelli attuali con un risparmio di circa 150 milioni annui, e la riduzione del conferimento in discarica depositando non oltre il 10% di tutti i rifiuti prodotti, rispettando così gli obblighi previsti dalla normativa europea.

L’approvazione del nuovo Piano rifiuti – dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – costituisce finalmente il punto di partenza concreto per la realizzazione dei termovalorizzatori in quanto condizione indispensabile. Adesso passeremo alla fase della progettazione e al successivo appalto dei lavori e della gestione entro il 2025 e non oltre i primi mesi del 2026. Andremo avanti spediti, nell’interesse dei siciliani, senza indugiare mai su un pilastro portante del mio programma di governo. Archiviamo così definitivamente la stagione del conferimento in discarica sempre più gravosa per l’ambiente. Offriamo dunque una risposta integrata alla difficile situazione dei rifiuti in Sicilia che troppi oneri scarica sui cittadini e sui bilanci pubblici”.

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Il Piano approvato dal presidente Schifani, in qualità di Commissario, consente di modificare immediatamente i 18 Piani d’Ambito e di far partire il percorso per la realizzazione degli impianti di riduzione del conferimento in discarica dei rifiuti e l’eliminazione dei trasferimenti fuori Regione, con la drastica riduzione dei costi a carico dei cittadini siciliani, degli enti locali e della stessa Regione in relazione alla progressiva attuazione degli obiettivi di riciclaggio e recupero.

In particolare, i termovalorizzatori, le cui aree di realizzazione sono state già individuate nel sito di Bellolampo a Palermo e nell’area industriale di Catania dopo alcune conferenze di servizio con i principali enti coinvolti, saranno interamente pubblici e realizzati dalla Regione con i fondi già stanziati all’interno dell’Accordo di coesione siglato a maggio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

I due impianti avranno una capacità complessiva di 600 mila tonnellate annue e produrranno insieme una potenza energetica di 50 Megawatt. Il nuovo Piano arriva al culmine di un complesso procedimento che ha visto coinvolti l’Assemblea regionale siciliana, le autonomie locali, gli operatori d’ambito e ha ottenuto le valutazioni ambientali strategiche dopo lo svolgimento di tutti gli adempimenti istruttori.

In ultimo, qualche settimana fa il parere positivo del Cga sulla procedura da adottare che ha dato l’ok definitivo all’ordinanza per approvare il nuovo piano di gestione dei rifiuti.

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Cronaca

Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Gli indizi, le ipotesi e il dolore di una famiglia in cerca di verità, con le circostanze del decesso che lasciano perplessi gli inquirenti

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Nel giardino di casa il corpo di Larimar, la quindicenne morta a Piazza Armerina, è stato trovato impiccato a un albero. Ma le circostanze della sua morte lasciano perplessi, anche gli inquirenti: la ragazza aveva infatti la vertebra cervicale intatta, le mani libere e segni di corda attorno a collo, addome e piedi.

Dettagli, gli ultimi, che sollevano ancora una volta nuovi dubbi sull’ipotesi di suicidio.

La madre, che ha scoperto il corpo, racconta di averla trovata in ginocchio, con un doppio cappio al collo. “Sembrava dormisse”, ha dichiarato. L’autopsia ha confermato i segni delle corde, ma altri elementi alimentano il mistero: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante avesse attraversato il giardino per raggiungere l’albero. (continua sotto la foto)

Il giorno della tragedia, la giovane era molto scossa dopo un litigio a scuola. Una compagna l’aveva accusata di avere una relazione con il suo ex, accusa confermata dal ragazzo davanti ad altri studenti.

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“È successa una cosa brutta”, aveva confidato Larimar alla madre prima di tornare a casa. Poco dopo, la tragedia. La Procura dei Minori di Caltanissetta indaga per istigazione al suicidio e ha sequestrato i cellulari di otto amici della ragazza, cercando di capire se la diffusione di foto intime possa aver giocato un ruolo.

Intanto, il padre esclude l’ipotesi del suicidio: “Era solare, piena di vita. La sera prima parlava di un viaggio in famiglia”. La famiglia, tramite la loro avvocata Milena Ruffini, sta conducendo indagini difensive. La preside della scuola non ha ancora risposto alle richieste di chiarimenti.

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