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Cronaca

Nasce l’Arena di Misterbianco, centro commerciale che rinnova Catania – le FOTO

L’evento segna l’inizio di una nuova era per lo storico centro commerciale.: oggi l’apertura al pubblico

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Con grande partecipazione e calore, è stata celebrata mercoledì 9 ottobre 2024 la cerimonia inaugurale de L’Arena di Misterbianco, un evento esclusivo riservato alle istituzioni e alle autorità, che ha segnato l’inizio di una nuova era per questo storico centro commerciale.

La successiva apertura al pubblico è avvenuta giovedì 10 ottobre, un giorno tanto atteso dalla comunità locale, che ha visto migliaia di persone partecipare fin dalle prime ore del mattino. Questo centro, conosciuto negli anni d’oro come Città Mercato, ha rappresentato un’epoca d’oro per il commercio catanese, e ora rinasce con un nuovo nome e un nuovo volto, grazie all’impegno del Gruppo Arena.

Durante la cerimonia del 9 ottobre, condotta dal noto presentatore catanese Salvo La Rosa, si sono susseguiti gli interventi di importanti figure istituzionali. Il discorso di benvenuto è stato pronunciato dal Presidente del Gruppo Arena, Cristofero Arena, seguito dai saluti del Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi. A rappresentare le istituzioni locali, erano presenti il Sindaco di Misterbianco, Marco Corsaro, e il Sindaco della Città Metropolitana di Catania, Enrico Trantino. (continua sotto la foto)

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Tra le autorità presenti, si annoverano il Questore di Catania, Dott. Giuseppe Bellassai, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Salvatore Altavilla, e il Vice Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Giuseppe Pisano, che hanno partecipato per sottolineare l’importanza del nuovo centro commerciale per la sicurezza e il benessere della comunità.

Inoltre, a testimoniare l’importanza strategica dell’evento nel panorama della grande distribuzione, erano presenti anche Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato di Decò Italia, e Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato del Gruppo VéGé. L’evento si è concluso con l’intervento finale del Cavaliere del Lavoro e Amministratore Delegato del Gruppo Arena, Giovanni Arena, che ha espresso con orgoglio e emozione il valore di questa riapertura per il territorio e il forte impatto economico e sociale che avrà sulla comunità locale.

Con una superficie complessiva di circa 20.000 metri quadrati, L’Arena di Misterbianco si candida a diventare un polo commerciale di primaria importanza nella provincia di Catania, grazie alla sua ampia offerta e alla posizione strategica. Situato in uno degli snodi viari più noti della provincia, tra la tangenziale, la circonvallazione e la SS Catania-Paternò, e con la futura fermata della metropolitana che ne completerà lo sviluppo infrastrutturale, il centro commerciale è pronto a dare nuovo impulso all’economia locale e a favorire lo sviluppo dell’intera area.

Una sfida vinta dal Gruppo Arena

Il progetto de L’Arena di Misterbianco è stato una delle operazioni commerciali, architettoniche e costruttive più complesse della storia del Gruppo Arena, un’iniziativa che ha visto l’impiego di soli capitali siciliani, scommettendo con coraggio sul territorio e sulla sua capacità di rigenerazione. Il Gruppo Arena ha dimostrato ancora una volta il suo impegno nel sostenere l’economia locale, confermandosi come una delle principali realtà imprenditoriali siciliane. (continua sotto la foto)

Giovanni Arena, Cavaliere del Lavoro e Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato:
“L’apertura de L’Arena di Misterbianco rappresenta una tappa fondamentale per la rinascita di tutta l’area commerciale di Misterbianco e della provincia di Catania. Questa iniziativa non ha solo un valore simbolico, ma avrà un effetto domino positivo su tutta la zona, creando nuove opportunità di sviluppo e crescita. Ci auguriamo che questa riapertura possa stimolare altri imprenditori a unirsi a noi in un piano commerciale sinergico per la rinascita di questa importante area. Ringrazio sentitamente l’amministrazione comunale di Misterbianco e il Sindaco Marco Corsaro per la straordinaria collaborazione, tutti i componenti del CDA del nostro Gruppo, i collaboratori che hanno lavorato instancabilmente e tutte le maestranze che hanno portato avanti questo progetto in tempi da record.”

Un impatto economico e produttivo significativo per il territorio

L’investimento del Gruppo Arena non ha solo ridato vita a un centro commerciale storico, ma ha gettato le basi per una rinascita economica e produttiva con effetti concreti sul territorio in termini di occupazione e sviluppo. L’apertura de L’Arena di Misterbianco ha creato nuovi posti di lavoro, stimolando la crescita locale e generando un indotto positivo per l’intera area. Grazie alla sua posizione strategica e all’attrattiva rinnovata, il centro attirerà visitatori da tutta la provincia, fungendo da catalizzatore per nuove opportunità commerciali.

Il progetto non è stato solo una sfida architettonica e commerciale, ma un vero e proprio investimento a lungo termine per la comunità di Misterbianco e dintorni, in grado di creare valore aggiunto per l’intero comparto economico locale.

Un centro commerciale green e sostenibile

Uno degli aspetti più innovativi del progetto riguarda la rigenerazione totale dell’area esterna e interna, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale. La progettazione del nuovo centro ha visto come punto cardine proprio l’aspetto ambientale, con la realizzazione di un impianto fotovoltaico da quasi 1,3 MW, che riesce a coprire circa il 100% del fabbisogno energetico nelle ore diurne. Questo significa che L’Arena di Misterbianco utilizza energia pulita e rinnovabile per gran parte delle sue operazioni, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni definite scope 2. Inoltre, il centro è dotato di centrali frigorifere che utilizzano CO2 come gas refrigerante, l’unico gas naturale con impatto nullo sull’ambiente, in linea con la nuova direttiva F-Gas.

Tutte le tecnologie impiegate nella realizzazione degli impianti sono le migliori tecnologie disponibili (Best Available Techniques – BAT), in linea con la politica energetica del Gruppo Arena. Tra queste spiccano l’illuminazione a LED, motori ad alta efficienza con inverter e altre soluzioni avanzate per ottimizzare i consumi energetici. In aggiunta, il parcheggio del centro è dotato di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, promuovendo la mobilità sostenibile. Questi interventi non solo riducono l’impatto ambientale, ma rendono L’Arena di Misterbianco un esempio concreto di innovazione sostenibile e di rispetto per l’ambiente.

Il SuperConveniente: il più grande della Sicilia

Uno dei principali protagonisti de L’Arena di Misterbianco è il SuperConveniente, il più grande della Sicilia con i suoi 4.000 metri quadrati di superficie. Questo format di successo, che rappresenta il cuore pulsante del Gruppo Arena, è sinonimo di qualità e convenienza. Con questa apertura, il SuperConveniente raggiunge quota 33 punti vendita in tutta l’isola, consolidandosi come una delle insegne di riferimento per la grande distribuzione in Sicilia. A questi si aggiungono oltre 160 punti vendita a insegna Decò, ulteriore testimonianza della capillarità e della solidità del Gruppo Arena sul territorio siciliano. Il SuperConveniente continua a offrire una vasta gamma di prodotti a prezzi competitivi, rendendolo una scelta imprescindibile per chi cerca convenienza senza rinunciare alla qualità.

Un’offerta commerciale ampia e diversificata

Oltre al SuperConveniente, L’Arena di Misterbianco ospita numerosi marchi di eccellenza, pensati per soddisfare le diverse esigenze dei visitatori e offrire un’esperienza di shopping completa. Tra le proposte gastronomiche spicca il risto-self Spazio Sapore, con un’offerta innovativa che include colazioni, pranzi, aperitivi e cene, il tutto preparato al momento e con ingredienti freschi. Con oltre 200 posti a sedere e un orario di apertura che va dalle 6:00 alle 22:00, rappresenta il luogo ideale per ogni momento della giornata.

Il centro include anche importanti nomi del panorama commerciale come Upim per l’abbigliamento, Unieuro per l’elettronica e Acqua & Sapone per la cura della persona. Tra i brand internazionali, non può mancare McDonald’s, presente sia con un ristorante tradizionale che con l’innovativo servizio McDrive, che garantisce rapidità e praticità. A completare l’offerta, troviamo Deutchmann per le calzature, Hobbyzoo per chi ama gli animali, Idea Bellezza e Reale Bellezza per il benessere e la cura della persona, oltre alla Farmacia Greco, che offre un servizio essenziale per la salute dei visitatori. Per gli amanti del fitness, Up Level Fitness, una palestra di 1.000 metri quadrati situata al piano superiore, garantisce spazi moderni e attrezzature di qualità.

Il centro offre anche servizi accessori come Occhialissimo per la cura della vista, e il Break Time Bar e Tabacchi per una pausa rilassante. Non manca uno sportello bancomat, per garantire la massima comodità ai visitatori durante la loro esperienza di shopping e svago.

Orari prolungati per soddisfare ogni esigenza

Per offrire ai visitatori un’esperienza di shopping e svago senza fretta, L’Arena di Misterbianco sarà aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 21:30, consentendo ai clienti di godersi appieno l’offerta del centro, con ampie fasce orarie per scoprire i negozi e rilassarsi in famiglia. In particolare, Spazio Sapore, con la sua ampia varietà di offerte gastronomiche, sarà aperto dalle 6:00 alle 22:00, coprendo tutte le esigenze della giornata, dalla colazione alla cena.

La riapertura de L’Arena di Misterbianco: un nuovo capitolo per il territorio

Il Gruppo Arena, attraverso una visione ambiziosa e un forte impegno, ha restituito alla comunità un centro commerciale moderno, innovativo e ricco di servizi, capace di rispondere alle esigenze di ogni cliente.Questo progetto rappresenta una scommessa vinta per la rinascita dell’area e una concreta opportunità di crescita economica e sociale per Misterbianco e la provincia di Catania. Grazie alla sua posizione strategica, alle sue eccellenti infrastrutture e alla varietà di servizi offerti, L’Arena di Misterbianco si propone come un nuovo punto di riferimento per lo shopping e l’intrattenimento nell’area metropolitana.
(com)

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Cronaca

Omicidio di Lorena Quaranta, c’è il processo bis: per l’assassino chiesti 24 anni

Richiesta di 24 anni per Antonio de Pace, la difesa invoca attenuanti legate allo “stress da Covid”

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Si è aperto davanti alla Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria il processo bis contro Antonio de Pace, accusato di aver ucciso Lorena Quaranta, studentessa di Medicina originaria di Favara, in provincia di Agrigento.

L’accusa ha chiesto una condanna a 24 anni di carcere, dopo che la Cassazione aveva annullato la sentenza di ergastolo inizialmente inflitta al giovane.

Il punto centrale del nuovo processo è l’applicabilità delle attenuanti generiche, legate al presunto “stress da Covid” di cui avrebbe sofferto l’imputato. La Cassazione aveva infatti rilevato che i giudici di merito non avevano adeguatamente valutato se lo stato di angoscia provocato dalla pandemia avesse influito sulla capacità di De Pace di contrastare il suo disagio mentale.

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La Corte ha chiesto quindi di riconsiderare se l’emergenza sanitaria possa aver avuto un ruolo nella misura della sua responsabilità penale.

Nonostante la richiesta di attenuanti, gli avvocati di parte civile, Giuseppe Barba, Cettina Miasi e Cettina La Torre, hanno sollecitato la conferma dell’ergastolo. Il processo continuerà il 28 novembre, quando si discuteranno ulteriori aspetti del caso.

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Cronaca

Mafia a Palermo, scatta sequestro di beni per oltre un milione di euro

Colpiti i patrimoni di Girolamo Ciresi e Salvatore Fiorentino, legati ai clan mafiosi locali

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I carabinieri di Carini, insieme al Nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo, hanno eseguito due provvedimenti patrimoniali a carico di Girolamo Ciresi e Salvatore Fiorentino, entrambi affiliati a clan mafiosi palermitani.

Girolamo Ciresi, 76 anni, era stato arrestato durante l’operazione “Panta Rei” per il suo ruolo all’interno del mandamento mafioso di “Porta Nuova”. Appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Borgo Vecchio, Ciresi si occupava di estorsioni a danno di imprese e attività commerciali nella zona.

Il provvedimento di confisca, emesso grazie alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, ha colpito beni del valore di circa 700milaeuro, considerati il frutto delle sue attività illecite.

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Parallelamente, Salvatore Fiorentino, 42 anni, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Bivio” per il suo coinvolgimento nella famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale. Anche per lui, le indagini patrimoniali hanno dimostrato che i beni in suo possesso, del valore complessivo di 500mila euro, provenivano da attività illecite, portando così al sequestro.

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Cronaca

“Sei anni di carcere per Salvini”: riparte processo Open arms, a Palermo la Lega scende in campo

Manifestazione di sostegno al ministro davanti al Teatro Politeama mentre prosegue il dibattito legale sul sequestro di persona

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Questa mattina alle 10, piazza Castelnuovo, cuore di Palermo, sarà il punto d’incontro per ministri, deputati, senatori e sostenitori della Lega. Si riuniranno per manifestare solidarietà a Matteo Salvini, attuale ministro, sotto processo per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in relazione alla vicenda della nave Open Arms.

Contemporaneamente, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, l’avvocato Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia, inizierà la sua arringa difensiva alla presenza dell’imputato.

L’accusa sostiene che nell’estate del 2019, quando Salvini era ministro dell’Interno, abbia vietato lo sbarco di 147 migranti dalla nave spagnola Open Arms, commettendo così un “sequestro di persona” e violando sia le convenzioni internazionali sul soccorso in mare che le normative interne sui diritti umani. La Procura di Palermo ha richiesto sei anni di carcere.

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Durante la lunga requisitoria, durata sette ore, il procuratore aggiunto Marzia Sabella ha sottolineato che “i diritti umani vengono prima della difesa dei confini”. Nella replica del 14 settembre, la difesa di Salvini ha respinto le accuse, affermando che le decisioni sullo sbarco non erano esclusivamente sue e che “anche altri ministri hanno rivendicato la politica dei respingimenti“. Secondo Bongiorno, non è in discussione una condotta individuale, ma una scelta politica condivisa.

“Sono a Palermo, dove ci sarà l’ultima udienza del processo che mi vede imputato per sequestro di persona. Hanno chiesto sei anni di carcere, cinque più uno, e un risarcimento di un milione di euro ai clandestini. Paura? Zero”.

Così ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una diretta sui social.

“Non ho paura perché ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini e salvato vite. Questo è un processo politico portato avanti dalla sinistra in Parlamento e da una parte di magistratura di sinistra”, ha aggiunto.

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Cronaca

Acqua ogni 6 giorni e nuovo guasto: Caltanissetta protesta, cittadini esausti

Disservizi idrici e mercati neri al centro della protesta. Appello ai politici locali per un intervento immediato

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A Caltanissetta, associazioni, partiti politici, cittadini e sindaci della provincia si sono radunati in un sit-in davanti all’Assemblea Territoriale Idrica per rivendicare il diritto all’acqua.

La distribuzione nel capoluogo, già soggetta a turni di sei giorni, ha subito ulteriori ritardi a causa di un guasto alle zattere galleggianti presso l’invaso Ancipa, secondo quanto riferito da Siciliacque.

Tra gli interventi più applauditi quello di monsignor Onofrio Castelli, vicario del vescovo, che ha invitato i politici a non fare promesse vane, dichiarando: “A volte è meglio tacere che dire una parola falsa”. Castelli ha anche denunciato l’abusivismo legato alle autobotti, sottolineando l’esistenza di un mercato nero dell’acqua che continua a prosperare nel 2024.

Interventi rilevanti sono stati anche quelli del consigliere comunale Carlo Vagginelli e dell’ex sindaco Roberto Gambino. Vagginelli ha chiesto chiarezza sull’attribuzione delle responsabilità, invitando l’Assemblea Territoriale Idrica a coinvolgere il presidente della Regione, Renato Schifani, il quale finora ha evitato il confronto. Gambino ha poi evidenziato l’assurdità della situazione infrastrutturale: “Abbiamo delle dighe senza potabilizzatori e dei potabilizzatori senza dighe”.

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