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Cronaca

Neonata muore dopo il parto al “Garibaldi Nesima” di Catania: ci sono sei indagati

Indagini in corso per omicidio colposo e presunta malasanità: i medici avrebbero parlato di un’infezione come possibile causa della tragedia

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La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla morte della bimba neonata avvenuta dieci ore dopo il parto (LEGGI) nell’ospedale Garibaldi Nesima. Sei persone sono indagate per omicidio colposo nell’esercizio delle professioni sanitarie.

Tra loro figurano la ginecologa di fiducia della coppia e il team medico che ha assistito al travaglio e al parto.

LEGGI ANCHE: Bimba muore dieci ore dopo la nascita: tragedia a Catania, scattano indagini

Il dramma è stato denunciato dal padre della piccola, accompagnato dall’avvocata Stefania Amato, poche ore dopo il decesso, avvenuto il 14 novembre. La denuncia ha fatto scattare immediatamente il sequestro della salma e l’acquisizione della cartella clinica da parte delle forze dell’ordine.

Secondo i genitori, entrambi trentenni, i medici avrebbero parlato di un’infezione, forse setticemia, come possibile causa della tragedia. Anche la madre, di 31 anni, è stata ricoverata in terapia intensiva dopo il parto.

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L’indagine è ancora alle fasi iniziali, e sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso.

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Cronaca

“Giustizia per Gibby”: cagnolino morto di fame in garage, a Catania condannato proprietario

Scatta condanna a sei mesi di reclusione, pena sospesa, nei confronti di un 31enne proprietario di un Bull Terrier inglese di un anno

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Il Tribunale di Catania, con il giudice Davide Tedeschi, ha emesso una condanna a sei mesi di reclusione, pena sospesa, nei confronti di un 31enne proprietario di Gibby, un Bull Terrier inglese di un anno.

Il cane era morto in seguito a gravi maltrattamenti: rinchiuso in un garage al buio, senza cibo né acqua, circondato da escrementi, aveva sviluppato anemia conclamata e un grave stato di disidratazione.

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Gibby era stato liberato dai carabinieri il 5 aprile scorso durante un blitz nel quartiere Librino e affidato a un veterinario. Tuttavia, dopo giorni di agonia, non ce l’aveva fatta.

La vicenda è stata seguita da quattro associazioni animaliste – Le Aristogatte, Lida, Teg4Friends e L’Altra Zampa – che si erano costituite parte civile nel processo.

Gli avvocati Margherita Mannino, Floriana Pisani, Vito Patti e Tania Cipolla hanno ottenuto, oltre alla condanna penale, un risarcimento di circa 12.000 euro per i danni arrecati.

I presidenti delle associazioni – Vera Russo, Bianca Biriaco, Alessandro Tringale ed Emanuela Tosto – si sono detti soddisfatti del risultato, definendolo “un segnale forte per sensibilizzare la collettività“. Hanno ribadito l’importanza di combattere il disvalore etico e legale del maltrattamento animale, fenomeno ancora troppo diffuso e spesso sottovalutato.

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Cronaca

Era la “banda dell’escavatore”: rapina e furti, arrestati 5 rapinatori nel Siracusano

Colpi in pochi minuti con mezzi rubati e tecniche esplosive: così agiva la gang che è stata smantellata dalla polizia

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Cinque uomini di Lentini e Francofonte, in provincia di Siracusa, sono stati arrestati con l’accusa di rapina a mano armata e furti seriali ai danni di attività commerciali, gioiellerie, istituti di credito e uffici postali.

Gli indagati facevano parte della cosiddetta “banda dell’escavatore”, smantellata nell’ambito dell’operazione “New Holland”. Le indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Lentini e dalla squadra mobile, e coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno portato all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale di Siracusa.

La tecnica usata era sempre la stessa: con escavatori e autocarri rubati, il gruppo sfondava gli ingressi di banche e negozi, creando un varco per accedere rapidamente ai locali e rubare casseforti.

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La banda si avvaleva di esperti conduttori di escavatori, capaci di completare un colpo in pochi minuti. La base operativa della gang si trovava nelle campagne di contrada Cannellazza, a Carlentini, una posizione strategica che garantiva rapido accesso al Calatino e alla provincia nord di Siracusa. Da lì venivano pianificati i colpi, con sopralluoghi preliminari, e nascosti i mezzi rubati.

Durante i blitz, gli agenti, supportati dall’elicottero del Reparto volo di Palermo, hanno rinvenuto escavatori e camion sottratti ad aziende locali, oltre a parte del bottino.

Tra le tecniche usate dalla banda c’era anche quella della “marmotta”: un ordigno esplosivo che, inserito nei bancomat, ne provocava la detonazione, consentendo il furto del denaro che era all’interno.

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Cronaca

Emergency food contest 2024, team della Sicilia porta a casa la medaglia d’oro – FOTO

Ogni mattina, le squadre venivano abbinate casualmente alle cucine e dovevano affrontare la preparazione di un piatto unico

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Il DSE FIC Sicilia ha conquistato la medaglia d’oro nella terza edizione dell’Emergency Food Contest 2024, che si è svolto all’interno del salone professionale dell’agroalimentare, enogastronomia e tecnologia Gustus di Napoli.

L’evento ha visto la partecipazione di cinque team al giorno, tra volontari della Protezione Civile e cuochi del Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federazione Italiana Cuochi (DSEFIC), provenienti da tutta Italia.

All’interno del parco della Mostra d’Oltremare è stata allestita un’area di 300 mq con cinque cucine campali e una tenda della Protezione Civile. Ogni mattina, le squadre venivano abbinate casualmente alle cucine e dovevano affrontare la preparazione di un piatto unico da 120 porzioni utilizzando ingredienti misteriosi. Dopo 30 minuti di ideazione e compilazione delle schede HACCP, avevano tre ore per cucinare e un’ora e mezza per servire.

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Le performance delle squadre sono state valutate da una giuria composta da due chef internazionali accreditati Worldchefs, esperti in alimentazioni speciali, un funzionario della Protezione Civile campana e tre del Dipartimento nazionale.

Un requisito importante della competizione era la realizzazione di pasti speciali per celiaci e persone con allergie.

Il ruolo del Dipartimento Solidarietà Emergenze Fic fondato nel 2016 dalla Federazione Italiana Cuochi, ha il compito di supportare la Protezione Civile in situazioni critiche. Dalle emergenze post-sismiche del 2016 fino alle missioni in Ucraina nel 2022, La squadra Dse FIC Sicilia formata dal Caposquadra Cascino Roberto e dai componenti Chefs Puleo Giovanni, Scudieri Anna, Stagno Gaetano, D’Anna Giovanni e Morici Francesco.

La squadra ha conquistato la Medaglia D’oro dando lustro oltre che al DSEFIC Sicilia, anche all’Unione Regionale Cuochi Siciliani e all’Associazione Cuochi e Pasticcieri di Palermo. Prossimamente parte della squadra cucinerà all’interno di una casa famiglia a Palermo e donerà regali ai bambini presenti.

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Cronaca

Palermo, violenza e “spedizione punitiva” al circo: dieci ragazzini prendono a bastonate vigilante

Violenza nella zona di via Lanza di Scalea: dieci giovani attaccano con calci e bastoni per entrare a vedere gli animali

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Grave episodio di violenza a Palermo nei pressi del circo “Sandra Orfei” situato in via Lanza di Scalea. Un addetto alla sicurezza è stato vittima di una brutale aggressione, per mano di dieci ragazzini.

Questi sono arrivati sul posto a bordo di biciclette elettriche, ed hanno letteralmente attaccato e picchiato l’uomo con calci, pugni e bastoni.

La violenza è scattata quando il vigilante ha impedito al gruppo di entrare per osservare gli animali custoditi nelle gabbie. Il tentativo di mantenere l’ordine e il rispetto delle regole è così degenerato in una sconcertante violenza. Nonostante l’aggressione, l’uomo ha scelto di rifiutare il ricovero in ospedale.

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Sul luogo sono comunque intervenuti i sanitari del 118 per prestare le prime cure e i carabinieri, ora impegnati nelle indagini per identificare i responsabili del pestaggio. Sotto la lente degli investigatori, adesso, anche el telecamere di sorveglianza per risalire agli autori dell’attacco.

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