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Cronaca

No, l’estate non molla affatto: caldo anomalo, in arrivo temperature fino a 30 gradi

Un ritorno di caldo anomalo porterà temperature estive nelle prossime giornate, con punte fino a 30°C soprattutto al Sud e sulle Isole maggiori

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Chi aveva già riposto giacche e maglioni potrebbe doverci ripensare, almeno per la prossima settimana. Le correnti occidentali stanno già favorendo un aumento delle temperature che, in diverse aree del Paese, risultano ben sopra la media stagionale.

Secondo le previsioni di 3BMeteo, in molte regioni saranno ancora necessari abbigliamento leggero e pantaloncini.

Quest’oggi, domenica, si registreranno valori sopra la media al Nord, con punte di 26-27°C al Sud. Lunedì il caldo continuerà a farsi sentire soprattutto sull’Adriatico centro-settentrionale e nel Nord-Est, mentre il resto della Penisola si manterrà in linea con le medie stagionali.

A partire da martedì, il Sud vedrà un ulteriore aumento delle temperature, con punte fino a 28°C, soprattutto in Sicilia orientale. Anche Emilia Romagna, Marche e Abruzzo si manterranno sopra media, mentre le altre regioni resteranno stabili.

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Mercoledì sarà il giorno più caldo della settimana, con temperature che raggiungeranno i 29-30°C in Sicilia e nelle Isole maggiori, confermando un ritorno estivo in pieno autunno.

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Cronaca

“Mafia 2.0”: quel pizzino di Messina Denaro a Provenzano: “Qui arrestano pure le sedie…”

Durante un convegno sulla criminalità organizzata, Marzia Giustolisi riflette sull’evoluzione della mafia e l’adattamento al contesto sociale

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Nel corso di un convegno a Torino dedicato al contrasto alla criminalità organizzata, Marzia Giustolisi, capo della squadra mobile della questura di Torino e con anni di esperienza a Caltanissetta e Catania, ha ricordato uno dei momenti emblematici della lotta alla mafia.

Durante il suo intervento, Giustolisi ha letto un pizzino del 2004, inviato da Matteo Messina Denaro a Bernardo Provenzano, in cui il giovane boss esprimeva la sua frustrazione per non poter svolgere un incarico a causa delle continue “batoste” inflitte dalle forze dell’ordine.

Il testo del pizzino, esaminato durante le indagini, rivelava come Messina Denaro si scusasse con Provenzano, spiegando che “sono tutti dentro, pure i rimpiazzi e i rimpiazzi dei rimpiazzi“, aggiungendo ironicamente che “alla fine arresteranno pure le sedie“.

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Secondo Giustolisi, queste parole sono la prova di quanto i boss di Cosa Nostra si sentissero braccati e patissero la pressione degli investigatori.

L’intervento di Giustolisi ha anche evidenziato la trasformazione della mafia sotto la guida di Provenzano, che adottò la strategia della “sommersione”, dando vita alla cosiddetta “Mafia 2.0”. Questo approccio, molto diverso dalla violenza sanguinaria di Totò Riina, segnò un cambio di rotta nella gestione delle attività mafiose, più attenta a rimanere invisibile e a infiltrarsi nel tessuto sociale senza attirare troppa attenzione.

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Cronaca

Fatture false, imprese “apri e chiudi”: frode e sequestro milionario a Gela, indagati e società nei guai

La Guardia di Finanza scopre un sistema di sovrafatturazione e indebita compensazione di crediti inesistenti per oltre 4 milioni di euro

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La Guardia di finanza ha eseguito a Gela, nel Nisseno, un sequestro di oltre 4 milioni di euro nei confronti di sei persone, indagate per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti fiscali.

Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica locale.

Le indagini hanno portato alla luce un complesso schema societario composto da nove imprese, create appositamente per sovrafatturare prestazioni di manodopera a favore di una società per azioni con sede a Roma, attiva nel settore della meccanica generale.

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Le “imprese apri e chiudi” erano operative per circa due anni e consentivano la rotazione del personale, permettendo alla capofila di ridurre il carico fiscale e generare fondi che venivano successivamente trasferiti ai soggetti coinvolti.

Le verifiche delle Fiamme Gialle hanno rivelato che le società coinvolte compensavano contributi previdenziali e assistenziali con crediti d’imposta inesistenti, per un totale di oltre un milione di euro, di cui circa 300 mila provenienti dai fondi del Pnrr. La società principale, tra il 2019 e il 2022, si sarebbe avvalsa di fatture gonfiate per un totale di 6,7 milioni di euro, con importi dichiarati superiori a quelli effettivamente corrisposti.

Al termine delle indagini, il giudice ha disposto il sequestro preventivo per un valore pari alle imposte evase e ai crediti inesistenti compensati. Le indagini sono ancora in corso, mentre per gli indagati resta valida la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva.

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Cronaca

Schillaci, dal vergognoso coro dei tifosi del Napoli al toccante ricordo del Real Madrid – VIDEO

La commozione ha coinvolto anche Antonio Conte, ex compagno di Schillaci alla Juventus e attuale tecnico del Napoli

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Il minuto di silenzio in memoria di Totò Schillaci, eroe di Italia ’90, prima del match tra Juventus e Napoli all’Allianz Stadium, ha suscitato una reazione mista tra commozione e disappunto. Il tributo era iniziato con applausi scroscianti e l’esposizione di uno striscione che recitava: “Nelle Notti Magiche brilla una stella. Ciao Totò”.

La commozione ha coinvolto anche Antonio Conte, ex compagno di Schillaci alla Juventus e attuale tecnico del Napoli, visibilmente toccato dal ricordo.

Tuttavia, verso la fine del minuto di raccoglimento, alcuni tifosi del Napoli hanno rovinato il momento iniziando a urlare alcune frasi incomprensibili, causando una reazione immediata dagli spalti. Così come rivelato dal giornalista di Tuttojuve, Mirko Di Natale, i supporter avrebbero anche urlato “monnezza”.

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I tifosi juventini hanno coperto il disturbo con una bordata di fischi, trasformando quello che doveva essere un omaggio silenzioso in un momento di tensione. (continua sotto la foto)

E intanto, anche il Real Madrid di Carletto Ancelotti si è confermata società “galattica” con l’omaggio (foto sopra) prima della gara con l’Espanyol. Tutto il “Santiago Bernabeu” ha reso omaggio a Totò con un commovente minuto di silenzio, mentre sui maxi schermi appariva una foto di Schillaci sulle note di Morricone. IL VIDEO:

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Cronaca

Strade siciliane, una buona notizia: sulla A19 riapre svincolo di Termini imerese

Gli interventi erano partiti lo scorso 19 febbraio e rientravano nell’accordo quadro per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria

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E’ stato riaperto nella giornata di ieri, in anticipo di 25 giorni rispetto al cronoprogramma stabilito, lo svincolo di Termini Imerese sull’autostrada “Palermo-Catania”.

Alla cerimonia di conclusione dei lavori erano presenti il presidente della Regione e commissario straordinario per il coordinamento degli interventi sulla A19, Renato Schifani, il sindaco Maria Terranova, il sub commissario Sergio Tumminello, il direttore dei lavori, l’ingegnere Giovanni Bonincontro, i rappresentanti dell’impresa esecutrice e i vertici locali delle forze dell’ordine.

La riapertura dello svincolo di Termini Imerese – ha detto Schifani – rappresenta un traguardo doppiamente importante per l’area ma anche per tutta la Sicilia. Infatti, non solo restituiamo ai cittadini il raccordo con l’autostrada Palermo-Catania eliminando i disagi che hanno dovuto affrontare in questi mesi, ma lo facciamo in anticipo sui tempi previsti, dimostrando di operare nell’interesse dei siciliani con efficacia ed efficienza. Da commissario ho voluto imprimere un’accelerazione ai lavori sulla A19, un’autostrada fondamentale che collega la parte occidentale con quella orientale della nostra regione”.

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Gli interventi erano partiti lo scorso 19 febbraio e rientravano nell’accordo quadro per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria. Nello specifico, lungo la rampa di accesso in direzione Catania è stato ripristinato un muro fortemente degradato, mentre lungo la corsia in direzione di Termini Imerese sono stati messi in sicurezza i muri del ponte sul fiume Barratina, che avevano subito degli spostamenti a causa di movimenti del terreno. Il costo degli interventi è stato di 2,3 milioni di euro. Le opere previste dal progetto risultano complete a eccezione di lavorazioni residuali in corrispondenza della rampa di immissione in autostrada in direzione Catania e di attività marginali di gestione del drenaggio delle acque che saranno ultimate nei tempi contrattuali previsti per il prossimo 15 ottobre.

“Sin dal mio incarico come commissario – ha aggiunto Schifani – ho dato priorità all’accelerazione dei cantieri, superando i ritardi che da troppo tempo penalizzavano i cittadini e le imprese. Grazie a un efficace coordinamento tra istituzioni e imprese, siamo riusciti a dare una svolta, ottenendo risultati in tempi più rapidi del previsto. Questo dimostra che una governance efficiente, unita alla collaborazione tra pubblico e privato, può portare a risultati tangibili e migliorare la qualità della vita di migliaia di persone che ogni giorno utilizzano questa arteria fondamentale. Ringrazio l’Anas, la ditta esecutrice e i due sub commissari Tumminello e Russo per il loro impegno e la competenza con cui hanno affrontato le difficoltà tecniche e logistiche, permettendoci di raggiungere questo traguardo in anticipo. Continueremo a vigilare attentamente sugli altri cantieri affinchè tutte le opere vengano completate con la stessa rapidità ed efficienza. Il mio impegno come commissario rimane costante: monitorare i lavori per restituire alla Sicilia infrastrutture moderne, sicure e funzionali”.

La riapertura dello svincolo è servita, inoltre, per fare il punto sul piano che prevede 64 interventi di riqualificazione dell’autostrada finalizzati all’innalzamento degli standard di sicurezza per un totale di 913 milioni di euro. Tra gennaio (data di commissariamento con la nomina del presidente Schifani) e settembre 2024, l’autostrada è stata interessata da 37 cantieri (pari al 58% degli interventi previsti, per 421 milioni di euro). Di questi, 16 (pari al 25%, per 57 milioni) sono stati già ultimati. Allo stato risultano attivi 21 cantieri (pari al 33%, per 364 milioni di euro). Altri 15 (23%) sono da avviare e 12 (19%) in programmazione, per un totale di 492 milioni di euro.

In questi primi 9 mesi, il commissario ha approvato 11 progetti, per complessivi 171 milioni di euro, con la riduzione dei tempi delle procedure del 50%. Sono, inoltre, in fase di imminente approvazione altri 4 progetti, relativi al viadotto Cannatello in direzione Catania, per un totale di 182 milioni di euro. L’attività del commissario ha consentito, inoltre, un’accelerazione nell’esecuzione dei lavori, anche attraverso l’attivazione, laddove possibile, dei doppi e dei tripli turni nelle lavorazioni.

I lavori in corso stanno interessando: le gallerie Tremonzelli (km 1,8), Fortolese (km 1,87) San Nicola (km 1,75) e i viadotti Morello, Alfio e Lo Monaco, in direzione Catania; il viadotto Cannatello, in direzione Palermo; nonchè le rampe dello svincolo di Enna e tratti saltuari di adeguamento delle barriere di sicurezza. Le limitazioni al traffico presenti a gennaio lungo l’autostrada erano imposte da ragioni di sicurezza, oggi su una parte di esse sono dovute alla presenza di cantieri. Nello specifico, a gennaio, erano presenti lungo l’autostrada interdizioni al traffico per circa 50 chilometri, attualmente le limitazioni sono state ridotte a 40 chilometri, grazie all’ultimazione di alcuni cantieri. Con l’avvio dei nuovi interventi, le interdizioni al traffico saranno dovute alla presenza di cantieri attivi.

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