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10 aprile 2025: torna a grande richiesta il Superbonus “Cappotto Termico” | Devi essere velocissimo a collegarti
Una vera e propria pioggia di soldi che…

Una vera e propria pioggia di soldi che è possibile risparmiare sulle ristrutturazioni: gli incentivi.
Ristrutturare casa, si sa, è un passo importante, uno fra i più importanti della propria vita. Un investimento che richiede pianificazione e, soprattutto, risorse economiche. Molti proprietari di immobili si trovano a dover affrontare spese elevate per migliorare la propria abitazione, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Ed è sempre una gran fortuna quando il governo mette a disposizione una serie di bonus fiscali per incentivare le ristrutturazioni, riducendo proprio il carico economico per i cittadini.
Tra le misure disponibili, vi sono agevolazioni pensate per diversi generi di interventi, come la riqualificazione energetica, la messa in sicurezza sismica e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutti incentivi che offrono importanti vantaggi economici, consentendo di recuperare parte delle spese sostenute attraverso detrazioni fiscali o sconti in fattura.
Uno degli aspetti più interessanti delle ristrutturazioni riguarda la possibilità di migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Oltre agli interventi strutturali e di rinnovo estetico, infatti, esistono numerose soluzioni che permettono di risparmiare sui consumi e ridurre l’impatto ambientale. E fra questi citiamo il cosiddetto “cappotto termico”, tecnica che migliora sensibilmente l’isolamento della casa.
Investire nelle ristrutturazioni, dunque, non aumenta soltanto il valore dell’immobile, ma può anche portare a un significativo risparmio nel tempo, grazie alla riduzione dei costi di gestione e delle bollette energetiche. Tra le principali agevolazioni disponibili, spiccano il Bonus Ristrutturazione, il Superbonus e l’Ecobonus. Il Superbonus, in particolare, permette una detrazione fino al 110% per interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico.
L’importanza degli incentivi fiscali e le proposte del governo
Importante sottolineare, intanto, che avere un’abitazione accessibile è un diritto fondamentale per le persone con disabilità e per i loro familiari. Ed è in questo caso che, anche la Legge 104 del 1992, prevede una serie di incentivi fiscali per migliorare l’accessibilità degli spazi domestici, favorendo interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche e l’adeguamento delle strutture. Si tratta di agevolazioni che possono essere richieste sia dalle persone con disabilità riconosciute dall’articolo 3 della Legge 104, sia dai loro familiari fiscalmente a carico, come genitori, coniugi e conviventi.
E anche i parenti entro il secondo grado possono accedere ai benefici, mentre per quelli di terzo grado è necessaria la presenza di specifiche condizioni, come il superamento dei 65 anni da parte dei genitori o del coniuge. Le detrazioni fiscali possono essere utilizzate per la realizzazione di scale, rampe, ascensori, piattaforme elevatrici e altri interventi volti a migliorare l’accessibilità degli edifici, purché rispettino i requisiti tecnici stabiliti dal decreto n. 236/1989 del Ministero dei Lavori Pubblici. Gli interventi devono essere eseguiti da tecnici abilitati, i quali devono rilasciare un’asseverazione che certifichi la conformità ai requisiti richiesti dalla normativa vigente.

Come funziona la detrazione fiscale?
Ma torniamo al presente, o al futuro prossimo, in considerazione della grande opportunità che arriva dal Decreto Rilancio, e che sarà sfruttabile fino al 31 dicembre 2025. Fino a quella data la legge consente infatti di ottenere una detrazione IRPEF pari al 75% sulle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La detrazione è suddivisa in cinque rate annuali di pari importo e prevede limiti massimi di spesa in base alla tipologia di immobile: 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti; 40.000 euro per ogni unità immobiliare in edifici da 2 a 8 unità; 30.000 euro per ogni unità immobiliare in edifici con più di 8 unità. Un’importante detrazione, che può essere combinata con il bonus ristrutturazioni del 50% per l’abbattimento delle barriere architettoniche, aumentando ulteriormente i vantaggi fiscali per chi decide di rinnovare la propria abitazione. Oltre alle detrazioni fiscali, le famiglie con persone disabili possono accedere a mutui agevolati grazie al Fondo plafond disabili, un’agevolazione prevista dall’accordo tra l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e la Cassa Depositi e Prestiti. Una chance per ottenere finanziamenti a tassi agevolati per:
- Ristrutturazioni per l’efficienza energetica: fino a 100.000 euro;
- Acquisto di immobili residenziali (classi energetiche A, B o C): fino a 250.000 euro;
- Interventi combinati di acquisto e ristrutturazione: fino a 350.000 euro.
Per ottenere il mutuo, è necessario che la banca aderente alla convenzione verifichi i requisiti del richiedente. Inoltre, il richiedente deve presentare la certificazione dello stato di disabilità e il certificato di stato di famiglia. Una grande opportunità, dunque, grazie alla Legge 104 ed ai mutui agevolati del Fondo Plafond Disabili.
(www.teleone.it)

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