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News e Focus

Operaio cade da impalcatura e muore a Lamezia Terme, è la prima vittima sul lavoro nel 2025

Da chiarire dinamica e motivazioni dell’accaduto: la Procura della Repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta

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Tragedia a Lamezia Terme, in Calabria. Un operaio di 38 anni è morto mentre era a lavoro su un’impalcatura in un’azienda di profilati nell’area industriale di San Pietro Lametino quando è caduto precipitando da un’altezza di circa sei metri. Da chiarire dinamica e motivazioni dell’accaduto. È la prima vittima sul lavoro nel 2025.

Il soccorso del personale del 118 è stato immediato ma ogni tentativo di salvargli la vita è stato vano. Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, Stella è deceduto a causa dei traumi riportati nell’urto col terreno precipitando dall’impalcatura.

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Sul luogo dell’incidente sono giunti gli agenti della polizia che hanno avviato le indagini, insieme al medico legale e al magistrato di turno per le verifiche del caso. Insieme alle forze dell’ordine che hanno avviato gli accertamenti di loro competenza sul posto anche gli ispettori dell’Ispesl per verificare le condizioni sulla sicurezza sul lavoro.

La procura della repubblica di Lamezia Terme ha aperto un’inchiesta per accertare le eventuali responsabilità. Del fascicolo dell’inchiesta è titolare, al momento, il sostituto procuratore di turno, Giuseppe Falcone, in coordinamento col procuratore, Salvatore Curcio. Il magistrato ha disposto il sequestro dell’area pertinente all’incidente e l’autopsia sul corpo della vittima, che sarà eseguita dai sanitari della Medicina legale dell’azienda ospedaliero-universitaria Dulbecco di Catanzaro.

Lo scopo dell’inchiesta aperta è quello di verificare se nel cantiere in cui lavorava l’operaio che è deceduto fossero state attivate tutte le misure per la prevenzione antinfortunistica.

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News e Focus

Riecco Gesù, grazie all’intelligenza artificiale: parla ai fedeli ed è richiesto in Europa

A Lucerna, in Svizzera, è “nato” anzi, è “rinato” Gesù ricostruito grazie alla intelligenza artificiale che ascolta i fedeli in confessionale

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La spiritualità si unisce alla tecnologia, il sacro all’intelligenza artificiale. E così nelle settimane scorse a Lucerna, in Svizzera, è “nato” anzi, è “rinato” Gesù ricostruito grazie alla Ia che ascolta i fedeli da dietro la grata di un confessionale. Questa curiosità ha attratto nella città elvetica circa mille fedeli per dialogare con il Cristo virtuale.

Ma non finisce qui: il progetto nato dalla collaborazione tra l’Immersive Realities Research Lab, la Sankt Lukas Gesellschaft con l’apporto dell’Università di Arti e Scienze Applicate e la facoltà di teologia della città è pronto per essere esportato oltre i confini della confederazione. Gesù virtuale, infatti, è richiesto da musei e parrocchie di tutta Europa.

L’installazione olografica “Deus in Machina”

Le mille persone hanno dialogato con lui grazie all’installazione chiamata “Deus in Machina” da fine novembre nella Peterskapelle, la più antica chiesa cattolica della città. Li, i fedeli hanno raccontato i propri pensieri e ponevano domande e lui ha risposto in più di cento lingue, avendo in sé un bagaglio notevole di testi sacri. Un esperimento, ormai concluso, nato per esplorare e osservare la relazione tra tecnologia e spiritualità, senza per questo sostituire il sacramento della confessione, come ha tenuto a sottolineare la Katholische Kirchgemeinde Luzern.

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“Deus in Machina” non è altri che un pannello olografico che simula gli aspetti e gli insegnamenti di Gesù. Le conversazioni, trascritte in forma anonima, hanno rivelato i bisogni più profondi delle persone e la loro necessità di avere risposte su temi delicati quali la morte, la salvezza o l’amore. Non esiste una rappresentazione affidabile sull’aspetto fisico di Gesù, quindi le sembianze della figura che appare dietro la grata del confessionale sono quelle di uno degli sviluppatori dell’Università di Lucerna, Philipp Haslbauer. Opportunamente modificate.

L’arrrivo dell’intelligenza artificiale nella sfera religiosa, da considerarsi l’aspetto più intimo per l’uomo, non è stata, però, ben accolta da tutti.

Se è vero che due terzi degli utenti che hanno provato l’esperienza l’hanno definita come un vero e proprio incontro spirituale dichiarandosi “sollevato” o “più vicino a Dio”, c’è però anche chi come il professore di etica Peter Kirchläger ha mostrato scetticismo. Queste le sue parole: “Il regno interiore della fede che ognuno di noi coltiva è un fenomeno squisitamente umano e deve rimanere di competenza umana per il bene degli individui”.

Cosa ne pensa il teologo

Marco Schmid è uno dei teologi che ha collaborato al progetto. Intervistato da Radiotelevisione svizzera, alla domanda se l’intelligenza artificiale possa in qualche modo riavvicinare i fedeli alla Chiesa ha risposto: “Le sue potenzialità sono molte. Come Chiesa, dobbiamo riflettere a come mettere in pratica una rivoluzione simile. Il Gesù virtuale parla cento lingue, nessun essere umano potrebbe riuscirci. Lavorando in un contesto multiculturale, sarebbe uno strumento molto utile per il mio mestiere”.

Anche se l’esperimento è finito, l’AI-Jesus potrebbe essere esportato fuori dai confini di Lucerna perché richiesto al di fuori della Svizzera.

“Abbiamo già ricevuto proposte da un museo di Vienna che avrebbe interesse ad esporlo – ha proseguito Schmid – così come altre parrocchie fuori dal Paese. L’unica condizione che prescriviamo è avere sempre una supervisione sulla fruizione, perché non sappiamo mai con certezza come risponderà alle domande. Ci fidiamo, ma non fino in fondo”.

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“Incendio a bordo”, paura e atterraggio d’emergenza per volo diretta a Roma

Momenti di panico su un Boeing 737: non c’è fortunatamente nessun ferito, il volo riparte dopo due ore di ritardo

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Paura nei cieli di Sharm el-Sheikh, dove un aereo charter diretto a Roma Fiumicino è stato costretto a un atterraggio d’emergenza a causa di un principio di incendio a bordo.

L’incidente si è verificato circa 25 minuti dopo il decollo a seguito di un guasto tecnico. Il Boeing 737-8Q8 della compagnia croata Etf Airways ha richiesto l’intervento immediato dei mezzi antincendio e delle ambulanze dello scalo egiziano, che si sono messi all’opera per affrontare una situazione critica.

Fortunatamente, il pilota è riuscito ad atterrare in sicurezza senza provocare feriti tra i circa 200 passeggeri e membri dell’equipaggio.

Dopo le necessarie riparazioni, il volo NO6243 è ripartito con due ore di ritardo verso la sua destinazione italiana.

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L’episodio segue di poche ore un altro atterraggio d’emergenza nello stesso aeroporto. Nella serata di venerdì, infatti, un Airbus A321 della compagnia russa Ural Air, diretto a Ekaterinburg, ha dovuto tornare indietro appena dieci minuti dopo il decollo a causa di un guasto a uno dei motori, come riportato dal sito di Sky News Arabia. Anche in quel caso, non si sono registrati feriti. (foto archivio)

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Cronaca

Truffa Inps da 280 euro, attenzione all’sms che ruba i dati bancari: ecco come evitare guai

Un Sms semina il terrore rubando i dati bancari e non solo dopo aver promesso 280 euro dall’Inps. Ecco come evitare la nuova truffa.

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Un Sms semina il terrore rubando i dati bancari e non solo dopo aver promesso 280 euro dall’Inps. Una nuova truffa dalla quale, però, è possibile salvarsi.

Questa volta i truffatori utilizzano il nome dell’Istituto nazionale previdenza sociale (Inps). Tuttavia, l’ente istituzionale di cui tutti di fiderebbero ha più volte lanciato messaggi alla popolazione chiedendo di non credere a comunicazioni che sembrano proprio arrivare da loro. Inps per le sue comunicazioni utilizza esclusivamente i canali ufficiali, gli stessi utilizzati anche per chiedere la comunicazione o la conferma di alcuni dati. Quindi tutte le comunicazioni in cui si chiede di accedere a un link arrivano da un tentativo di truffa.

In questa occasione un semplice Sms è riuscito a svuotare il conto di alcuni italiani che fidandosi del mittente sono caduti nella trappola. Questo è il motivo per cui si chiede attenzione oltre a segnalare eventuali comportamenti dubbi.

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Come funziona

Ma come funziona? Ecco il meccanismo: alle vittime arriva un Sms, perfettamente in linea con l’opera di smishing (o phishing tramite Sms, è una forma di truffa che utilizza messaggi di testo e sistemi di messaggistica, compresi quelli delle piattaforme social media) per appropriarsi di dati personali a fini illeciti) che attualmente viene messa in atto, si utilizza il logo Inps.

In questo modo si riesce a conquistare la fiducia della persona che clicca sul link in arrivo e che comunicherebbe la possibilità di accedere a un bonus di 280 euro. Per ottenerlo naturalmente occorre comunicare il proprio Iban.

Il sito a cui si accede sembra essere quello dell’Inps ma non lo è affatto, vengono richiesti dei dati sensibili, comprese le coordinate bancarie. Indicazioni che vanno nelle mani di un bot Telegram che sarebbe in grado di prendere i dati e accedere al conto della vittima, portandogli via tutto.

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Cronaca

Iscrizioni a scuola posticipate dal Ministero: le nuove date per il 2025/26

Slitta la finestra per le domande: l’obiettivo è migliorare l’orientamento delle famiglie, come viene spiegato in una note

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Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato un cambiamento nelle date per le iscrizioni all’anno scolastico 2025/26.

La nuova finestra temporale partirà il 21 gennaio 2025 alle ore 8:00, anziché l’8 gennaio come inizialmente previsto, e si concluderà il 10 febbraio 2025 alle ore 20:00.

L’obiettivo della modifica è “migliorare il processo decisionale delle famiglie”. “Questa scelta”, si legge in una nota ministeriale, “mira a garantire una più ampia attività di orientamento da parte delle scuole, offrendo agli studenti maggiori strumenti per una scelta ponderata”.

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Con la decisione, il ministero intende rispondere alle richieste emerse da diverse realtà scolastiche e associazioni di genitori, che avevano sollecitato una maggiore flessibilità per orientarsi tra i vari indirizzi di studio.

Il provvedimento punterebbe così a favorire una pianificazione più efficace del percorso formativo.

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