News e Focus
“Ora so chi sei, vi ho beccati”: Annalisa uccisa per gelosia, le chat del compagno
“Vi ho beccati, domani vengo a prenderti”: la donna era “perseguitata” dal compagno. Ecco cosa è emerso sulla notte prima dell’omicidio
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La loro relazione era totalmente influenzata dalla gelosia e dalla mania del controllo. E proprio dalla gelosia Agostino Annunziata era letteralmente “accecato”. Prima di uccidere la compagna, Annalisa D’Auria, in una chat Whatsapp, il giovane ha scritto “Vi ho scoperti, vi vengo a beccare“.
Le parole erano state scritte nella chat del gruppo di lavoro della donna. Prima di colpirla con una coltellata mortale alla gola, Agostino Annunziata avrebbe anche tentato di strangolare la sua compagna, l’operatrice scolastica 32enne dell’istituto agrario “Dalmasso” di Pianezza.
Secondo gli investigatori dell’Arma, lo avrebbe fatto probabilmente per farle ammettere la relazione clandestina, così come lui, l’omicida, pensava nell’ultimo periodo.
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Si tratta di quanto emerso da una prima analisi esterna effettuata dal medico legale sul corpo della vittima, secondo quel che è stato riportato dal quotidiano La Stampa. Lì sono state rilevate anche altre lievi ferite provocate dalla lama del coltello da cucina utilizzato per compiere il delitto nell’appartamento di via Monte Bianco a Rivoli (LEGGI), dove vivevano i due con la loro figlia di tre anni.
L’omicidio sarebbe avvenuto tra le 6 e le 7 di sabato mattina, dopo l’ultima lite tra i due, iniziata nel cuore della notte. Annunziata si era convinto che lei lo tradisse, e controllava ogni movimento ed ogni aspetto della quotidianità, dall’abbigliamento ai social al cellulare.
Sembra che Annalisa D’Auria stesse chattando con gli amici per organizzare una cena. Un vero e proprio affronto, secondo il compagno. Che avrebbe anche chiamato uno dei colleghi della trentaduenne: “Bravo, adesso so chi sei, vi ho beccati, domani vengo a prenderti”. E poi, all’una e mezza, come confermato proprio dalle colleghe di Annalisa, avrebbe anche mandato un messaggio sulla loro chat di gruppo: “Domani vengo a scuola e faccio un casino”. Il giorno dopo, tuttavia, a scuola non è più arrivato nessuno. Né Annalisa, né lui.
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Maltempo in Toscana, bimbo di 5 anni e la nonna dispersi: si erano rifugiati sul tetto
La famiglia, in vacanza, si era rifugiata sul tetto della casa per sfuggire alla piena del torrente Sterza. Salvati padre, madre e nonno
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Sono in corso dalla notte del 24 settembre le operazioni di ricerca per un bambino di 5 mesi e la sua nonna, dispersi a causa della piena del torrente Sterza a Montecatini Val di Cecina.
La famiglia, composta da turisti stranieri, si era rifugiata sul tetto della loro abitazione per sfuggire all’innalzamento delle acque. Vigili del fuoco, sommozzatori, soccorritori fluviali, unità cinofile, dronisti e squadre ordinarie sono impegnati nelle operazioni di soccorso.
Padre, madre e nonno sono stati tratti in salvo dalle autorità. Tuttavia, il bambino e la nonna risultano ancora dispersi, e le ricerche continuano senza sosta.
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Il maltempo ha devastato diverse aree della provincia di Pisa, già duramente colpita dalle piogge intense che hanno causato ingenti danni.
Le squadre di soccorso sono impegnate anche in altri interventi nel territorio, mentre la Toscana affronta una situazione simile a quella vissuta recentemente dall’Emilia Romagna, anch’essa colpita da violente alluvioni.
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Esplosione di gas a Saviano: crolla una palazzina, morti due bambini di 6 e 4 anni
Tragedia nel Napoletano: estratti vivi il padre e un bimbo di due anni, continuano le ricerche dei dispersi.
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Un’esplosione di gas ha causato il crollo di una palazzina di due piani a Saviano, in provincia di Napoli, lasciando una famiglia di cinque persone e un’anziana sotto le macerie.
La tragedia, avvenuta in via Tappia al civico numero 5, ha provocato la morte di due bambini di 4 e 6 anni. Il padre e un altro bimbo di due anni sono stati estratti vivi, mentre si cerca ancora il corpo di un bambino di 6 anni, la madre e l’anziana residente al secondo piano.
L’esplosione è avvenuta intorno alle 8 del mattino e, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe partita dall’appartamento dell’anziana al secondo piano, mentre la famiglia di cinque persone viveva al primo piano.
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Il bambino di 6 anni e la madre non rispondono alle chiamate dei soccorritori, che temono per la loro sorte.
Sul posto sono intervenute le squadre Usar (Urban Search and Rescue) dei vigili del fuoco, specializzate nel soccorso tra le macerie in caso di crolli. Le operazioni di ricerca continuano ininterrottamente, mentre l’intera comunità di Saviano rimane con il fiato sospeso sperando in un miracolo.
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Addio a Paola Marella: il mondo dello spettacolo piange la scomparsa dell’architetto e conduttrice televisiva
Icona di eleganza e determinazione, si è spenta a 61 anni dopo una lunga malattia. Amici e fan le dedicano messaggi commossi
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La notizia della scomparsa di Paola Marella, architetto e conduttrice televisiva, ha lasciato un vuoto profondo nel cuore di amici e fan. A 61 anni, Paola ha perso la sua battaglia contro un tumore al seno, e i social si sono riempiti di messaggi di cordoglio e affetto da parte di volti noti come Alessia Marcuzzi, Filippa Lagerback, Carolyn Smith e Paolo Conticini.
Anche il professor Matteo Bassetti ha voluto ricordarla con affetto, definendola una donna di classe e eleganza: “Buon viaggio Paola, ho sempre ammirato la tua pacatezza e la tua forza.”
Particolarmente toccante il messaggio postato dalle sue collaboratrici, Azzurra e Claudia, che hanno ricordato la forza e la determinazione di Paola, descrivendola come un esempio di professionalità e umanità.
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“Hai affrontato la tempesta con naturalezza e professionalità”, scrivono, sottolineando la sua capacità di vivere la vita con una leggerezza che non è mai stata superficialità. Paola si era avvicinata al mondo digitale con umiltà, sentendo il bisogno di parlare e raccontare le sue passioni in modo diretto e sincero.
Le collaboratrici hanno inoltre ricordato come, anche nei momenti più difficili, il sorriso di Paola non si sia mai spento, rimanendo sempre positiva e vicina alle persone che la seguivano. “Hai vissuto i social come uno spazio di condivisione autentica, mai rincorrendo consensi facili, ma trasmettendo il tuo innato buon umore”.
I familiari hanno voluto sottolineare la grande dignità con cui Paola ha affrontato la malattia, ringraziando amici e professionisti che l’hanno assistita fino all’ultimo. Nel necrologio hanno chiesto di sostenere il Pancreas Center dell’ospedale San Raffaele, e hanno annunciato che i funerali si terranno domani nella chiesa di San Marco a Milano.
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Tragedia negli Stati Uniti: bambino di 7 anni muore durante allenamento
Evan Briggs, colpito da arresto cardiaco, nonostante i soccorsi è deceduto tra le braccia del padre. La comunità sotto shock lancia una raccolta fondi
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Un bambino di 7 anni, Evan Briggs, è morto improvvisamente durante un allenamento di football presso il campo sportivo della Bath Area YMCA negli Stati Uniti. Mentre si stava allenando, Evan è crollato a terra a causa di un arresto cardiaco.
Il personale ha immediatamente avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e i paramedici sono intervenuti prontamente, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il bambino è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale.
La Bath Area YMCA ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando l’impegno del personale e dei soccorritori: “Nonostante i grandi sforzi, siamo rimasti sconvolti nell’apprendere che il bambino è deceduto“.
Evan stava partecipando a un programma sportivo giovanile del centro sportivo e stava provando ad entrare nella squadra di football quando ha avuto il malore.
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Il padre del piccolo, Nathan Briggs, ha raccontato con dolore il momento della tragedia: “L’ho visto scappare via con un pallone in braccio, poi, quando mi sono girato, l’ho visto collassato a terra. È morto tra le mie braccia“.
Evan era nato con un difetto al cuore, noto come “buco al cuore”, che gli aveva accompagnato sin dalla nascita. La famiglia attende ancora i risultati dell’autopsia per capire cosa abbia provocato l’arresto cardiaco. Intanto, è stata avviata una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Evan nel difficile momento. Fino ad oggi sono stati raccolti quasi 18.000 euro.
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