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Cronaca

Orrore nel Catanese: cane avvelenato e ucciso, scatta la denuncia

Come ricostruito, sembra che alcuni abbiano disseminato esche avvelenate lungo la strada

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(gf) A Camporotondo Etneo un cane è stato ucciso con il veleno. Il cane era stato trovato, agonizzante, da una volontaria che l’ha subito soccorso trasportandolo all’ambulatorio veterinario dell’Asp.

Nonostante i soccorsi, tuttavia, il cane non è riuscito a salvarsi spirando dopo atroci sofferenze. Michy, come era stato chiamato dai volontari che lo hanno soccorso, ha trovato la morte in via Falcone, una strada periferica di Camporotondo Etneo dove, in passato, erano già stati registrati altri casi di avvelenamento.

Sembrerebbe che alcuni balordi, in barba alla legge e, soprattutto, al buon senso abbiano disseminato esche avvelenate lungo la strada col preciso intento di colpire i cani randagi che transitano nella zona. Un fatto particolarmente grave condannato fermamente dal Partito Animalista Italiano che ha depositato una denuncia in Procura.

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“Quello che è successo a Camporotondo Etneo, ad un povero animale indifeso, è di una gravità inaudita. – ha spiegato Patrick Battipaglia, coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano -. Un gesto che purtroppo non è isolato, nei mesi scorsi nella stessa zona altri cani sono morti per avvelenamento. Chi si macchia di un reato così grave rischia inevitabilmente da 3 mesi a 18 mesi di reclusione o una sanzione amministrativa da 5.000 euro a 30.000 euro. Chiediamo al sindaco di Camporotondo Etneo di adempiere immediatamente alle sue responsabilità. – prosegue il dirigente del Partito Animalista – Quindi: bonificare immediatamente l’intera area oggetto delle esche avvelenate e allo stesso tempo fare tutto il possibile, mediante anche l’intervento della polizia locale, per assicurare il prima possibile alla giustizia, chi si sta macchiando di una azione così meschina e crudele”.

“Noi, come Partito Animalista Italiano, – conclude Patrick Battipaglia – abbiamo presentato una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica e ci costituiremo parte civile nell’eventuale processo contro chi si sta macchiando di un atto così infame. Nei prossimi giorni, finalmente, presenteremo in Parlamento la nostra “Legge Angelo” con cui chiediamo pene più severe per chi maltratta e uccide gli animali”.

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Cronaca

Stupro Foro Italico a Palermo: chiesta condanna a 12 anni per cinque imputati

La Procura di Palermo ha chiesto pene severe per i giovani accusati di aver violentato una ragazza di 19 anni

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La Procura di Palermo ha richiesto 12 anni di carcere per cinque dei sei giovani imputati accusati di aver stuprato una ragazza di 19 anni nel luglio dello scorso anno, 2023.

Per il sesto imputato, S.L.G., sono stati chiesti 10 anni e otto mesi, in virtù della sua condotta processuale. La Grassa aveva scritto una lettera di scuse alla madre e alla fidanzata, esprimendo il suo rammarico per la delusione causata. Un settimo accusato, all’epoca minorenne, è stato già condannato dal tribunale dei minori a 8 anni e 8 mesi di reclusione.

La vicenda risale al luglio del 2023, quando la vittima, una giovane palermitana, ha denunciato la violenza subita ai carabinieri. (continua sotto la foto)

La ragazza venne fatta ubriacare dagli imputati e successivamente violentata in un cantiere abbandonato presso il Foro Italico. Uno degli imputati, Angelo F., aveva filmato gli abusi, nonostante avesse avuto una relazione con la ragazza in passato.

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Gli accusati hanno optato per il rito abbreviato e hanno negato le accuse, affermando che si trattasse di un rapporto consensuale. Tuttavia, la procura insiste sulla gravità della violenza subita dalla vittima, evidenziando anche l’uso di video per documentare gli abusi.

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Cronaca

“Presto nomina al Teatro Massimo di Palermo”, Schifani e Lagalla: “Scelta sia condivisa”

Si attende dal Ministero della Cultura il nome del componente del Consiglio d’indirizzo del Teatro Massimo che ne completerà la composizione. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, a margine della seconda edizione di Forum risorsa mare, tenutasi al Palermo Marina Yachting, ha parlato di “buone notizie in tempi relativamente brevi”. “Nomi non ne posso fare, […]

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Si attende dal Ministero della Cultura il nome del componente del Consiglio d’indirizzo del Teatro Massimo che ne completerà la composizione. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, a margine della seconda edizione di Forum risorsa mare, tenutasi al Palermo Marina Yachting, ha parlato di “buone notizie in tempi relativamente brevi”.

“Nomi non ne posso fare, perché sarebbe scortese nei confronti dei soggetti interessati e allo stesso teatro – ha aggiunto – Non ci sarà da aspettare molte settimane, ma per galateo istituzionale bisogna precedere secondo gli schemi previsti”.

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Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si auspica che ci sia la massima condivisione nella scelta: “Occorre una concertazione con il ministro, diamo per scontato che non ci sono nè potranno esserci nomi calati dall’alto per quanto riguarda la nomina del sovrintendente – ha detto all’Italpress – E’ importante che siano scelte condivise – prosegue Schifani – privilegiando chi ha lavorato bene, secondo criteri efficienti. Il confronto è indipensabile”.

L’intervento di Schifani è stato apprezzato dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “La Regione – ha detto all’Italpress il primo cittadino di Palermo – ricopre un fondamentale ruolo per la vita ed il funzionamento del Teatro e il Presidente, con il suo autorevole intervento, dimostra quanto il Governo regionale sia attento al futuro e al percorso culturale della Fondazione”.

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Cronaca

Nascondevano 28 chili di hashish in auto: scattano due arresti a Villabate

La droga nascosta in un doppiofondo nel bagagliaio dell’auto, fermata dalla Guardia di Finanza

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A Villabate, la Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo ha sequestrato 28 chili di hashish nascosti in un doppiofondo di un’auto sottoposta a controllo.

Durante un normale posto di blocco, i finanzieri hanno fermato un veicolo con a bordo un uomo e una donna, i quali hanno mostrato da subito segni di agitazione. Le loro dichiarazioni contrastanti sui motivi e la destinazione del viaggio hanno insospettito gli agenti.

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A seguito di un’ispezione approfondita del veicolo, effettuata anche con l’ausilio di un cane antidroga, i militari hanno scoperto 21 involucri di hashish del peso di circa 1,3 chili ciascuno, per un totale di 28 chili. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe generato ricavi per circa 300.000 euro.

I due corrieri sono stati immediatamente arrestati e condotti nel carcere Lorusso-Pagliarelli di Palermo. Il gip ha convalidato la misura cautelare, disponendo gli arresti domiciliari per uno dei due indagati, mentre l’altro rimane in carcere in attesa di ulteriori sviluppi dell’indagine. (foto archivio)

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Cronaca

Elezioni Ordine medici Palermo: esposto presentato, Amato: “Operazioni regolari”

“Sono profondamente deluso per quanto accaduto durante le elezioni per il rinnovo del Consiglio”

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Non si placano le polemiche sulle elezioni dell’Ordine dei Medici di Palermo. Martedì scorso le operazioni sono state annullate per via della firma apposta nel registro dei votanti di un medico che, però, vive a Torino (LEGGI).

Dopo cinque giorni di votazione per scegliere tra le liste “Rinnovare” e “Amato presidente”, il presidente del seggio ha quindi deciso di annullare le votazioni. Oggi una delegazione della lista Rinnovare con in testa il candidato presidente Giovanni Imburgia si è recata alla Procura di Palermo per formalizzare un esposto. Inoltre chiede al Presidente Nazionale dell’Ordine di commissariare immediatamente l’Ordine di Palermo per garantire la piena legalità alle prossime elezioni.

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“Sono profondamente deluso per quanto accaduto durante le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Palermo – afferma Imburgia – Ho proposto la mia candidatura alla Presidenza dell’Ordine pieno di entusiasmo, convinto di partecipare ad una competizione leale tra colleghi che indipendentemente dalle diverse posizioni, nutrono reciproco rispetto. Ho organizzato una squadra formata da bravi medici, ma soprattutto da persone perbene con la stessa mia ambizione: ridare all’Ordine di Palermo la dignità che gli compete. I candidati della nostra lista ‘Rinnovare’ hanno affrontato la competizione con lo spirito di un sano e leale confronto. La nostra legittima presenza al seggio ha permesso di scoprire uno squallido quanto palese imbroglio”.

LEGGI ANCHE: Spunta firma “galeotta”: le elezioni dell’Ordine dei Medici di Palermo sospese

Non si è fatta atendere la risposta del presidente uscente, nonchè candidato Toti Amato che all’agenzia Italpress ha dichiarato: “Sta nel loro diritto formalizzare un esposto, io sono tranquillo. Le attività dell’ordine, fin dal momento della convocazione, sono avvenute secondo le modalità previste dalle norme. Siamo pronti a portare avanti la nostra posizione circa la regolarità delle operazioni. Tra l’altro il presidente del seggio, in autotutela, ha sospeso tutto, quindi abbiamo fatto secondo buonsenso”. (italpress)

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