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Cronaca

Palermo, amministratore giudiziario “infedele”: prelievi dai conti dei boss

Il professionista era morto nel 2018, lasciando tutto ad un erede. Accertato che aveva investito i soldi in un’azienda di Agrigento

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La Guardia di finanza, nell’ambito dell’operazione “Stolen sun” ha sequestrato beni per 2 milioni di euro. Le indagini hanno evidenziato l’ottenimento indebito di contributi pubblici previsti per la fornitura e l’installazione di impianti solari termici.

Questa l’accusa contestata dalla Procura di Palermo, su indagini di finanzieri del comando provinciale di Trapani, a due società riconducibili a due persone indagate ritenute “recidive” in questo tipo di truffa.

Ai due imprenditori erano già stata sequestrati due complessi aziendali, denaro e beni immobili e mobili, per un valore di circa mezzo milione di euro, per condotte fraudolente per l’illecita percezione di contributi pubblici rientranti nel cosiddetto “conto termico”, un fondo che sostiene l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

Nonostante il provvedimento restrittivo di cui erano stati già destinatari, secondo l’accusa, avrebbero proseguito nelle condotte illecite utilizzando altre 2 società e apportando delle modifiche al “modus operandi” adoperato in passato.

Le truffe sarebbero state realizzate con documenti falsi che indicavano importi decisamente “gonfiati” per conseguire il massimo incentivo possibile, poi si è aggiunta la tecnica di bonifici dall’importo equivalente alla fattura, ma con un ‘rimborso’ di parte della spesa ai clienti Dalle indagini svolte, con l’escussione di decine di clienti, sull’analisi dei conti correnti societari e dei documenti contenuti nelle 843 istanze inoltrate all’Ente erogatore tra il 2020 e il 2022, è emerso che le società, entrambe con sede a Partinico (Palermo), avrebbero conseguito incentivi non spettanti per quasi 2.000.000 di euro.

Le attività di esecuzione delle misure cautelari reali, effettuate nelle province di Palermo e Trapani, hanno portato al sequestro del saldo di tutti i conti riconducibili ai responsabili e alle imprese da loro amministrate, al sequestro di immobili di loro proprietà per un valore corrispondente al profitto del reato nonché al sequestro preventivo di un intero complesso aziendale, affidato a un amministratore giudiziario.

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Cronaca

Violenza ad Avola: soccorritore del 118 preso a calci e pugni da familiari di una paziente

Gli è stata certificata una prognosi di 7 giorni. Contro gli aggressori sarà inoltrata denuncia

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Un soccorritore della Seus 118 è stato aggredito dai familiari di una paziente ad Avola, in provincia di Siracusa. Colpito ripetutamente con calci e pugni ha riportato ferite al volto e ad una spalla. Al termine di una visita al pronto soccorso gli è stata certificata una prognosi di 7 giorni. Contro gli aggressori sarà inoltrata denuncia.

Riccardo Castro, presidente della Seus, sottolinea: “Per l’ennesima volta i nostri operatori sono aggrediti mentre compiono il proprio dovere. Un fenomeno vergognoso, contro il quale come già annunciato nei mesi scorsi doteremo al più presto i nostri equipaggi del 118 di apposite bodycam come deterrente”.

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“In sinergia con l’assessorato regionale alla Salute abbiamo pure chiesto ad Asp, ospedali e Policlinici – limitatamente alle proprie competenze- di inserire i nostri soccorritori negli interventi previsti dalle linee guida emanate dal Dasoe per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche agli operatori. La Seus si costituirà parte civile nei processi contro gli autori delle aggressioni, ha avviato campagne di sensibilizzazione e sta predisponendo un sostegno psicologico. Siamo orgogliosi e concretamente al fianco dei nostri “angeli del soccorso”, i quali con notevole professionalità e spirito di sacrificio salvano centinaia di vite”.

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Cronaca

“Macchinario guasto”, lui muore al “Civico” di Palermo: condannati due medici

Assolti il primario e una dottoressa del pronto soccorso: secondo i periti, un intervento tempestivo avrebbe potuto salvare il paziente

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Il tribunale di Palermo ha condannato due in servizio presso l’ospedale Civico, a un anno di reclusione con pena sospesa per la morte di Andrea Palma, avvenuta il 25 febbraio del 2017.

Il giudice monocratico Sergio Ziino ha emesso la sentenza in primo grado, mentre sono stati assolti il primario del pronto soccorso ed un’altra dottoressa, difesi rispettivamente dagli avvocati Massimo Motisi e Roberto Mangano.

Andrea Palma si era recato al pronto soccorso del Civico la sera del 23 febbraio con una diagnosi di sindrome coronarica acuta. Era stato programmato un esame di coronarografia urgente per la mattina successiva, ma un guasto a uno dei macchinari e l’impegno dell’altro per altre emergenze avevano impedito l’esecuzione dell’esame presso la struttura.

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Secondo le indagini, i medici Priolo e D’Antona non avrebbero disposto il trasferimento del paziente in un altro ospedale per effettuare la coronarografia. Gli esperti del processo hanno stabilito che un intervento tempestivo avrebbe potuto evitare il peggioramento delle condizioni di Palma, che è deceduto alle 5:25 del 25 febbraio. La sentenza è di primo grado e potrà essere impugnata in appello.

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Cronaca

Come cambia l’Etna: cresce il cratere Voragine, il bordo supera i 3400 metri

La rilevazione è contenuta nel bollettino settimanale ed è dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

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Cresce in altezza il cratere Voragine dell’Etna: con il materiale lavico accumulato con le ultime eruzioni, l’orlo orientale ha raggiunto quota 3.400 metri d’altezza, arrivando a toccare 3.403 metri sul livello del mare.

La rilevazione è contenuta nel bollettino settimanale, nel periodo tra il 9 e il 15 settembre, sul vulcano attivo più alto d’Europa a cura dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania, che lo pubblica sul proprio sito.

Il ‘sorpasso’ sul cratere di Sud-Est, che deteneva il ‘record dal 10 agosto del 2021 e che ultime stime davano alto 3.347 metri, era già avvenuto nello scorso luglio quando la Voragine toccava quota 3.369 metri d’altezza.

Quello precedente, che resisteva dagli anni Settanta del secolo scorso, era del cratere di Nord-Est.

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Cresciuto anche il cratere Bocca Nuova che adesso tocca quota 3.380 metri sul livello del mare. Il Cratere Voragine, silente da oltre tre anni – la sua ultima emissione di cenere era del 3 aprile del 2021 – ha cominciato a ‘crescere’ in altezza dal 14 giugno scorso con una debolissima attività stromboliana che ha poi avuto un progressivo aumento nell’intensità del fenomeno trasformatosi poi in fontane di lava.

Il materiale piroclastico emesso, con l’intensa e frequente attività stromboliana, ha portato ad accumuli sul Cratere Voragine aumentando la sua altezza, fino a fargli superare i 3.400 metri, con un margine di errore nelle quote stimato dall’Ingv in un metro.

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Cronaca

Al Barbera bambini, fiori, lacrime: per Totò Schillaci in migliaia a Palermo

Pomeriggio di grande commozione in viale del Fante, dove è stata allestita la camera ardente dell’eroe palermitano del Mondiali del ’90

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La camera ardente è stata allestita al Renzo Barbera, il tempio calcistico di Palermo, il cuore della città. E tutta la città ha voluto rispondere presente: migliaia sono state le persone che hanno raggiunto nella giornata di ieri la struttura di viale del Fante, e così continueranno a fare anche oggi, fino a questa sera, per dare l’ultimo saluto a Totò Schillaci.

L’eroe nazionale di Italia ’90 è riuscito ancora una volta a riunire tutti i tifosi, arrivati con un fiore, un ricordo o con la maglia della mitica nazionale di Azeglio Vicini.

C’erano un po’ tutti. Sulle scale del Barbera un viavai continuo, con la presenza anche di tanti bambini e ragazzini. Il segno più tangibile e significativo di quel che è stato il reale impatto dell’idolo palermitano delle notti magiche.

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Dopo la camera ardente di oggi, i funerali si terranno nella mattinata di domani, venerdì 20, in Cattedrale. In tutti gli stadi nel fine settimana sarà osservato un minuto di silenzio, come deciso dalla federazione. Grande dolore ha espresso il comitato regionale della Figc Lnd. Il presidente Sandro Morgana ha sottolineato che saranno sempre ricordate le grandi qualità tecniche del calciatore, ma “anche la grande umiltà dell’uomo”.

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