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Cronaca

Palermo, ancora furti e atti vandalici al Policlinico: cresce la paura

Forzata la porta e saccheggiati gli armadietti degli spogliatoi: tutti i casi che sono avvenuti negli ultimi tempi

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Continuano i furti e i danneggiamenti nei reparti del Policlinico di Palermo. L’ultimo in ordine di tempo martedì sera, quando un uomo ha forzato la porta dello scantinato della pneumologia, dove si trova lo spogliatoio del personale dell’unità operativa, e ha saccheggiato gli armadietti. Gli stessi luoghi erano già stati depredati a fine ottobre in pieno giorno.

“La frequenza di questi episodi ci preoccupa molto – afferma il Commissario del Policlinico, Maurizio Montalbano – anche per la tutela dei pazienti e degli operatori sanitari che adesso si trovano in una condizione di oggettivo disagio emotivo. Evidentemente tutte le iniziative adottate dall’Azienda, dagli allarmi alle porte al rafforzamento della videosorveglianza e le ronde, non sono sufficienti. Per questo chiediamo aiuto alle Istituzioni deputate alla sicurezza”.

Già lo scorso mese di agosto Montalbano aveva presentato un esposto in Procura, in seguito al quale il Prefetto del tempo, Maria Teresa Cucinotta, aveva convocato una riunione sul tema della sicurezza con i vertici delle forze di polizia.

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Questi i fatti accaduti. Il 3 novembre sono stati rubati i tubi di rame delle grondaie dell’istituto di Medicina legale, dove il giorno prima erano stati forzati dodici armadietti e frantumata una vetrina. Il 29 ottobre altro furto con scasso negli ambulatori del plesso della Medicina 1e in Chirurgia d’urgenza, dove uno specializzando e un infermiere hanno bloccato un ladro che stava rovistando negli armadietti dello spogliatoio ubicato nello scantinato. Il 27 ottobre un abitante della zona ha visto un ladro che scavalcava il muro di recinzione con alcuni sacchi pieni di roba e lo ha ripreso con il cellulare.

L’uomo, temendo di essere riconosciuto, ha lasciato la refurtiva ed è scappato. Il 19 ottobre i ladri sono entrati nell’unità operativa di Medicina nucleare e sono riusciti ad arrivare agli armadietti ma, scoperti dal personale in servizio, sono fuggiti senza portare via nulla. Nelle settimane precedenti presso l’Unità di “Epidemiologia Clinica con Registro Tumori” è stato rubato un computer portatile Mac e ci sono state effrazioni nel plesso di Oncologia, in Radiologia, nella Terapia intensiva del plesso 4 D, e ancora furto di moto e danneggiamenti alle auto parcheggiate nei viali. (Italpress)

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Cronaca

Tentata violenza sessuale su una 19enne a Palermo, uomo rischia linciaggio: le indagini

Una ragazza di 19 anni riesce a fuggire e a chiedere aiuto, tensione in via Don Minzoni nella notte

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Momenti di paura in via Don Minzoni a Palermo, dove un uomo di una cinquantina di anni ha tentato di abusare di una ragazza di 19 anni.

La giovane è fortunatamente riuscita a sfuggire all’aggressione e a chiamare aiuto. Le sue grida hanno attirato l’attenzione di passanti e residenti, scatenando una caccia all’uomo.

Numerose persone hanno cercato di fermare il presunto aggressore, tentando anche di linciarlo. La situazione è degenerata rapidamente e si è resa necessario l’intervento di diverse pattuglie della polizia per ristabilire l’ordine e riportare la calma tra i presenti.

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Gli agenti, intervenuti sul posto, hanno identificato l’uomo e raccolto la testimonianza della ragazza. I fatti sono avvenuti nella notte fra sabato e domenica. Sono adesso in corso le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto e verificare eventuali responsabilità penali.

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Cronaca

Palermo, stava passeggiando alla Zisa: 29enne aggredito ed accoltellato alla schiena

Il giovane ferito è fuori pericolo, la polizia indaga sull’accaduto

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Ancora un episodio di violenza a Palermo: la notte scorsa un giovane palermitano è stato accoltellato mentre passeggiava in via Orazio Antinori, nel quartiere Zisa di Palermo.

Il ragazzo, che ha 29 anni, è stato colpito alla schiena da una coltellata, secondo una prima ricostruzione dei fatti. Subito soccorso dai sanitari del 118, è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico. Fortunatamente, non sarebbe in pericolo di vita.

Le indagini sono attualmente in corso da parte della polizia, che sta cercando di chiarire le circostanze dell’aggressione e risalire all’identità dell’aggressore. La vittima, infatti, ha dichiarato di non avere idea di chi possa essere stato a ferirlo o quale sia stato il movente dell’attacco.

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La zona della Zisa, già nota per alcuni episodi di microcriminalità, è stata oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine, che stanno intensificando i controlli per garantire maggiore sicurezza ai residenti. Al momento non si esclude nessuna pista, e si spera che ulteriori elementi possano emergere dalle testimonianze o dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

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Cronaca

Tragico incidente stradale a Ramacca: un 15enne perde la vita, tre feriti

Grave incidente autonomo sulla Strada Statale 288: un’auto si ribalta causando la morte di un giovane e il ferimento di altre tre persone

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Un tragico incidente stradale si è verificato poco dopo le 5 di questa mattina sulla Strada Statale 288, in territorio di Ramacca. Il bilancio dell’incidente è pesante: un ragazzo di 15 anni ha perso la vita, mentre altre tre persone sono rimaste ferite.

La vittima viaggiava a bordo di un’Audi Q5 insieme ad altre tre persone, tutte originarie di Ramacca.

L’auto, diretta verso la città, ha sbandato per cause ancora da accertare, invadendo la corsia opposta e finendo fuori strada, ribaltandosi. Il giovane sarebbe morto sul colpo, nonostante i tempestivi soccorsi del personale sanitario del 118.

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Gli altri occupanti del veicolo sono stati trasportati in ospedale con diverse ferite. Per liberare uno dei passeggeri incastrato nelle lamiere, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Paternò. I carabinieri sono intervenuti sul posto per effettuare i rilievi e accertare le dinamiche dell’incidente.

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Cronaca

“Mafia 2.0”: quel pizzino di Messina Denaro a Provenzano: “Qui arrestano pure le sedie…”

Durante un convegno sulla criminalità organizzata, Marzia Giustolisi riflette sull’evoluzione della mafia e l’adattamento al contesto sociale

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Nel corso di un convegno a Torino dedicato al contrasto alla criminalità organizzata, Marzia Giustolisi, capo della squadra mobile della questura di Torino e con anni di esperienza a Caltanissetta e Catania, ha ricordato uno dei momenti emblematici della lotta alla mafia.

Durante il suo intervento, Giustolisi ha letto un pizzino del 2004, inviato da Matteo Messina Denaro a Bernardo Provenzano, in cui il giovane boss esprimeva la sua frustrazione per non poter svolgere un incarico a causa delle continue “batoste” inflitte dalle forze dell’ordine.

Il testo del pizzino, esaminato durante le indagini, rivelava come Messina Denaro si scusasse con Provenzano, spiegando che “sono tutti dentro, pure i rimpiazzi e i rimpiazzi dei rimpiazzi“, aggiungendo ironicamente che “alla fine arresteranno pure le sedie“.

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Secondo Giustolisi, queste parole sono la prova di quanto i boss di Cosa Nostra si sentissero braccati e patissero la pressione degli investigatori.

L’intervento di Giustolisi ha anche evidenziato la trasformazione della mafia sotto la guida di Provenzano, che adottò la strategia della “sommersione”, dando vita alla cosiddetta “Mafia 2.0”. Questo approccio, molto diverso dalla violenza sanguinaria di Totò Riina, segnò un cambio di rotta nella gestione delle attività mafiose, più attenta a rimanere invisibile e a infiltrarsi nel tessuto sociale senza attirare troppa attenzione.

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