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Sport

Palermo, che spreco a Parma: rosa raggiunti in extremis sul 3-3

Le reti che hanno portato al pari la squadra di Pecchia sono state di Mihaila, al 91′, e di Charpentier, al 95′

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Finisce forse come peggio non poteva, per come s’era messa la partita. In vantaggio di due reti fino al 90′, il Palermo “permette” al Parma di recuperare e siglare due gol che valgono il 3-3 conclusivo, in uno dei big match della giornata in Serie B.

Per i rosanero di Corini il rimpianto è a dir poco enorme, in considerazione delle magistrali reti messe a segno da capitan Brunori (primo gol con un pallonetto dai 40 metri), che con la doppietta è diventato il terzo marcatore rosanero di Sempre. Superato Vernazza, adesso ci sono Radice (a quota 62) e Miccoli, a 81.

Prima della rimonta dei ducali, era andato a segno anche Segre per il momentaneo 1-3, ma l’urlo di esultanza sotto i duemila tifosi rosanero accorsi al Tardini è rimasto strozzato in gola. Le reti che hanno portato al pari la squadra di Pecchia sono state di Mihaila, al 91′, e di Charpentier, al 95′.

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Cronaca

Palermo dà l’ultimo saluto a Totò Schillaci: funerali in Cattedrale per il campione di Italia ’90

Una cerimonia sobria e riservata per ricordare il campione che ha fatto sognare milioni di italiani

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Si terranno oggi alle 11.30, nella Cattedrale di Palermo, i funerali di Totò Schillaci, il campione che ha segnato la storia del calcio italiano e fatto emozionare milioni di tifosi durante i Mondiali di Italia ’90.

A officiare il rito funebre sarà monsignor Luigi Sarullo, parroco della Cattedrale. Solo mille persone potranno accedere alla cerimonia, che sarà semplice e discreta, rispecchiando l’umiltà che Schillaci ha sempre dimostrato sia nella sua carriera che nella vita personale. (continua sotto la foto)

Il dispositivo di sicurezza predisposto cercherà di prevenire il sovraffollamento all’interno della chiesa, mentre all’esterno migliaia di persone sono attese per rendere omaggio al feretro del calciatore, stroncato da un tumore al colon.

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Il feretro sfilerà tra la folla poco prima dell’orario fissato per l’inizio della cerimonia, dando modo a tutti i presenti di salutare per l’ultima volta il loro beniamino. (continua sotto)

Schillaci, che ha indossato le maglie di Messina, Juventus e Inter, rimarrà per sempre nei cuori degli italiani per le sue imprese in campo, ma anche per il suo carattere semplice e modesto. I funerali saranno un’occasione per ricordare non solo il grande sportivo, ma anche l’uomo che, pur avendo fatto sognare l’Italia, è sempre rimasto con i piedi per terra.

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Sport

Totò, Zeman e i sei miliardi della Juve: la testata a Roberto Baggio e il rosanero mai vestito

Curiosità sulla carriera del mito Totò Schillaci: dall’exploit con Zeman e Scoglio all’avventura Mondiale

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(eb) Totò Schillaci lo ha sempre raccontato: giocava sull’asfalto con gli amici, nel quartiere Cep, fra i più popolari e complessi di Palermo. Famiglia modesta, e un papà che lo seguiva ovunque. Faceva il muratore, ed è stato il suo più grande sostenitore. Lui, Salvatore, ha fatto un po’ di tutto, prima di spiccare il volo. Il gommista, anche l’ambulante. Poi arrivò la chiamata del Messina. L’ascesa dell’eroe di Italia ’90 iniziò da lì.

La vita iniziò a sorridergli. Fra i peloritani se ne stava in panchina, fino a quando l’attaccante titolare venne espulso. Schillaci entrò in campo e prese la palla al balzo: il gol arrivò subito. Un battito di ciglia e divenne titolare, trascinando la squadra a vincere la Serie C2.

In C1 il mister era il grande Franco Scoglio, che Totò ha sempre descritto come un “secondo padre”. Veniva lasciato libero: a tutti l’allenatore dava compiti precisi, meno che a lui. “Totò può fare quel che vuole, basta che faccia gol”, diceva il tecnico. Poi fu la volta di Zdenek Zeman: con il boemo in panchina arrivarono 23 gol in B e la “telefonata” della Juventus. Sei miliardi di lire per l’acquisto, e fu la svolta.

Boniperti gli disse “finalmente ti abbiamo preso, non devo più sentire Nicolò Napoli (altro palermitano doc della Juve, ndr) che mi ripete di comprarti”. E il sogno è realtà. Totò diventa amico di Tacconi e De Agostini.

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In un periodo particolarmente difficile, un giorno in ritiro, per il nervosismo dà una testata nientemeno che a Roberto Baggio. I due, poi, diventeranno grandissimi amici. Il Divin codino è fra gli ex compagni in arrivo oggi a Palermo.

Nel ’90, poi, le notti magiche, inseguendo un gol. Una fra le reti mai segnate e sempre rimpiante rimarrà quella legata ai rigori contro l’Argentina: Schillaci a Napoli s’era fatto male, e decise di non presentarsi dagli undici metri. A distanza di anni, se ne era amaramente pentito.

Fra i dolori più grandi, quello legato alla maglia rosanero. Mai Schillaci è riuscito a vestirla. La possibilità fu accarezzata soltanto all’inizio del 2000 (con il Palermo in Serie C), ma il sogno è rimasto tale, divenendo il più grande rimpianto della carriera.

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Multimedia

Roberto Floriano a Goal Inside: “Palermo in A? Sensazioni positive: su Insigne e Brunori…” – VIDEO

L’ex attaccante rosanero, oggi direttore sportivo, ai microfoni di Enzo Bonsangue, si rivolge ai tifosi rosanero

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Le sensazioni sono più che positive, al di là del cammino intrapreso dal Palermo in quest’inizio di campionato. Secondo l’ex rosanero Roberto Floriano, intervenuto nel corso di Goal Inside – format calcistico in onda ogni martedì alle 14.40 su Teleone – la terza stagione “targata” City Group potrebbe essere quella “buona” per il tanto agognato salto di categoria.

L’ex attaccante rosanero, “fresco” di abilitazione come direttore sportivo, si rivolge ai supporter: “Su alcune cose i tifosi possono stare tranquilli. Il City group – ha detto Floriano, ai microfoni di Enzo Bonsangue – è società importante, investe molto sul territorio, prova lampante la nascita del nuovo Centro sportivo, e vuole creare un grande Palermo. Lo sappiamo, che la piazza chiede subito i risultati, ma mi auguro che possa essere questa l’annata giusta per andare nella massima serie. Ai tifosi chiedo solo di sostenere la squadra il più possibile, e con l’idea che il risultato sarà piacevole. Questo è quel che mi auguro, conoscendo la tifoseria, i ragazzi ed il mister Dionisi”.

Insigne? Al momento starà forse facendo un po’ di fatica, ma ha delle qualità e giocate importanti, ritengo che debba ritrovare fiducia reale in sé stesso. Probabilmente anche solo due partite di fila portate a termine con ottime prestazioni potrebbero dargli la carica e farlo diventare trascinatore assoluto della squadra. Ma penso anche a Di Francesco o a Di Mariano: sono tutti giocatori di grande qualità, hanno grande dribbling, e faranno bene sulle fasce”.

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“Son dell’idea che Matteo Brunori per quel che ha dato ed ha ricevuto dal Palermo, quest’estate si son create anche fin troppe voci. Sono certo che Matteo abbia dentro una carica enorme dentro e vuole sempre continuare a dimostrare l’importanza che ha per lui Palermo. Sono contento per Henry, e per il primo gol a Castellammare. E’ un giocatore che arriva dalla A, è più “fisico” di Matteo, ma entrambi daranno ottime soluzioni a Dionisi”.

“Rammarico sull’esperienza a Palermo? Probabilmente sì, avessi giocato in rosanero dieci anni prima sarebbe stata un’altra storia, e sarebbe probabilmente diventato ‘amore eterno’. D’altronde della città sono innamorato, e non parlo soltanto della parte calcistica. Fossi arrivato prima, sarebbe stato un percorso più lungo e piacevole, ma sono comunque felice per la strada compiuta in Sicilia. E ripenso sempre ai momenti più belli vissuti con la maglia rosanero”.

Guarda l’intervista e la puntata completa, con gli interventi dei giornalisti Angelo Scuderi ed Edoardo Ullo –> https://youtu.be/Emyz8fQZZrw

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Sport

Il ritorno della Juve in Champions, Motta: “Faremo una grande prestazione”

“Il format Champions di prima mi piaceva tantissimo, ma mi piace anche questo. Affrontare tante squadre diverse cambia”

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“Sono orgoglioso e felice di iniziare questa bellissima competizione. Non vedo l’ora che inizi la partita, sarà una gara tra due squadre che vogliono giocare a calcio. Vogliamo fare una grande prestazione per noi e per il nostro pubblico”.

Così Thiago Motta, allenatore della Juventus, in conferenza stampa in vista della sfida contro il PSV, in programma alle 18.45 all’Allianz Stadium. “Nel calcio conta tutto, atteggiamento, voglia, fisico e tanti altri fattori – ha detto Motta -. Ad Empoli abbiamo fatto una buona prestazione non ottenendo il risultato che volevamo, ma adesso stiamo pensando alla partita col Psv”.

Sul nuovo formato della Champions: “Quello di prima mi piaceva tantissimo, ma mi piace anche questo. Affrontare tante squadre diverse cambia. E’ una cosa bella e stimolante, ci consente di acquisire più competenze”.

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Sugli olandesi, il tecnico italo-brasiliano ha spiegato: “Rispettiamo molto i nostri avversari, ma pensiamo a noi e a cosa fare in campo. Vogliamo dare continuità a quello che abbiamo fatto bene e migliorare quello che c’è da migliorare. Siamo focalizzati sul nostro avversario e su come portare il match dalla nostra parte. Loro sono una squadra offensiva e con grandi qualità, ma proveremo ad imporre il nostro gioco”.

Poi su Koopmeiners: “Ci aspettiamo da lui quello che ci aspettiamo dagli altri – ha aggiunto Motta -. Se giocherà domani sono convinto che darà il massimo. Ha fatto un grande sforzo per arrivare qui. Insieme ai suoi compagni, che sono anche loro molto forti, possono fare grandi cose. Come sta? Non sembra che non si sia allenato per un mese. Si è inserito bene nel gruppo con grande disponibilità. Fisicamente lo vedo molto bene”.

Nelle ultime settimane critiche per Vlahovic: “Le sta vivendo bene, l’importante è accettare le critiche e andare avanti. Continuerà a fare gol, ne sono certo. Se non prendiamo gol è anche grazie a lui e se non facciamo gol non è solo una sua responsabilità. Deve continuare a fare quello che sta facendo per la squadra”. Motta ha le idee chiare su dove può arrivare la Juve: “Più in alto possibile, vogliamo essere competitivi con tutte le squadre, a partire da domani. Le favorite in Champions? Dieci squadre possono vincere questa competizione”. Infine, sui tifosi: “Sappiamo la responsabilità che abbiamo, questo ci dà una grande energia per fare il nostro lavoro al massimo”. (foto italpress)

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