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Sicilia

Palermo, confermata la difesa a tre: Dionisi si affida a capitan Brunori

Sirigu torna titolare dopo 14 anni. Dubbi a centrocampo e ballottaggio in attacco, dove il capitano dovrebbe trovare spazio sin dall’inizio

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Dopo la lunga pausa ed il delicato avvio di 2025 della società, con il cambio di ds e l’arrivo di Carlo Osti, il Palermo si prepara per il ritorno in campo, al Renzo Barbera, contro il Modena. Il tecnico Dionisi sembra intenzionato a proseguire con il modulo a tre in difesa, sulla scia delle ultime gare.

Modulo che, con tutta probabilità, potrebbe variare ancora anche a partita in corso. Ma sono diverse le assenze con cui l’allenatore dovrà fare i conti. Prima fra tutte, quella che riguarda la porta, con Salvatore Sirigu pronto a tornare titolare in campionato al Palermo a 14 anni di distanza dall’ultima volta.

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Il terzetto difensivo dovrebbe rimanere invariato con Baniya, Nikolaou e Ceccaroni, mentre sulla fascia le buone notizie sono quelle che arrivano per Diakitè, probabilmente pronto a ripartire titolare sulla destra.

Il capitano ritrova la maglia da titolare

A sinistra, spazio per Lund, con l’assenza di Di Francesco. In mezzo, Segre e Ranocchia sono quasi certi del posto dal primo minuto, mentre il dfubbio resterebbe per la terza posizione, con Vasic forse favorito su Verre.

In attacco si profila il ritorno dal primo minuto di Brunori, lasciato inizialmente in panchina contro il Cittadella. Al suo fianco, Le Douaron potrebbe essere preferito di nuovo a Henry, che partirebbe dalla panchina. Il match avrà inizio domani alle 15, al Barbera.

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Cronaca

Paura a Catania, vasto incendio e fiamme che minacciano le case all’Oasi del Simeto

Emergenza a sud di Catania: vigili del fuoco in azione per proteggere il villaggio Ippocampo di Mare

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Grande paura nella zona sud di Catania, che è stata colpita nella zona dell’Oasi del Simeto, lambendo il villaggio Ippocampo di Mare e mettendo a rischio diverse abitazioni.

Le fiamme, sospinte dal vento, hanno rapidamente invaso un’ampia area di macchia mediterranea e canneto.

La causa del rogo non è ancora stata accertata, ma l’estensione dell’incendio e la vicinanza alle case hanno reso necessario un intervento massiccio.

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Vigili da diverse sedi

Sul posto sono state impegnate numerose squadre dei vigili del fuoco, provenienti sia dal comando provinciale di Catania sia da sedi distaccate. I pompieri al lavoro per circoscrivere le fiamme e mettere in sicurezza i residenti, cercando di limitare i danni alle abitazioni.

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Cronaca

Il caos e la crisi all’ospedale “Villa sofia” di Palermo: dimissioni ai vertici

Crisi gestionale a Palermo, dimessi il direttore sanitario e quello amministrativo dopo gli ultimi casi di malasanità

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Crisi ai vertici dell’Azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo. Il direttore sanitario Aroldo Gabriele Rizzo ha rassegnato le dimissioni, seguito dal direttore amministrativo Luigi Guadagnino.

La comunicazione ufficiale delle dimissioni è arrivata dal direttore generale Roberto Colletti, che ha informato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

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La decisione di Rizzo e Guadagnino arriva in un momento delicato, segnato da difficoltà nella gestione delle attività sanitarie del presidio ospedaliero, ed in seguito alle morti registrate nelle ultime settimane. Proprio ieri pomeriggio, Schifani aveva incontrato il direttore sanitario per discutere delle problematiche emerse.

In risposta alla situazione, il presidente ha convocato Colletti per un incontro che si terrà lunedì pomeriggio a Palazzo d’Orléans.

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Cronaca

Messina, morti sospette all’ospedale “Papardo”: nuovo caso, interventi dirottati a Palermo e Catania

Decessi dopo operazioni al cuore: sale operatorie sequestrate e interventi che sono stati trasferiti a Palermo e Catania

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La Procura di Messina continua ad indagare sulla lunga serie di morti sospette all’ospedale Papardo, dove le vittime potrebbero essere più delle 11 inizialmente segnalate.

Si ipotizza che i decessi legati ad operazioni per valvole cardiache o bypass coronarici potrebbero essere più di 20, e che tutti siano avvenuti in circostanze simili.

LEGGI ANCHE: Attende intervento da 17 giorni, muore a Villa Sofia: Palermo, disposta autopsia

Gli interventi al cuore più urgenti sono stati dirottati verso gli ospedali di Palermo e Catania, in quanto le sale operatorie del Papardo sono attualmente sotto sequestro. Secondo le prime verifiche, le infezioni post-operatorie, probabile causa dei decessi, sarebbero state scatenate da acqua contaminata, strumenti non sterili e rubinetti privi di filtri adeguati.

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Nel frattempo, una nuova denuncia ha raggiunto gli inquirenti: un settantenne, operato al cuore nel 2023, è morto lo scorso dicembre, aggiungendosi al già preoccupante elenco di vittime. Gli accertamenti sul caso proseguono, mentre il livello di allerta sulle condizioni igieniche della struttura rimane alto.

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Cronaca

Madonia e Lucchese: omicidio Piersanti Mattarella, ecco i nuovi indagati

Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese indagati per l’assassinio del presidente della Regione Siciliana nel 1980

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Emergono nomi di spicco di Cosa dalle nuove indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella, avvenuto il 6 gennaio 1980 a Palermo. Secondo la Procura, fu Antonino Madonia a sparare al presidente della Regione Siciliana, mentre Giuseppe Lucchese, detto “Lucchiseddu”, guidava l’auto durante l’agguato.

Madonia, figlio del potente boss Ciccio, e Lucchese, entrambi poco più che ventenni all’epoca dei fatti, erano figure emergenti nelle rispettive famiglie mafiose.

LEGGI ANCHE: L’omicidio di Piersanti Mattarella: ci sarebbero due nuovi indagati dopo 45 anni

Oggi sono già detenuti all’ergastolo per una serie di omicidi, tra cui l’eccidio di via Isidoro Carini, in cui persero la vita il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sua moglie Emmanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.

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Le nuove indagini puntano a chiarire il coinvolgimento dei due sicari nell’assassinio di Mattarella, fratello dell’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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