Cronaca
Palermo, ragazzina fugge dall’ospedale e viene violentata a Borgo Nuovo: è caccia al colpevole
Dramma e violenza sessuale a Borgo Nuovo: ci sono indagini in corso per identificare l’aggressore
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Una vicenda drammatica e dai contorni inquietanti a Palermo. Una ragazzina minorenne, residente in un comune del Palermitano, è stata vittima di violenza sessuale nel quartiere di Borgo Nuovo. Tutto ha avuto inizio sabato pomeriggio, quando la giovane, ricoverata presso l’ospedale Di Cristina, si è allontanata dopo un litigio con la madre.
Scesa nell’atrio per prendere un gelato, ha abbandonato la struttura ospedaliera e, dopo aver bevuto – in abbondanza, secondo quanto trapelato -, è finita nelle mani di un ragazzo più grande che l’ha violentata in un angolo buio.
La polizia sta ora cercando l’autore dell’abuso, e il telefono della vittima è stato sequestrato per raccogliere prove utili all’indagine.
Dopo la notte di orrore, la giovane è tornata all’ospedale. Nel reparto di Neuropsichiatria ha raccontato tutto con l’aiuto di una psicologa.
La ragazzina, che ha 13 anni e vive in una situazione di grave disagio sociale, non ha mai conosciuto il padre e la madre fatica a gestirla. È già stata ospitata più volte in comunità in Sicilia, ma ora sarà trasferita in una struttura fuori regione per ricevere adeguata protezione.
Le indagini per identificare l’aggressore di Borgo Nuovo, intanto, come riportato da Repubblica Palermo, vanno avanti.
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Cronaca
Esplosione a Catania: palazzina crolla a San Giovanni Galermo, feriti e paura
Un’esplosione devastante ha sconvolto il quartiere San Giovanni Galermo a Catania, provocando il crollo di una palazzina di tre piani e il danneggiamento di altri edifici. Il boato, sentito anche in diverse zone della città, è stato causato da una fuga di gas su cui stavano lavorando due squadre di tecnici. Il bilancio provvisorio parla […]
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Un’esplosione devastante ha sconvolto il quartiere San Giovanni Galermo a Catania, provocando il crollo di una palazzina di tre piani e il danneggiamento di altri edifici.
Il boato, sentito anche in diverse zone della città, è stato causato da una fuga di gas su cui stavano lavorando due squadre di tecnici.
Il bilancio provvisorio parla di una decina di feriti, alcuni in condizioni gravi. Tra loro, un uomo di 66 anni ricoverato in codice rosso all’ospedale Cannizzaro con ustioni sul volto e alla testa. Una donna di 51 anni, colpita dall’onda d’urto, è invece in condizioni stabili. Anche due vigili del fuoco, operatori del 118 e tecnici del gas sono rimasti feriti mentre cercavano di individuare la perdita.
La palazzina crollata era fortunatamente disabitata, poiché in fase di ristrutturazione. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, accorso sul luogo, ha confermato l’assenza di vittime e ha dichiarato che “il bilancio poteva essere molto più grave”.
La strada era già stata chiusa per permettere i lavori di manutenzione della rete del gas, ma dopo la deflagrazione tutte le vie di accesso ono state bloccate per consentire i soccorsi. Sul posto sono intervenute squadre dei vigili del fuoco, nuclei Nbcr, cinofili e unità Usar per le ricerche tra le macerie.
L’esplosione ha sollevato detriti, divelto recinzioni e distrutto automobili parcheggiate. Le macerie ancora fumanti hanno richiesto ore di intervento per domare piccoli roghi.
A scopo precauzionale, le palazzine vicine sono state evacuate, e le famiglie saranno temporaneamente ospitate in un centro fieristico e al Palazzetto dello Sport di piazza Spedini. Le cause precise della fuga di gas sono ancora in corso di accertamento, mentre restano da valutare i danni strutturali agli edifici circostanti.
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Cronaca
“Aumenti salariali”, sindacati proclamano sciopero del personale Amat: l’1 marzo bus e tram fermi a Palermo
La vertenza, scrivono i sindacati in una nota unitaria, si trascina dall’inizio del 2024 con diversi scioperi nel corso dell’anno passato
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L’1 marzo sciopero di otto ore di tutto il personale dell’Amat. Autobus e tram resteranno fermi dalle 9.30 alle 17.30, a Palermo.
L’azione di protesta è stata proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl Uiltrasporti, Ugl, Faisa Cisal, Cobas e Orsa Tpl, in rappresentanza dei circa 1.300 dipendenti, per rivendicare aumenti salariali.
E’ quanto si legge in una nota della Cgil Palermo, che sottolinea come sia “l’ennesimo sciopero, il quinto. I sindacati – prosegue la nota – rivendicano il rinnovo del contratto aziendale di secondo livello, fermo da 15 anni. Le rivendicazioni sono: passaggio a full-time di circa 70 dipendenti ancora in part-time, l’istituzione di un ticket giornaliero di 7 euro come buono pasto per tutti i lavoratori, la revisione delle indennità di funzione dei dipendenti di Area 1 e 2, l’istituzione di un super bonus giornaliero per gli operatori di esercizio che svolgono effettivamente le loro funzioni, l’istituzione di un super bonus giornaliero per gli operatori di officina effettivamente occupati per la manutenzione e il recupero dei bus e la riattivazione e rimodulazione del premio ‘evitati sinistri’”.
“Richieste che sono rimaste a tutt’oggi inevase. La vertenza – come scrivono i sindacati in una nota unitaria -, si trascina dall’inizio del 2024 con diversi scioperi effettuati nel corso dell’anno passato: l’8 gennaio uno sciopero di 4 ore, il 21 febbraio uno sciopero di 8 ore, e uno sciopero di 4 ore il 19 novembre scorso. Su questi temi il 4 giugno 2024 l’Amat Palermo spa ha siglato con le sigle sindacali un’ipotesi d’accordo, ma che non ha trovato mai applicazione. Perdurando il blocco dell’ipotesi di accordo sottoscritta, era stato proclamato un altro sciopero per il 24 gennaio, rigettato per il superamento dei termini previsti dalla normativa. Fino alla proclamazione del nuovo sciopero del primo marzo”. (foto ag.fotogramma-Italpress)
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Cronaca
Palermo, schianto contro guardrail in viale Regione siciliana: giovane in gravi condizioni
Incidente in viale Regione Siciliana: ventenne estratto dalle lamiere in gravi condizioni
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Grave incidente stradale questa mattina a Palermo, in viale Regione Siciliana, sulla bretella che costeggia il carcere Pagliarelli in direzione Catania.
Un giovane alla guida di una Fiat Punto, ha perso il controllo dell’auto, finendo contro il guardrail. L’impatto violento ha trasformato il veicolo in un ammasso di lamiere.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno faticosamente estratto il conducente dall’abitacolo. Il ragazzo è stato poi affidato ai sanitari del 118 e trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo.
Gli agenti della polizia municipale si sono occupati dei rilievi per ricostruire la dinamica del sinistro e regolare la viabilità. Le operazioni di soccorso e gli accertamenti hanno provocato pesanti ripercussioni sul traffico lungo la circonvallazione. Lunghe code si sono formate già all’altezza di corso Calatafimi, con rallentamenti che hanno coinvolto anche le vie limitrofe che immettono in viale Regione Siciliana.
Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma le autorità non escludono l’ipotesi dell’alta velocità o di una distrazione al volante. (foto archivio)
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Cronaca
Spacciavano anche con bimbi piccoli in braccio, blitz antidroga a Catania: 18 arresti
La droga veniva venduta e spacciata con un bambino in braccio: smantellata rete criminale nel cuore di Catania, coinvolti minorenni
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Spacciavano droga in un appartamento del quartiere San Cristoforo di Catania, spesso con un bambino piccolo in braccio e coinvolgendo anche ragazzini.
Un’operazione imponente, scattata alle prime ore di oggi, ha portato all’arresto di 18 persone, tra cui cinque minorenni. Oltre 100 carabinieri del Comando Provinciale di Catania, con il supporto della Compagnia di Intervento Operativo del XII Reggimento “Sicilia”, hanno eseguito i provvedimenti e avviato il sequestro di beni legati all’attività illecita.
Gli indagati devono rispondere delle accuse di “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e “detenzione e cessione di droga”.
Le due inchieste sono state coordinate dalle Procure Distrettuale e per i Minorenni, con un lavoro investigativo che ha unito tecniche tradizionali e moderne attività di sorveglianza.
Le indagini, iniziate a giugno 2023 e concluse a febbraio 2024, hanno prodotto prove video che mostrano scene inquietanti: gli spacciatori contano il denaro guadagnato e cedono dosi di droga attraverso lo spioncino di una porta blindata per eludere i controlli. In alcune riprese, l’attività di spaccio avveniva in presenza di un bambino, tenuto in braccio mentre venivano effettuate le transazioni.
Questo blitz rappresenta un duro colpo al traffico di stupefacenti nel quartiere, uno dei principali punti critici della città. Le autorità continuano a lavorare per arginare un fenomeno che mette a rischio non solo la sicurezza pubblica ma anche l’infanzia e il futuro di giovani già coinvolti nella rete del crimine.
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