Dopo vent’anni di soprusi, il Tribunale di Brindisi ha condannato a cinque anni di reclusione un uomo di 80 anni di Fasano per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie.

La sentenza giunge al termine di una lunga vicenda di abusi domestici iniziata subito dopo il matrimonio, celebrato nel 2000, e proseguita praitcamente per vent’anni.

Secondo le ricostruzioni, l’uomo avrebbe ridotto la moglie in una condizione di schiavitù totale. La donna non possedeva le chiavi di casa ed era costretta a occuparsi di ogni esigenza del marito, dal lavarlo e vestirlo fino ad assisterlo nei bisogni corporali.

Non solo: era privata di denaro, obbligata a mangiare solo gli avanzi dei pasti del coniuge e costretta ad abortire ben nove volte.

Un aspetto agghiacciante del dramma familiare riguarda i furti. La donna era indotta a rubare generi alimentari e alcolici nei supermercati come prova d’amore, merce che il marito poi rivendeva sottobanco. Gli atti di umiliazione quotidiana e le privazioni erano così noti che alcuni vicini, consapevoli della situazione, offrivano vestiti alla vittima.

Solo dopo anni di sofferenza la donna ha trovato il coraggio di rivolgersi a un centro antiviolenza, denunciando infine il marito alle forze dell’ordine. Tuttavia, l’imputato ha sempre respinto ogni accusa. Curiosamente, anche il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione.

La difesa dell’uomo ha già annunciato ricorso in appello.

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Un ex professore di latino e greco di 73 anni, marchigiano e residente in Italia ma con una proprietà per le vacanze in Tunisia è stato ucciso nella sua casa nel Paese nordafricano. Si chiamava Paolo Corsi e secondo le prime informazioni, sarebbe stato aggredito e gli sono stati rubati auto e cellulare.

Ancora da chiarire la dinamica dell’aggressione. La polizia locale indaga. L’ambasciata italiana a Tunisi sta seguendo il caso, prestando assistenza alla famiglia del nostro connazionale. 

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Una forte scossa di terremoto ha colpito il Mar Egeo, a largo delle coste turche, nella tarda serata di ieri, provocando momenti di paura tra la popolazione.

Il sisma, rilevato intorno alle 22:30, ha raggiunto una magnitudo di 5.2 secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e del Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS).

L’epicentro del terremoto è stato localizzato in mare, a circa 12 chilometri di profondità. Sebbene non siano stati riportati morti né feriti, la violenza del movimento tellurico ha generato apprensione soprattutto nella provincia di Canakkale, dove molti residenti sono stati svegliati di soprassalto.

Le autorità locali hanno prontamente rassicurato la popolazione, sottolineando che, al momento, non si registrano danni significativi a edifici o infrastrutture. Tuttavia, squadre di tecnici e soccorritori sono state allertate per monitorare la situazione e verificare eventuali rischi residui.

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Un nuovo fronte perturbato proveniente dall’Atlantico porterà piogge e nevicate sull’Italia nelle prossime ore. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ilmeteo.it, segnala che questa perturbazione ha origine dalle Azzorre, solitamente sede di un robusto anticiclone, ma stavolta punto di partenza di un sistema di maltempo che interesserà buona parte del Paese.

Le prime piogge colpiranno la Liguria, il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Lombardia, con neve sulle Alpi a partire dai 1100 metri.

Dal pomeriggio, il maltempo raggiungerà il Nord-Est, la Toscana, l’Umbria e il Lazio, mentre il resto dell’Italia vedrà un tempo asciutto ma spesso velato.

Giovedì, il sistema perturbato si sposterà verso levante, coinvolgendo ancora il Nord-Est e il Centro, con una quota neve in rialzo fino a 1400-1500 metri per l’aria umida e mite di origine atlantica. Al Sud e lungo il versante adriatico le temperature si avvicineranno a valori primaverili, superando i 20°C, con Siracusa e altre località della Sicilia che toccheranno persino 24°C entro fine mese.

Venerdì e sabato saranno giornate prevalentemente asciutte e miti, ma un nuovo fronte umido arriverà domenica, riportando il maltempo al Nord e su parte del Centro.

Le temperature insolitamente alte lasciano presagire Giorni della Merla più caldi del solito: secondo la tradizione popolare, questo potrebbe preludere a un inverno lungo e tardivo.

Resta l’incognita del gelo artico che sta travolgendo gli Stati Uniti: non si esclude che nei prossimi mesi una massa d’aria fredda possa raggiungere anche l’Italia, regalando sorprese bianche e gelide in febbraio e marzo, come avvenuto in passato. Per ora, prepariamoci a un gennaio dai tratti autunnali, con occhi puntati verso l’Atlantico.

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