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Cronaca

Per la Cassazione “non ci sono le prove” sul patto fra Raffaele Lombardo e la mafia

Prova mancante in “rapporti con esponenti anche di vertice dell’organizzazione criminale aventi a oggetto fatti privi di illiceità”

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“La condotta di concorso esterno nell’associazione mafiosa, ritagliata su attività politico-amministrative del concorrente esterno, richiede la prova che sulla base di un patto di scambio il politico abbia assicurato all’organizzazione il controllo di tutto o parte delle attività politiche-amministrative una volta eletto”.

Si tratta delle parole riportate dalla sesta sezione penale della Corte di Cassazione, nelle motivazioni con cui ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Catania contro la sentenza con cui la Corte d’appello, il 7 gennaio del 2022, ha assolto l’ex governatore della Sicilia e leader del Mpa, Raffaele Lombardo, dalle accuse di concorso esterno mafioso e di reato elettorale aggravato dall’avere favorito la mafia.

La procura generale della Cassazione aveva sollecitato un annullamento con rinvio e un nuovo esame da parte dei giudici di secondo grado. La sentenza della Cassazione è stata emessa il 7 marzo scorso e le motivazioni sono state depositate oggi. Al centro del processo c’erano i presunti contatti di Raffaele Lombardo con esponenti dei clan etnei che l’ex governatore ha sempre negato.

“La sentenza rescindente – scrivono il presidente Anna Petruzzellis e il consigliere relatore Emilia Anna Giordano – è netta nell’affermare la necessità della prova della conclusione di un patto di tal genere, prova che non può essere ravvisata nella sola esistenza di rapporti tra lo stesso ed esponenti anche di vertice dell’organizzazione criminale aventi a oggetto fatti privi di illiceità”.

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Secondo i giudici sella Suprema Corte, inoltre, “il dato dell’infiltrazione mafiosa di Cosa Nostra catanese nelle attività economiche sul territorio che si intrecciano con il controllo e governo delle attività che fanno capo alle pubbliche amministrazioni, costituisce un prerequisito di conoscenza e non può essere elevato esso stesso a ‘prova’”.

“L’analisi della Corte di appello – scrive la Cassazione – è stata svolta sulla scorta di un puntuale e completo esame di tutte le risultanze processuali sicché alcuna carenza o omissione dell’esame dei dati processualmente rilevanti inficia la scansione del ragionamento probatorio”.

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Cronaca

Incendio a Cefalù, fiamme minacciano le case: intervento di vigili del fuoco e canadair

Un vasto rogo sulle colline del Palermitano mette a rischio le abitazioni in contrada Croce Parrino

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Un violento incendio è scoppiato in contrada Croce Parrino, sulle colline di Cefalù. Nella cittadina in provincia di Palermo le fiamme, alimentate dalle alte temperature e nonostante l’assenza di vento, si sono rapidamente propagate su un costone, arrivando pericolosamente ad avvicinarsi ad alcune abitazioni della zona.

Immediato l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco, affiancati dagli uomini della Forestale e della Protezione civile, che hanno operato sul posto per cercare di contenere l’avanzata del fuoco.

Per spegnere l’incendio e proteggere le case minacciate, sono stati impiegati anche un Canadair e un elicottero che hanno supportato le operazioni di spegnimento dall’alto.

La situazione è stata tenuta sotto controllo grazie al tempestivo intervento delle forze in campo, ma la presenza di abitazioni nelle vicinanze ha reso il rogo particolarmente critico, richiedendo uno sforzo coordinato per evitare danni maggiori. (foto archivio)

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Cronaca

Giallo a Palermo, donna trovata morta in casa in una pozza di sangue

La 59enne era scomparsa da giorni, ritrovata dai Vigili del fuoco in una pozza di sangue. Indagini in corso

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Una donna di 59 anni è stata trovata morta nella sua abitazione in via Marabitti, a Palermo. I vigili del fuoco sono intervenuti su richiesta dei vicini, preoccupati perché non avevano notizie della donna da tre giorni.

Quando le squadre di soccorso sono entrate in casa, l’hanno trovata riversa a terra in una pozza di sangue, con tracce ematiche anche sul letto.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia e il medico legale, che dopo un primo esame sul corpo ha deciso di disporre l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Nonostante le circostanze sospette, non si esclude che la donna possa essere morta per un malore improvviso.

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Secondo i vicini, l’assenza della donna aveva destato preoccupazione. “Persona gentile e sorridente,” viene descritta. Da giorni il condizionatore di casa sua non smetteva di funzionare, un dettaglio che ha spinto i vicini a chiamare i soccorsi.

La salma è stata trasferita all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo per ulteriori accertamenti, mentre le indagini della polizia proseguono.

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Cronaca

Gerardina Trovato a Palermo: “Meraviglioso abbraccio del pubblico, il mio futuro…”

“Sanremo? I ricordi sono belli, soprattutto nell’ultima partecipazione: sono cambiata tanto nel corso degli anni”

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Il presente è l’abbraccio dei 300 di Villa Filippina a Palermo, il futuro un rilancio nel panorama musicale italiano ed estero: Gerardina Trovato arriva nel capoluogo siciliano con un bagaglio di entusiasmo, raccontandosi ai giornalisti prima di salire sul palco.

“Dopo la prima esibizione a Realmonte è andato tutto di conseguenza e non mi spiego neanch’io come – afferma, – E’ meraviglioso e ci voleva proprio avere l’abbraccio del grande pubblico, mi dispiace per chi non riesce a provare queste sensazioni”.

La cantautrice ha realizzato tre album in carriera e vanta tre partecipazioni a Sanremo: nel 1993 con Ma non ho più la mia città, piazzandosi seconda nella categoria Novità, nel 1994 con Non è un film (quarta) e nel 2000 con Gechi e vampiri (sesta), in entrambi i casi nella categoria Campioni. Negli ultimi tempi era mancata dalle scene per una serie di problemi personali, ma il suo rilancio passa anche da piazze come quella palermitana: a Villa Filippina tutti i biglietti sono andati esauriti nel giro di pochi giorni.

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Parlando del Festival della Canzone italiana, Trovato sottolinea come “i ricordi sono belli, soprattutto nell’ultima partecipazione: sono cambiata tanto nel corso degli anni”. Nonostante l’allontanamento dai palchi non ha mai smesso di fare musica: “Ho scritto tanti brani nella mia vita e adesso ho altri tre album pronti, spero di farcela da sola. Sono una persona che ascolta poca musica e forse questo è un bene, perché dagli stessi autori imparo qualcosa di nuovo: quando invece si ascolta tutta la musica non so cosa viene fuori. Sono molto abitudinaria e sono cresciuta nella scrittura in modo straordinario: i prossimi tre album saranno quelli che decideranno dove potrò arrivare, spero di poter dare vita a musica internazionale e di vincere premi che veramente mi facciano mettere la mano nel cemento delle star”.

La Gerardina del futuro sarà diversa ma non troppo rispetto a quella del passato: “In qualche brano si sentirà la mia impronta, in altri no: il mio maestro resterà sempre Elton John, il linguaggio quello di Vasco Rossi ma diretto a tutte le età”.

Il sogno è girare il mondo cantando, ma per rimettersi in moto la cantautrice mira dritta alle sue radici: “Non sarà semplice, ma spero di iniziare la tournèe del primo album dagli stadi: tutti mi parlano di San Siro e dell’Olimpico, ma io vorrei che il sindaco di Catania dopo tanto tempo riaprisse il Cibali per me”.

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Cronaca

Catania in lutto per la scomparsa di Anna Vullo: cordoglio dal mondo politico

La professoressa e consigliera comunale del Partito Democratico lascia un vuoto nella comunità catanese

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È venuta a mancare Anna Vullo, consigliera comunale di Catania del Partito Democratico e figura di riferimento per generazioni di studenti liceali. La notizia ha scosso profondamente la città e il mondo politico catanese e regionale. Anna Vullo era nota per il suo impegno civico e per la sua lunga carriera come insegnante.

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, e la giunta comunale hanno espresso il loro cordoglio, ricordando la sua dedizione al lavoro nell’interesse della città. Trantino ha sottolineato come la Vullo, sempre attiva in prima linea, abbia saputo distinguersi per il suo tratto signorile e per la capacità di dialogo, mirando sempre al bene comune dei cittadini.

Il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, ha voluto ricordare la sua tenacia anche nei momenti più difficili, dichiarando che tutto il partito si stringe attorno alla famiglia della professoressa Vullo, in particolare ai fratelli Gianfranco e Nino.

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Anche l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha manifestato il suo dolore per la scomparsa improvvisa, definendo la Vullo una brava insegnante e una consigliera esemplare. La sua perdita rappresenta un colpo non solo per la sua famiglia, ma per l’intera comunità catanese, che oggi piange una figura amata e rispettata.

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