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Cronaca

Piano Battaglia, giornata di incidenti sulla neve: soccorsi otto feriti

Dalla frattura a una gamba a malori: protagonisti bambini, giovani e adulti nella località affollata delle Madonie

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Altra giornata di grande affluenza, ma soprattutto di numerosi incidenti a Piano Battaglia, sulle Madonie, dove le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano sono intervenute per ben otto emergenze legate a cadute e malori.

Anche oggi la località è stata presa d’assalto da gitanti e appassionati della neve. Nei primi due fine settimana dell’anno, i soccorritori avevano già gestito quindici interventi.

Tra gli incidenti odierni, un quindicenne di Trapani ha riportato una sospetta frattura della tibia sinistra, mentre una ventenne di Bagheria ha subito un trauma all’occhio destro.

Una bambina di 9 anni, proveniente da Grotte (Agrigento), ha riportato una distorsione a una caviglia dopo una caduta con lo slittino. Un trentacinquenne di Palermo è invece scivolato sulla neve ghiacciata, procurandosi una distorsione al ginocchio sinistro.

I malori hanno colpito una tredicenne di Santa Flavia (Palermo), una ventisettenne, una diciottenne e una bambina di 7 anni, tutte provenienti da Palermo.

Gli interventi sono stati effettuati dalle squadre del soccorso alpino operanti sul pianoro grazie alla convenzione con la Protezione civile della Città metropolitana di Palermo. L’assistenza è stata garantita con il supporto della guardia medica dell’Asp di Palermo e del personale del 118, attivo durante i fine settimana del periodo di innevamento.

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Cronaca

Addio a Pippo Cannizzo, pioniere dell’informazione locale di Partinico

L’editore di Tv7 si spegne a 82 anni: una vita dedicata alla comunicazione e alla formazione di giovani giornalisti

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Partinico piange la scomparsa di Giuseppe Cannizzo, per tutti Pippo, storico editore di Tv7, emittente locale che dagli anni ’90 ha rappresentato un punto di riferimento per l’informazione e l’intrattenimento del Palermitano e del Trapanese.

Cannizzo, deceduto all’età di 82 anni, ha lasciato un’eredità importante nel panorama delle comunicazioni locali, avendo formato numerosi giornalisti e tecnici del territorio.

La sua avventura nel mondo dei media iniziò con una piccola frequenza radiofonica, per poi approdare alla televisione. Con lungimiranza e passione, fondò Tv7 in uno studio situato nel cuore di Partinico, in via Tosco.

La sua caparbietà e le sue qualità imprenditoriali permisero all’emittente di crescere, conquistando un ampio pubblico con un palinsesto variegato.

Tv7 non era solo informazione. L’emittente offriva tribune politiche, programmi di sport e cultura, e uno spazio per l’intrattenimento che contribuì ad avvicinare la comunità locale ai temi di attualità. Negli ultimi anni, la televisione aveva cessato le trasmissioni, ma il ricordo del suo ruolo centrale nella vita del territorio resta vivo.

Alla famiglia di Pippo Cannizzo, fra i simboli di dedizione e passione per il giornalismo locale, le condoglianze dell’editore del gruppo Mediaone, Giuseppe Speciale, e della redazione di Teleone.

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Cronaca

Meteo, domenica con allerta “arancione”: la “minaccia” del vortice Mediterraneo

Per oggi piogge sparse interesseranno ancora Sicilia occidentale e Sardegna, con zone a rischio ed anche neve a bassa quota

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Si tratterà di un’altra giornata segnata dal maltempo: anche oggi, domenica 19 Gennaio ci sarà la “minaccia” del vortice mediterraneo con piogge e nevicate anche a quote basse. La protezione civile ha lanciato un durissimo avviso di maltempo.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

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Per la giornata di domenica, piogge sparse interesseranno ancora Sicilia occidentale e Sardegna. Salendo verso le regioni del Nord, oltre a una copertura nuvolosa compatta su quasi tutti i settori, si potranno verificare precipitazioni nelle regioni del Triveneto e sui rilievi del Piemonte, dove la neve potrebbe cadere a quote intorno ai 700-800 metri.

Allerta gialla anche in Sicilia

Nel corso del pomeriggio, la situazione resterà pressoché invariata, eccetto per un aumento delle piogge nel distretto tirrenico centrale, con fenomeni via via più intensi tra Lazio e Toscana. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Inoltre l’avviso delle protezione civile prevede moderata criticità per rischio idrogeologico in Puglia e Sardegna

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domenica 19 gennaio, allerta arancione su Puglia e Sardegna orientale, allerta gialla su nord della Puglia, Basilicata, Lazio, ovest Sicilia e resto della Sardegna.

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Cronaca

Acqua, ridotta erogazione  in sette comuni palermitani, proteste a Villa Tasca

Carenza d’acqua: problemi all’acquedotto Montescuro Est e razionamenti prolungati nel capoluogo

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Disservizi nell’erogazione dell’acqua per sette comuni della provincia di Palermo e alcuni quartieri del capoluogo. Amap ha comunicato che, a partire dalla giornata di ieri i problemi di distribuzione idrica riguarderanno Alia, Aliminusa, Caccamo, Lercara Friddi, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba e Vicari.

Le difficoltà derivano da un guasto nell’acquedotto Montescuro Est, gestito da Siciliacque, che ha causato un forte calo della portata d’acqua destinata ai comuni interessati.

“Aggiornamenti sulla risoluzione dei problemi di competenza di Siciliacque – specifica Amap in una nota – saranno pubblicati sul nostro sito ufficiale”.

Anche Palermo non è esente dai disagi: nel quartiere Villa Tasca protestano residenti e commercianti. “Noi costretti a razionamenti idrici che durano ben oltre le 24 ore previste – si legge sulla pagina Facebook ‘Quartiere Villa Tasca’ –. L’acqua viene chiusa alle 7 del lunedì e ritorna solo a metà giornata del mercoledì. Nonostante le decine di segnalazioni, il problema resta irrisolto”.

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Cronaca

Agrigento Capitale della cultura 2025, Schifani: “Da qui parte un nuovo cammino”

La cerimonia al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella

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«Agrigento, con l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia, ha assunto come ispirazione, riferimento tematico e obiettivo di questo anno la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, ponendo come fulcro l’accoglienza e la mobilità. Il programma delle iniziative presentato a un pubblico nazionale e internazionale è di grande interesse. Partendo dalla straordinaria eredità culturale del territorio, infatti, valorizza una variegata offerta culturale, nella quale tradizione, intersezioni e contaminazioni culturali consentono di definire una dimensione innovativa che guarda con fiducia allo sviluppo socio-economico che, con fatica ma con determinazione, la Sicilia ha già avviato».

E’ questo uno dei passaggi centrali del saluto del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella cerimonia di apertura di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025, che si è svolta al Teatro Pirandello, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, del presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, del sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Giovanni Bologna e di tutte le autorità locali.

LEGGI ANCHE: Mattarella inaugura Agrigento Capitale italiana della cultura 2025

«Di assoluto rilievo – ha aggiunto il presidente Schifani, interrotto più volte da applausi – è il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni, in una terra che troppe energie perde ancora a causa dell’emigrazione, affinchè la cultura possa rappresentare un caposaldo della crescita personale e dell’intera comunità. Il titolo di Capitale della Cultura, che si è ormai consolidato dopo tante edizioni, offrirà ad Agrigento e all’intera Sicilia l’opportunità di rinsaldare e far conoscere le proprie radici, mostrandole agli italiani e agli stranieri che, siamo certi numerosi, verranno a visitarla».

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«Da Agrigento, mentre nel Mediterraneo inizia a spirare un flebile vento di pace, la Capitale italiana della Cultura darà l’opportunità di far conoscere quell’incrocio di civiltà che è stato e che è – ha sottolineato – grazie alla capacità di comporre le differenze, di metterle a sistema, di ricondurre le antitesi a sintesi proprio attraverso la cultura e la sua bellezza senza tempo». «Il governo della Regione – ha continuato il governatore – ha avviato un’azione preparatoria di questo anno particolare promuovendo il concerto natalizio trasmesso dalla Valle dei templi in televisione. Un evento che ha avuto un significativo successo a livello nazionale. Il rilevante sostegno finanziario offerto dalla Regione è giustificato dalla convinzione che questo importante investimento culturale sia una straordinaria opportunità per tutta la Sicilia, così come lo sarà Gibellina prima Capitale italiana dell’Arte contemporanea nel 2026».

«Ad Agrigento, di fronte a questo suggestivo “mare africano, immenso e geloso”, inizia oggi un nuovo cammino. E sarà intersecato da opportunità che occorre cogliere, da sogni operosi da trasformare in nuove iniziative culturali ed imprenditoriali, sorrette dall’impegno per realizzazioni concrete. Questa antica Città – ha proseguito Schifani – come la Sicilia intera, è culla della cultura, della civiltà, della filosofia, della letteratura, del diritto, pur se tra le tremende contraddizioni delle difficoltà economiche e del peso della criminalità mafiosa, i due angeli neri dai quali ci stiamo progressivamente affrancando con una scelta di popolo che si è alimentata col sacrificio di eroi che hanno offerto la loro vita. Pirandello diceva di esser nato in Sicilia e che qui “l’uomo nasce isola nell’isola e rimane tale fino alla morte”».

«Proprio partendo dalla consapevolezza di sè, del proprio retaggio storico, dell’immensa eredità culturale ricevuta, del prezioso ecosistema da preservare e tramandare alle future generazioni – ha concluso il presidente Schifani – ci si deve aprire all’altro, alla comunità, alla natura, al confronto, spesso misterioso, con la diversità (culturale, religiosa, etnica), alla natura. Una visione relazionale, di accoglienza, di dialogo che è l’antico retaggio di un’identità plurale condivisa. Noi in Sicilia facciamo così da secoli. Ed Agrigento potrà essere ancora una volta testimonianza ed emblema dalla cultura siciliana ed italiana».

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