La tragedia di Larimar Annaloro, quindicenne di Piazza Armerina, ha scosso tutti, e continua a sollevare inquietanti interrogativi.
Martedì 5 novembre, la ragazza è stata trovata senza vita, legata in ginocchio con una corda attorno a piedi e collo, sotto un albero. La procura di Enna ha avviato un’inchiesta, con ipotesi di istigazione al suicidio e revenge porn. Secondo la madre e la sorella, la posizione del corpo rende difficile credere al suicidio.
Larimar, originaria di Varese ma trasferita in Sicilia a settembre, era una promettente pallavolista e studentessa modello. A scuola, però, qualcosa è cambiato: sarebbe stata aggredita per via di foto intime diffuse sui cellulari dei compagni.
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E adesso, a complicare il quadro, un presunto biglietto d’addio recapitato da un ragazzo che si è presentato come il fidanzato di Larimar. La sorella, Dioslary, dubita dell’autenticità del messaggio: “Quella non è la sua scrittura”.
Anche il procuratore Rocco Cosentino ha confermato che si indaga sul possibile revenge porn, ma la famiglia resta convinta che ci sia dell’altro dietro a questa tragedia.
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