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Cronaca

Profuga siriana si diploma, “salvata” da Andrea Camilleri e il Commissario Montalbano

È una storia dal sapore tutto siciliano quella di Fatima: in questi giorni si è brillantemente diplomata a Bologna

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Salvata dalle storie del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri e dalla tenacia di una ampia rete di sostegno fatta da associazioni, volontari e dal CIOFS – FP di Bologna.

Si tratta della storia incredibile di Fatima Alrachid, profuga siriana che in questi giorni si è brillantemente diplomata all’Istituto Crescente Pacinotti del capoluogo emiliano. È una storia dal sapore tutto siciliano quella di Fatima.

otto anni scampa ad una vera e propria strage nel suo paese d’origine: la martoriata Siria. Fugge verso il Libano, altra Nazione dilaniata dalla guerra tra potenze straniere. Arriva in Sicilia assieme alla madre e due fratelli, utilizzando uno dei tanti corridoi umanitari aperti verso il Medioriente. Quando arriva sull’isola siciliana è atterrita dal terrore dei conflitti bellici e dalla paura di perdere quel poco che era riuscita a portare dal suo paese. (continua sotto la foto)

fatima siria

Torna, a fatica tra i banchi di scuola, quando ha già 13 anni. A sedici anni riesce a conseguire la licenza di terza media. Poi incontra i racconti di Camilleri. Le si apre un mondo. Riesce a intravedere una speranza e una sicurezza che mai aveva avuto. Sceglie di andare avanti e di non mollare. Con grande forza e determinazione si getta nelle braccia del mondo della Formazione Professionale a Bologna. E’ il suo universo. Passo dopo passo: arriva all’istituto di istruzione superiore Crescenzi Pacinotti e conquista l’ammirazione di insegnanti e compagni di classe. Ora è arrivato il diploma e un futuro meno denso di timori.

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Davanti ai commissari ha voluto raccontare la sua storia intitolandola “Difficile ma non impossibile”, spiega quanto siano state importanti le parole dello scrittore siciliano per proseguire gli studi e la sua integrazione nel nostro Paese. Così come per altro il sistema educativo che il CIOFS – Fp porta avanti sulle orme di San Giovanni Bosco.

“L’esempio di Fatima, commenta Suor Manuela Robazza presidente nazionale del CIOFS, non solo ci riempie di gioia per il risultato conseguito dalla ragazza. Ma è l’ennesima dimostrazione che il sistema educativo e professionale, concepito da Giovanni Bosco, è perfettamente linea con i temi che stiamo vivendo. E’ attualissimo perché mette sempre al centro la persona, facendone emergere le caratteristiche peculiari”. (Italpress)

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Cronaca

Tablet e bambini, uno schermo che “alimenta” rabbia e frustrazione: lo studio

Un lavoro universitario evidenzia come l’uso precoce dei tablet possa aumentare la frustrazione nei più piccoli

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Un recente studio condotto dall’Université de Sherbrooke, in Canada e pubblicato su JAMA Pediatrics, ha rivelato che l’uso del tablet da parte dei bambini di 3 anni è associato a un aumento di rabbia e frustrazione all’età di 5.

Secondo i ricercatori, l’uso precoce dei dispositivi elettronici può compromettere la capacità dei bambini di gestire le proprie emozioni durante le attività quotidiane.

Il rapporto indica che i bambini che manifestano maggiore rabbia possono spingere i genitori a ricorrere più frequentemente ai tablet per calmarli. Questo approccio, però, potrebbe diventare un circolo vizioso: l’uso dello schermo, spesso solitario, limita le opportunità per i bambini di imparare strategie di regolazione emotiva.

Inoltre, i genitori che utilizzano i dispositivi elettronici per gestire il comportamento dei figli potrebbero inavvertitamente ridurre la capacità dei piccoli di autoregolarsi.

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Lo studio sottolinea l’importanza di un uso consapevole e moderato dei tablet durante gli anni prescolari, per evitare effetti negativi sullo sviluppo emotivo dei bambini.

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Cronaca

Bayesian, sono 5 i corpi ritrovati: con Lynch la figlia di 18 anni, si cerca ancora

Proseguono le ricerche a Porticello: tra le vittime il tycoon britannico Mike Lynch e la figlia Hannah.

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I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno individuato il corpo di un altro passeggero a bordo della Bayesian, portando a cinque il bilancio delle vittime.

Rimane dispersa solo una persona, mentre tre cadaveri sono già stati trasferiti in banchina e caricati sulle ambulanze. Tra le vittime accertate ci sono il magnate britannico Mike Lynch e sua figlia diciottenne Hannah, come confermato dal Daily Telegraph, che ha ottenuto informazioni dalle autorità italiane. (continua sotto la foto vigili del fuoco)

Le operazioni di recupero continuano, con l’arrivo di altri sommozzatori, tra cui quelli che parteciparono alle ricerche della Costa Concordia.

LEGGI ANCHE: Portocello, corpi individuati dentro il veliero, arrivano i sub della “Concordia”

Il loro compito sarà intensificare le immersioni per raggiungere le cabine situate nella parte bassa dello scafo, dove potrebbero trovarsi altri corpi.

Nel frattempo, i magistrati di Termini Imerese e la Capitaneria di Porto stanno interrogando i sopravvissuti e i membri dell’equipaggio, compreso il comandante James Cutfield, un neozelandese con grande esperienza nel Mediterraneo. Le loro testimonianze saranno cruciali per chiarire le cause dell’inabissamento repentino dello yacht, avvenuto in pochi minuti nelle acque di Porticello, a Santa Flavia.

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Cronaca

Portocello, corpi individuati dentro il veliero, arrivano i sub della “Concordia”

Continuano le ricerche e le indagini sulla tragedia del Bayesian. I sommozzatori lavorano senza sosta per recuperare i corpi e chiarire le cause dell’inabissamento

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Due corpi sarebbero stati individuati all’interno del veliero Bayesian, affondato davanti alle coste di Porticello, anche se non sono ancora stati recuperati. Per accelerare le ricerche, sono stati coinvolti nuovi sommozzatori, tra cui quelli che parteciparono alle operazioni di salvataggio nella tragedia della Costa Concordia del 2012.

Le immersioni vengono intensificate per raggiungere le cabine situate nella parte bassa dello scafo, dove si presume possano trovarsi ulteriori vittime.

Nel frattempo, i pm di Termini Imerese e i militari della Capitaneria di Porto stanno ascoltando i membri dell’equipaggio e i passeggeri sopravvissuti, dopo aver già interrogato il comandante del veliero, James Cutfield.

Le testimonianze raccolte potrebbero fornire indizi utili per ricostruire quanto accaduto durante il naufragio e per comprendere cosa abbia causato l’inabissamento della nave in pochi minuti. Le indagini proseguono per fare luce su questa tragica vicenda.

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