La Sicilia resta fanalino di coda nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane: su 107 territori esaminati, tutte le province siciliane si collocano oltre l’80° posto.
Ragusa è la migliore dell’isola, posizionandosi all’81° posto grazie a un miglioramento di 5 posizioni rispetto all’anno precedente. Seguono Catania, all’83° posto (+9), e Trapani, che con un salto di 14 posizioni raggiunge l’85°. Messina si ferma al 91° posto, perdendo 2 posizioni, mentre Agrigento ed Enna si attestano rispettivamente al 96° e 97° posto, con leggere flessioni. Caltanissetta, pur migliorando di 8 posizioni, è ancora al 98°.
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Palermo si colloca al 100° posto, registrando un peggioramento di 5 posizioni rispetto allo scorso anno. Il capoluogo siciliano mostra dati particolarmente negativi per la qualità della vita dei bambini (penultimo posto) e dei giovani (97°). Anche gli anziani vivono condizioni difficili, con un 91° posto nella relativa categoria.
La situazione diventa più allarmante analizzando i dati sulla criminalità. Palermo risulta 21ª per indice generale (4010,1 denunce ogni 100 mila abitanti) ma detiene un triste primato: è al primo posto in Italia per furti di motocicli. Preoccupano anche l’11° posto per furti, il 16° per rapine e il 76° per violenze sessuali.
In coda alla classifica nazionale spicca Siracusa, che occupa il 104° posto, risultando la provincia siciliana con la qualità della vita più bassa. Le classifiche complete sono consultabili sul sito del Sole 24 Ore.
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