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Cronaca

Scontro fra tir sulla Palermo-Mazara del Vallo, ferito 29enne

Tamponamento a pochi chilometri dall’aeroporto Falcone Borsellino

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Un incidente sulla Palermo-Mazara, lungo l’A29 in direzione Trapani, ha paralizzato il traffico questa mattina, provocando un ferito.

Lo scontro è avvenuto a circa 4 chilometri dall’aeroporto Falcone Borsellino e ha visto coinvolti due mezzi pesanti. Uno dei conducenti, un ragazzo di 27 anni, è stato prontamente soccorso e trasportato all’ospedale di Villa Sofia, dove ha ricevuto i necessari accertamenti medici.

Secondo una prima ricostruzione della polizia stradale, si sarebbe trattato di un tamponamento. Il giovane conducente, alla guida di un autocarro per il trasporto di una grande cisterna contenente vino, avrebbe urtato il mezzo che lo precedeva per cause ancora da chiarire.

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L’urto ha danneggiato entrambi i veicoli, generando disagi alla circolazione per diverse ore.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area, oltre alla polizia stradale che ha gestito il traffico e ha effettuato i rilievi necessari per determinare l’esatta dinamica dell’incidente.

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Cronaca

Al Quirinale Giovanni Arena insignito Cavaliere del lavoro da Mattarella

Il Gruppo Arena e la comunità imprenditoriale siciliana celebrano oggi un traguardo significativo: Giovanni Arena, Amministratore Delegato del Gruppo Arena e Presidente di Gruppo VéGé, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La cerimonia ufficiale si è tenuta questa mattina, mercoledì 30 ottobre, alle ore 11 presso il […]

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Il Gruppo Arena e la comunità imprenditoriale siciliana celebrano oggi un traguardo significativo: Giovanni Arena, Amministratore Delegato del Gruppo Arena e Presidente di Gruppo VéGé, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La cerimonia ufficiale si è tenuta questa mattina, mercoledì 30 ottobre, alle ore 11 presso il Palazzo del Quirinale, dove il Capo dello Stato ha conferito il prestigioso riconoscimento ai 25 Cavalieri del Lavoro del 2024, scelti per il contributo straordinario al progresso economico e sociale del Paese.

Nato in Sicilia, Giovanni Arena rappresenta un punto di riferimento per il settore della grande distribuzione, portando avanti con passione, visione e determinazione l’attività di famiglia e contribuendo in modo significativo alla crescita economica e all’innovazione del settore in Sicilia e nel panorama nazionale.

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Da giovane manager, ha saputo valorizzare l’eredità familiare, trasformandola in una realtà imprenditoriale leader nella regione, con oltre 190 punti vendita, tra insegne Decò e SuperConveniente, e una rete che conta più di 3.500 dipendenti.

Arena si distingue non solo come imprenditore di successo, ma come promotore di innovazione, sostenibilità e sviluppo sociale, valori cardine dell’Ordine al Merito del Lavoro. Nominato Cavaliere del Lavoro il 2 giugno scorso, Arena ha dimostrato negli anni un impegno costante per il progresso del territorio e per l’eccellenza italiana nella grande distribuzione, mettendo a disposizione la sua esperienza anche come Consigliere di Banca d’Italia, filiale di Catania, e contribuendo attivamente allo sviluppo del Gruppo VéGé, di cui è Presidente nazionale.

L’Ordine al Merito del Lavoro è un onore riservato agli imprenditori che, per almeno vent’anni, hanno operato con responsabilità autonoma nel proprio settore, distinguendosi per l’impatto positivo sull’economia e la società italiana. Giovanni Arena si unisce così al prestigioso gruppo dei Cavalieri del Lavoro, una rete di leader che ha saputo fare dell’innovazione e dell’impegno etico i pilastri della propria attività.

Questo riconoscimento celebra non solo il traguardo professionale di Giovanni Arena, ma anche il contributo del Gruppo Arena alla Sicilia e al Made in Italy, in linea con una visione imprenditoriale fondata su tradizione e rinnovamento, sostenibilità e crescita.

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Cronaca

A2A inaugura gli impianti eolici e fotovoltaici di Matarocco e Mazara del Vallo

Questa mattina A2A ha inaugurato i nuovi impianti eolici e fotovoltaici di Matarocco e Mazara del Vallo. L’evento si è svolto presso il parco eolico di Matarocco alla presenza dell’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, del Sindaco di Marsala Massimo Grillo, dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Mazara del Vallo Giampaolo Caruso e del Direttore Generale […]

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Questa mattina A2A ha inaugurato i nuovi impianti eolici e fotovoltaici di Matarocco e Mazara del Vallo. L’evento si è svolto presso il parco eolico di Matarocco alla presenza dell’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini, del Sindaco di Marsala Massimo Grillo, dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Mazara del Vallo Giampaolo Caruso e del Direttore Generale di Legambiente Giorgio Zampetti.

L’impianto eolico di Matarocco, situato tra Marsala e Mazara del Vallo, è costituito da 8 turbine collocate per sfruttare al meglio le correnti dell’area, con una capacità complessiva di 30 MW e una produzione annua stimata di circa 79 GWh, pari al fabbisogno di energia di 26.000 famiglie.

Grazie alla sua efficienza, consentirà di evitare l’emissione di circa 31.600 tonnellate di CO₂, equivalente alla capacità di assorbimento di 250.000 alberi.

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Il parco fotovoltaico di Mazara del Vallo, esteso su una superficie di 14,8 ettari, ha una capacità installata di 12,6 MW e si prevede produrrà 25 GWh di energia nel 2025 – corrispondente ai consumi di 8.300 famiglie-, riducendo le emissioni di CO₂ di 10.000 tonnellate, pari all’assorbimento di 80.000 alberi.

Strutture di ultima generazione per la produzione di energia rinnovabile che testimoniamo l’impegno del Gruppo A2A a supporto della transizione energetica della Sicilia.

L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per coinvolgere le scuole del territorio e approfondire il funzionamento degli impianti e il ruolo delle fonti alternative, offrendo la possibilità agli studenti di entrare nella torre di una pala eolica e scoprirne da vicino il funzionamento.

I due progetti sono inoltre i protagonisti della XXV tappa della campagna nazionale di Legambiente “Cantieri della Transizione Ecologica”. Storie di cantieri, progetti e innovazioni che investono su decarbonizzazione, sostenibilità ambientale ed economia circolare. (com)

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Cronaca

Raid nei cimiteri di Palermo e Messina per rubare rame: scattano tre arresti

I carabinieri di Santo Stefano di Camastra fermano una banda accusata di furti seriali tra i cimiteri delle province di Messina e Palermo

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Una banda specializzata in furti seriali di rame nei cimiteri di diversi comuni tra le province di Messina e Palermo è stata smantellata dai Carabinieri di Santo Stefano di Camastra.

Tre uomini sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre per un quarto complice è stato disposto l’obbligo di dimora. I membri del gruppo criminale, accusati di furto e ricettazione, avrebbero agito tra febbraio e aprile di quest’anno, prendendo di mira ben undici cimiteri.

Il bottino consisteva in pluviali di rame usati per lo scolo delle acque piovane, rimossi da cappelle gentilizie e luoghi di sepoltura. I furti non si limitavano solo ai cimiteri: la banda si era anche impossessata di bobine di cavi di rame, rubate nella stazione ferroviaria di Santo Stefano di Camastra.

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Una volta raccolto il materiale, i ladri lo affidavano a un complice residente a Palermo, che si occupava di rivenderlo.

L’operazione è frutto di una lunga indagine dei carabinieri, ed ha messo fine a una ondata di saccheggi che aveva creato allarme nelle cittadine coinvolte.

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Cronaca

“Sedativo per uccidere due pazienti”: per un infermiere richiesto ergastolo a Catania

Vincenzo Villani Conti avrebbe somministrato dosi letali di sedativi a due anziane. L’indagine partita da confidenze fatte

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La Procura di Catania ha chiesto alla Corte d’assise la condanna all’ergastolo per Vincenzo V.C., infermiere di 52 anni accusato dell’omicidio di due pazienti ricoverate all’ospedale “Cannizzaro”.

Le vittime, una donna di sessant’anni e una di ottant’anni, morirono rispettivamente il 2 dicembre 2020 e il 16 gennaio 2021. L’accusa sostiene che l’infermiere le abbia uccise somministrando loro forti dosi di sedativi.

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Le indagini della squadra mobile della Questura erano scattate dopo una segnalazione fatta alla Procura da due medici, uno psichiatra e uno psicologo che lo avevano in cura. I due professionisti avrebbero avuto sospetti in seguito ad alcune confidenze fatte dall’infermiere, il quale si sarebbe detto mosso da un “preoccupante distacco emotivo” verso i pazienti, attribuito ai comportamenti vessatori dei suoi superiori.

Secondo il collegio di consulenti nominato dalla Corte, manca una certezza assoluta sul nesso causale tra i farmaci somministrati e la morte delle pazienti, ma neppure si può escludere il contrario. Le parti civili, inclusi i familiari delle vittime, l’ospedale e l’associazione Codici, si sono associate alla richiesta di condanna del pm Alessandra Russo.

La prossima udienza, fissata per il 21 novembre, vedrà l’arringa della difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Liotta e Francesco Calabrese.

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