Cronaca
Scoperto arsenale da guerra dei clan: ad Agrigento anche una bomba a mano
Sequestrate armi da guerra e 80mila euro: un arresto e una denuncia nell’ambito delle indagini antimafia
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Un arsenale da guerra è stato scoperto dai carabinieri di Agrigento, quattro giorni dopo il blitz che ha colpito le cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle.
L’operazione, condotta con il supporto dello “squadrone eliportato cacciatori di Sicilia” e dei nuclei cinofili, ha portato a un arresto e una denuncia.
Nel corso di una perquisizione in contrada Fondacazzo, in una casa di campagna appartenente a un 48enne pregiudicato, i militari hanno trovato numerose armi e munizioni da guerra. Tra il materiale sequestrato c’erano una pistola mitragliatrice calibro 9, tre revolver di vario calibro, una penna-pistola, diverse munizioni e una bomba a mano, quest’ultima fatta brillare dagli artificieri.
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L’uomo è stato arrestato per detenzione illegale di armi comuni e da guerra.
Parallelamente, in un’altra perquisizione a carico di un 72enne agrigentino, sono stati sequestrati circa 80mila euro in contanti. L’uomo è stato denunciato per riciclaggio.
Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, andranno avanti per far luce sui legami tra le persone indagate e le attività delle cosche locali.
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Cronaca
L’auto sfonda il guardrail e precipita: tragedia a Messina, muore 77enne
Incidente autonomo tra gli svincoli di Messina Centro e Gazzi, vittima un pensionato
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Ancora sangue sulla Tangenziale di Messina. Questa mattina, un incidente mortale è avvenuto tra gli svincoli di Messina Centro e Gazzi.
Vittima è Francesco Galletta, messinese, che ha perso la vita a 77 anni.
L’uomo, alla guida di una Suzuki Gran Vitara, stava viaggiando in direzione Catania quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del veicolo. L’auto ha sfondato il guardrail ed è precipitata in un terrapieno.
L’impatto è stato devastante: Galletta è morto sul colpo. Nonostante l’arrivo tempestivo dei soccorritori del 118 e dei vigili del fuoco, per il pensionato non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia stradale, che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
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Cronaca
“Riprendiamoci la Vucciria” atto secondo, per salvare mercato storico
“Riprendiamoci la Vucciria di Renato Guttuso… atto secondo, dopo il 23 novembre (quando nacque il collettivo cittadino che incontro” la piazza, ndr), il gruppo si allarga e nascono nuove idee e iniziative. Si lavora in armonia e si cerca con l’arte, la cultura, la musica, il teatro, di restituire il mercato storico alla città nel […]
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“Riprendiamoci la Vucciria di Renato Guttuso… atto secondo, dopo il 23 novembre (quando nacque il collettivo cittadino che incontro” la piazza, ndr), il gruppo si allarga e nascono nuove idee e iniziative. Si lavora in armonia e si cerca con l’arte, la cultura, la musica, il teatro, di restituire il mercato storico alla città nel rispetto delle regole e della legalità.
Solidarietà piena ai residenti desiderosi di essere liberati dalla malamovida e appello all’amministrazione comunale e istituzioni preposte per trovare soluzioni idonee a conciliare attività economiche e ludiche nel pieno rispetto della legge.
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“La Vucciria è dei quattro mandamento storici, grazie al celebre dipinto del grande maestro Renato Guttuso, il quartiere più celebre al mondo di Palermo. Abbiamo iniziato già con la prima uscita del 23 novembre e proseguita con quella di oggi a dare corso ad un voltar pagina: no alla droga, no alla malamovida ma con l’arte, la cultura, la musica il teatro a sensibilizzare commercianti ed operatori economici al rispetto delle regole ed al ripristino della legalità” dice Carmine Mancuso.
“Dare vita cioè ad una rinascita del quartiere come prodromo di una nuova vita nella Palermo e nel ricordo dei suoi figli migliori; antitodo alla mafia, ai poteri criminali, al teppismo, al vandalismo. Facciamo appello all’amministrazione comunale e alle istituzioni preposte di dare vita ad una concertazione che sia efficace alla soluzione e non per ultimo di liberare soprattutto i residenti da violenze e vessazioni di balordi e malviventi”. (foto Pezzillo-Italpress)
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Cronaca
Natale sotto il gelo: la neve “approda” al Sud, freddo e “sorprese” fino a Santo Stefano
Un’Italia spaccata in due dal meteo: bufere adriatiche e sole gelido, con sorprese che andranno avanti per almeno una settimana
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L’Italia si prepara a un Natale diviso in due dal punto di vista meteorologico. Al Sud e sulle regioni adriatiche si attendono bufere di neve anche a quote basse, mentre al Nord e sul versante tirrenico il sole farà capolino, sebbene con temperature rigide e venti gelidi.
Già tra oggi, domenica 22 e domani, lunedì 23 dicembre, l’irruzione di correnti polari dal Nord Europa porterà un repentino calo delle temperature e numerose precipitazioni.
L’attenzione è puntata sul curioso fenomeno dell’Adriatic Snow Effect (ASE): i venti freddissimi dall’Est sollevano l’aria più mite sopra il mare, generando nubi che scaricano neve fino in pianura sulle coste adriatiche.
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Secondo le previsioni di ilmeteo.it, lunedì 23 dicembre saranno colpite Marche, Abruzzo e Molise, con possibili sfondamenti fino a Basilicata, Campania e Calabria. Intanto il Nord, pur restando asciutto, vivrà giornate di sole accompagnate da un freddo pungente e venti di Tramontana.
Martedì 24 dicembre, la Vigilia, il gelo insisterà sulle regioni adriatiche e sull’Appennino centro-settentrionale, dove la neve potrà cadere a bassa quota. Le Alpi orientali vedranno qualche fiocco fino in fondovalle, mentre il resto del Nord e le regioni tirreniche resteranno al riparo, con freddo e cielo sereno.
Natale seguirà lo stesso copione: instabilità sulle regioni adriatiche con nevicate fino in pianura, sole al Nord e Tirreno, ma sempre in un contesto climatico freddo e ventoso. Le previsioni per Santo Stefano, invece, ipotizzano ulteriori nevicate al Centro-Sud e temperature ben sotto la media su tutta la Penisola. Non si escludono sorprese meteo fino alla fine dell’anno.
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Cronaca
Aeroporto di Catania, è “boom”: nel 2024 sono stati superati i 12 milioni di passeggeri
Rispetto allo scorso anno, 2023, registrato un un incremento del +14,9%, quando i passeggeri erano stati 10.739.614
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L’aeroporto di Catania raggiunge un nuovo traguardo, superando la soglia dei 12 milioni di passeggeri nel 2024. Un risultato che conferma il ruolo centrale dello scalo nella mobilità del Sud-Est della Sicilia e la sua costante crescita, come evidenziato dall’analisi dei dati condotta da SAC, che registra un significativo incremento rispetto al 2023.
Nel dettaglio, si legge in una nota, il bilancio 2024 di Fontanarossa conta un totale di 12.340.005 passeggeri, con un incremento del +14,9% rispetto ai 10.739.614 del 2023. Un risultato trainato sia dal traffico nazionale, che continua a rappresentare una quota rilevante, sia dal rafforzamento delle rotte internazionali. Tra le tratte più significative si segnala quella da/per Roma Fiumicino, che ha totalizzato 1.950.000 passeggeri (+25%) nel corso dell’anno, e il collegamento con Tirana, che ha registrato una crescita straordinaria del +220%, raggiungendo i 245.000 viaggiatori.
“Il superamento dei 12 milioni di passeggeri all’Aeroporto di Catania rappresenta un risultato straordinario che testimonia non solo l’efficacia delle strategie messe in campo per il miglioramento delle infrastrutture e dell’offerta, ma anche il valore della sinergia con le istituzioni locali, nazionali e il territorio. E’ grazie a questo impegno congiunto che siamo riusciti a rafforzare la competitività dello scalo etneo a livello internazionale. Guardiamo al futuro con fiducia: per il 2025 puntiamo a consolidare i progressi fatti, ampliando ulteriormente i collegamenti e migliorando i servizi per i passeggeri. Allo stesso tempo, stiamo lavorando per sviluppare ulteriormente lo scalo di Comiso, attraverso nuovi investimenti e un piano condiviso con le comunità locali”, ha dichiarato Nico Torrisi, Amministratore Delegato di SAC.
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Le proiezioni per il periodo natalizio confermano questo trend positivo. Dal 22 dicembre al 7 gennaio, SAC, società che gestisce gli aeroporti di Catania e Comiso, prevede un traffico complessivo di 512.000 viaggiatori su Fontanarossa, di cui 345.000 nazionali e 167.000 internazionali, con un incremento del +1,3% rispetto allo scorso anno. Nonostante una lieve flessione (-1,4%) per quanto riguarda i movimenti, questi dati confermano l’impegno di SAC per lo sviluppo dello scalo etneo.
Per lo scalo catanese, tra le destinazioni nazionali preferite durante il Natale si confermano Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Milano Linate. Malta, Tirana e Budapest, invece, sono le mete estere più scelte dai passeggeri con volato su Malta del +7% in confronto allo scorso anno. (continua sotto la foto)
Per quanto riguarda lo scalo di Comiso, il bilancio 2024 evidenzia una flessione del traffico, con 260.642 passeggeri (-14%) e una diminuzione dei movimenti del -6,8% rispetto al 2023. Tuttavia, i dati relativi al periodo natalizio offrono segnali di ripresa: si stima un aumento del +12% dei passeggeri e del +18% dei movimenti, con Roma Fiumicino, Bergamo e Verona come principali destinazioni nazionali. SAC, sottolinea la nota, grazie anche ai numerosi finanziamenti regionali e del Governo nazionale, ha avviato un piano di investimenti mirato a rilanciare l’aeroporto ibleo, con l’obiettivo di potenziare l’offerta e promuovere una maggiore attrattività del territorio. (italpress)
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