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Serie A, per Marotta “l’Inter è ritornata al vertice del calcio europeo”

“Devo dire che è l’Inter è ritornata a essere una delle protagoniste più autorevoli del calcio europeo, nel senso che la storia e il palmares di questa società calcistica ci dicono che i trofei vinti sono tanti, che le Champions League vinte sono tante, gli scudetti vinti sono 20 e quindi siamo tornati in quel […]

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“Devo dire che è l’Inter è ritornata a essere una delle protagoniste più autorevoli del calcio europeo, nel senso che la storia e il palmares di questa società calcistica ci dicono che i trofei vinti sono tanti, che le Champions League vinte sono tante, gli scudetti vinti sono 20 e quindi siamo tornati in quel palcoscenico più consono alla storia. In questo momento, poi, con la nuova proprietà stiamo dando continuità a questa situazione”.

Lo ha detto il presidente dell’Inter, Giuseppe Marotta, in un’intervista trasmessa su Sky e in streaming su NOW. “Simone Inzaghi ha dimostrato di essere un grande professionista e una persona molto intelligente – ha spiegato il numero uno nerazzurro parlando del ‘suò tecnico – E’ arrivato in punta di piedi nell’Inter, non ha fatto proclami, si è adeguato a un ruolo molto importante ed è cresciuto man mano che otteneva risultati, soprattutto in quella consapevolezza delle proprie capacità che poi è riuscito a trasmettere anche ai giocatori. Uno dei suoi aspetti fondamentali è il riconoscimento di essere un leader del gruppo di questa squadra e di inculcare quelli che sono i concetti vincenti: la cultura del lavoro principalmente, il senso di appartenenza, la grande passione verso questo lavoro. Tutte queste componenti che poi sono state supportate dal lavoro del management societario quindi da Ausilio, da Baccin, da Zanetti, da tutta la società, ha fatto sì che si creasse una simbiosi che ci ha portati, direi, abbastanza lontani”.

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Marotta resta convinto del fatto che un blocco di italiani o di giocatori che conoscono molto bene il nostro campionato, sia un vantaggio: “Assolutamente sì e credo che anche i risultati conseguiti lo dimostrino. In Italia il campionato è qualcosa di unico, di particolare, la pressione che c’è in Italia non c’è in nessun altro paese europeo, e quindi è importante che chi viene in Italia, che sia in Italia e che gioca a calcio deve conoscere il suo habitat. E allora gli italiani conoscono il proprio habitat, sanno cosa vuol dire andare a Lecce, a Cagliari, ad Empoli e trovare delle difficoltà e cercare di superarle. Quindi lo zoccolo duro di italiani ha questo vantaggi e poi è anche orgoglio della nostra nazione mettere a disposizione della nostra Nazionale dei giocatori”.

Per quanto riguarda una proprietà come Oaktree, “è arrivata in punta di piedi e in modo molto silenzioso ma molto concreto e partecipe della vita del club e quindi il confronto, oggi, è quotidiano con loro ed è positivo, tutto volto a garantire continuità al club nella ricerca della sostenibilità che è finanziare la parte economica, e questa sostenibilità avviene attraverso delle linee guida che ci hanno indicato, che abbiamo concordato insieme e che dobbiamo mettere in pratica”.

Fra le responsabilità che quest’anno Marotta ha dovuto affrontare c’è anche la vicenda dell’inchiesta curve: “L’inchiesta è in corso e non posso che esprimere gratitudine e ringraziamento alla magistratura, alle forze dell’ordine per l’opera che stanno facendo. Noi ci siamo messi a disposizione e stiamo collaborando al fine di debellare questo fenomeno che è straordinario in negativo e ha a che fare con il mondo dello sport e che forse è una delle prime volte che si verifica. Sono attività criminali che non c’entrano niente con i valori dello sport”. Tornando all’attualità calcistica, il presidente dell’Inter parla delle rivali per lo scudetto: “Siamo alla fine del girone d’andata, o quasi, e le favorite sono sempre le stesse. C’è un gruppettino di testa che è composto da Atalanta, Inter e Napoli, ma Milan e Juventus sono pronte a riagganciarsi, quindi siamo veramente in una fase interlocutoria. Credo invece che una delle grandi favorite quest’anno sia l’Atalanta perchè ha raggiunto quella maturità, quella credibilità, quella convinzione che non aveva mai avuto. Penso che sia un grande modello da seguire, non certo nei grandi club perchè è difficile, però ha dato dimostrazione di poter vincere senza spendere tanti soldi. Mi riferisco per esempio all’Europa League”.

Marotta, infine, si dice favorevole al ritorno del Decreto Crescita: “Guarda caso, nel momento in cui abbiamo attuato il Decreto Crescita le nostre squadre sono riuscite ad arrivare in fondo in tutte le competizioni in un’annata, Champions League, Europa League e Conference League. Credo che togliendoci quest’agevolazione torneremo ancora indietro nel nostro ranking”. (foto Ipa Agency-Italpress)

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News e Focus

Un autobus con 58 persone finisce in un lago: morti e feriti gravi in Norvegia

Tragedia nel Nordland: coinvolte persone di otto nazionalità, incerte le cause dell’incidente. Forse decisiva la strada ghiacciata

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Un grave incidente ha coinvolto un autobus con 58 passeggeri di otto diverse nazionalità nel nord della Norvegia. Il veicolo è uscito di strada ed è finito parzialmente nel lago Asvatnet, vicino a Raftsundet. Il bilancio provvisorio parla di almeno tre morti e quattro feriti gravi, secondo il capo della polizia del Nordland, Bent Are Eilertsen.

Le cause dell’incidente sono ancora da chiarire, ma le strade ghiacciate potrebbero aver giocato un ruolo decisivo.

L’autobus, appartenente alla compagnia di trasporti Boreal, era in servizio di linea. Diversi passeggeri sono stati tratti in salvo e trasferiti in una scuola vicina per essere assistiti.

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L’allarme è scattato alle 14:02 sulla strada E10, nel comune di Hadesl. Squadre di soccorritori sono giunte da tutta la regione, con il supporto di elicotteri inviati da Bodo e Tromso.

“Le condizioni meteorologiche erano pessime”, ha riferito Jan Eskil Severinsen, del Centro norvegese di coordinamento dei soccorsi, all’emittente Nrk. Tra i feriti lievi figurano cinque cittadini cinesi, come confermato dall’ambasciata di Pechino a Oslo. Il primo ministro norvegese, Jonas Gahr Støre, ha espresso il suo cordoglio su Facebook: “I miei pensieri vanno a tutte le persone coinvolte e alle loro famiglie. È una situazione drammatica con gravi perdite e feriti”.

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Capodanno ed Epifania: 17 milioni gli italiani in viaggio, diverse mete gettonate all’estero

Il 25% dichiara che si muoverà sia in Italia che all’estero, facendo quindi più viaggi: ecco i risultati del sondaggio

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Sono 17 milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per le festività, un milione in più rispetto alle stime di novembre. Oltre sei su dieci rimarranno entro i confini nazionali.

Saranno comunque vacanze più frammentate, con più partenze, con una tendenza a spostarsi al di fuori dei periodi canonici e per periodi di permanenza più brevi. Il 25% dichiara che si muoverà sia in Italia che all’estero, facendo quindi più viaggi. Il 12% partirà esclusivamente per destinazioni estere, soprattutto a Capodanno e all’Epifania, dato in forte crescita rispetto al 2022.

Sono i principali dati che emergono dal focus su Natale, Capodanno ed Epifania 2025 degli italiani dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG con metodo CAWI su un campione composto da 1.049 cittadini italiani tra 18 e 80 anni intervistati tra il 2 e il 9 dicembre, rappresentativi della popolazione per genere, età, area geografica e ampiezza comune di residenza.

Tra chi non farà vacanze il 20% lega questa scelta a motivi economici, il 13% per mancanza di ferie disponibili. La spesa complessiva prevista, al netto di qualche incertezza ancora presente, è di oltre 8 miliardi di euro, con i valori più elevati riferiti al Capodanno che rappresenta la punta più alta del “tridente” festivo sia come spesa media per persona (390 euro) che come numero complessivo di viaggiatori (quasi 9 milioni). Il 44% di chi viaggerà a Natale andrà a casa di amici e parenti.

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Tra le destinazioni preferite, le grandi città o le città d’arte (23%), le località di mare (22%), o di montagna (17%). Al centro della scelta delle destinazioni il bisogno di riposarsi e il desiderio di degustare prodotti tipici, a conferma della stretta connessione tra turismo ed offerta enogastronomica dei territori.

Per l’estero la ‘top-ten’ delle destinazioni vede in testa la Spagna, seguita da Francia e Gran Bretagna. A Capodanno, regina delle vacanze, il 27% sceglierà una grande città o una città d’arte, mentre il 23% degli Italiani in partenza opteranno per la montagna. Oltre 1 italiano su 4 sceglierà un albergo per i propri soggiorni di Capodanno.

Tra chi sceglie di fare una vacanza con almeno 5 pernottamenti 1 su 4 andrà all’estero, con Francia 17%, Spagna 13% e Grecia 12% tra le mete preferite. Anche per il ponte dell’Epifania, prevarranno i soggiorni brevi (il 52% di chi parte non prevede di fare più di 2 pernottamenti). Tra le mete un viaggiatore su quattro sceglie grandi città o città d’arte e uno su cinque la montagna. In forte crescita la percentuale di chi sceglie una meta estera per vacanze di almeno 5 giorni (29% contro il 15% del 2022).

“Il turismo si conferma motore di sviluppo per creare ricchezza e nuova occupazione – afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Le previsioni sono incoraggianti anche per il 2025, resta però la preoccupazione per le difficoltà di altri grandi settori come l’automotive e l’abbigliamento, che potrebbero penalizzare la crescita economica”.

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Cronaca

“Stop al mantenimento del figlio 30enne fuoricorso”: la storica sentenza della Cassazione:

Sentenza storica: il padre non deve più versare i 600 euro mensili al figlio adulto che ha abbandonato gli studi universitari

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Non è più tenuto a mantenere il figlio trentenne, iscritto a un corso di laurea triennale in giurisprudenza dal 2009 e fuoricorso da anni.

La Cassazione ha dato ragione a un padre che aveva smesso di versare 600 euro mensili per il sostentamento del figlio, oltre alle tasse universitarie, motivando la decisione con l’assenza di ostacoli personali o economici che impedissero al giovane di raggiungere l’autosufficienza.

La sentenza sottolinea come l’età avanzata del figlio rappresenti una fase di vita definibile come “pienamente adulta”, in cui è ragionevole aspettarsi indipendenza economica.

Secondo i giudici, il giovane aveva abbandonato di fatto il percorso universitario: non sosteneva esami da anni e non mostrava alcun impegno nel completare gli studi.

La richiesta del trentenne e della madre, che accusavano il padre di non rispettare gli accordi di divorzio, è stata rigettata. Essi attribuivano al mancato sostegno economico del padre il motivo del ritardo negli studi, ma i giudici hanno ritenuto infondata questa giustificazione.

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Come riportato dal Messaggero, il padre aveva continuato a versare le somme fino al 2017, quando lo studente aveva già smesso di frequentare l’università. La Cassazione ha definito questa condizione come un caso di “inerzia colpevole”, ritenendo che il mancato completamento degli studi fosse dovuto esclusivamente alla negligenza del giovane.

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News e Focus

Precipita aereo partito da Baku e dirottato per la nebbia: 42 morti

Un volo dirottato a causa del maltempo si schianta vicino ad Aktau. Oltre alle vittime ci sono dei superstiti

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Un disastro aereo scuote l’Azerbaigian e la Cecenia: un aereo passeggeri della Azerbaijan Airlines, partito da Baku e diretto a Grozny, si è schiantato vicino all’aeroporto della città kazaka di Aktau.

A bordo del velivolo si trovavano 67 persone, tra cui 62 passeggeri e 5 membri dell’equipaggio.

Secondo le autorità kazake, il bilancio della tragedia è drammatico: 42 morti e 25 sopravvissuti. Tra questi ultimi, anche due bambini. Ventidue dei superstiti sono stati trasportati in ospedale, e cinque di loro si trovano in terapia intensiva.

Il velivolo aveva subito un doppio dirottamento a causa del maltempo. Inizialmente indirizzato verso Makhachkala, è stato poi fatto atterrare ad Aktau a causa della nebbia che avvolgeva Grozny, sua destinazione originale.

La dinamica dell’incidente è ancora oggetto di indagini.

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