L’ammissione da parte della popolazione siciliana, è arrivata soltanto parzialmente. Soltanto una quota che si avvicina al dieci per cento, nella nostra isola, ha ammesso di utilizzare lo smartphone mentre sta guidando.
Per ciò che riguarda tutto il resto, sempre secondo le dichiarazioni “ufficiali” rilasciati, ben il 92,3% – rimanendo sulla nostra isola – ha dichiarato di rispettare i limiti di velocità anche in assenza di autovelox. Anche se fermo al semaforo, è l’86,8 per cento ad assicurare di “non usare il cellulare” alla guida.
E così è anche quando è “fermo al semaforo”. L’’87% si assicura, inoltre, che tutti in auto abbiano allacciato la cintura di sicurezza. Il 91,4% degli intervistati in Sicilia ha dichiarato di indossare il casco alla guida delle due ruote e il 94% evita di mettersi al volante se ha fatto uso di alcolici.
Per il resto, “il 10% degli italiani mentre è al volante gira un video con il cellulare. Tra questi, il 3,1% ha ammesso di averlo fatto in prima persona alla guida del proprio veicolo, mentre il 6,9% ha dichiarato di essere stato a bordo di un mezzo mentre il conducente filmava”.
Si tratta dei dati emersi dalla terza edizione della ricerca sugli stili di guida degli utenti, commissionata da Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs) e condotta da Csa Research – Centro Statistica Aziendale – con interviste su un campione di 4mila persone e con oltre 5mila osservazioni dirette su strada, presentata oggi nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”.
Del 3,1% che ha affermato di aver utilizzato il cellulare mentre guidava per fare riprese video, fanno parte in egual misura sia uomini sia donne in una fascia d’età compresa tra i 24 e i 44 anni, con punte più elevate tra i 25 e i 34 anni. Lo stesso vale per il 6,9% di utenti che ha sostenuto di essere stato a bordo mentre il guidatore filmava: la percentuale più elevata riguarda le donne tra i 25 e i 34 anni.
Il convegno è stato organizzato da Anas, Piarc (Associazione mondiale della strada) e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente di Anas e di Piarc Italia Edoardo Valente, l’Ad di Anas Aldo Isi, Paolo Crepet psicologo e sociologo, il giornalista Luca Valdiserri.
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Tra gli altri dati, “maglia nera” per il distanziamento minimo non rispettato. Su un totale di oltre 102 mila veicoli al giorno osservati lungo tre direttrici stradali in gestione ad Anas, nel 38,5% dei casi la distanza di sicurezza non è stata rispettata. Da un’analisi più dettagliata sul tipo di veicolo con cui si commette l’infrazione è emerso che i più indisciplinati sono i conducenti delle berline: oltre il 64% non usa le frecce né per manovra di sorpasso né per quella di rientro. Si tratta di una percentuale ben superiore alla media globale pari al 50%. Ancora, tra i comportamenti scorretti spicca il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del conducente (10,6%) e soprattutto dei passeggeri posteriori (72,6%); il mancato uso dei seggiolini per i bambini (46,8%).
Il 92,3% dei siciliani ha dichiarato di rispettare i limiti di velocità anche in assenza di autovelox, l’86,8% non usa il cellulare alla guida, anche se fermo al semaforo e l’87% si assicura che tutti in auto abbiano allacciato la cintura di sicurezza. Il 91,4% degli intervistati in Sicilia ha dichiarato di indossare il casco alla guida delle due ruote e il 94% evita di mettersi al volante se ha fatto uso di alcolici.
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