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Cronaca

Sicilia “regina” dell’export: quella volta che Cicerone parlò dei cannoli… e non solo

Viaggio fra le delizie, con la Sicilia “regina” dell’export anche quest’anno: fra cannoli, paste di mandorle e cassate, le ragioni del boom

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In numeri sono da record: nel 2022 16,6 miliardi di euro di export e 6,7 miliardi di euro già nei primi sei mesi del 2023 portano la Sicilia sul podio dell’export del Mezzogiorno.

Cifre che inorgogliscono i produttori isolani, con un export che ha viaggiato ad una media di 9 miliardi di euro l’anno. Il merito? Non solo dei prodotti energetici, ma anche al dinamismo di settori quali apparecchi elettronici, agroalimentare e chimica.

Il cibo è sempre in vetrina, dunque. E lo sa bene – oltre agli abitanti isolani – anche chi in Sicilia va soltanto in estate, per trascorrere le vacanze estive. Fra i dolci tipici più esportati in assoluto, ed in ogni continente, spicca il cannolo siciliano. La storia sul dolce è vasta, e su uno dei fiori all’occhiello si narrano diverse storie e leggende.

Fra le tante, quella che riguarda proprio il nome, la sua antichissima origine. Controverso quel che si racconta, e che svaria fra le “canne” che sono state utilizzate per dare proprio la forma alla “scorza”, così come il modo di nominare, in dialetto, i rubinetti delle fontane. Secondo quelle che sono le leggende tramandate, non sarebbe stata Palermo il luogo di nascita del cannolo siciliano, ma Caltanissetta, fra il decimo e l’undicesimo secolo.

Alcune delle leggende tradizionali si soffermano anche su quanto si dice a proposito del nome della stessa città nissena: Qalʿat an-nisā (Castello delle donne), come veniva riportato già nell’undicesimo secolo da Goffredo Malatesta. Sarebbe stato quello, infatti, proprio il luogo in cui sarebbe venuto alla luce proprio il cannolo, inventato da alcune donne arabe degli harem della città. Altri racconti parlano invece delle suore di clausura che organizzarono uno scherzo carnevalesco creando dei finti rubinetti.

E, incredibile a pensarci, si risalirebbe addirittura anche a Cicerone, che nel corso di uno degli storici banchetti avrebbe elogiato una pietanza ricevuta. Era costituita appunto da un tubo farinaceo, con all’interno un ripieno di crema dolcissima. Il ricordo, riportato nel trattato Siciliani a tavola, pubblicato nel 1970, di Alberto Denti di Piraino.

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Ma non solo cannoli. A proposito di export, ecco quali sono, secondo le statistiche di oggi, i dolci più buoni della pasticceria siciliana. A “braccetto” con il cannolo, c’è senza alcun dubbio la Cassata siciliana (foto sopra), originaria del Palermitano, e rappresenta il top fra i dolci tipici. Si dice che venga apprezzata, oltre al gusto, anche per le decorazioni di frutta Martorana, che richiama alla mente l’architettura tipica barocca siciliana.

Fra i dolci più celebri, c’è senza alcun dubbio la pasta di mandorla (foto sopra). Creati con mandorle, zuccheri e albumi, rappresentano anche queste paste un must per la tavola domenicale dell’isola. Fra i dolci siciliani da non perdere, negli ultimi anni è entrata in classifica, secondo le graduatorie di “merito”, anche la Torta Setteveli. Chiamata così proprio per i sette strati. Da “manuale”, composta con una base croccante al cioccolato, due strati di bavarese alla nocciola, uno strato di bavarese al cioccolato fondente e due strati di pan di spagna al cacao. Ad avvolgere il tutto, una glassa di cioccolato che serve per “chiudere” al meglio il tutto, e fornire una “esplosione” di gusto ai… fortunati.

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Cronaca

Gran freddo sull’Italia, e arriva anche la neve: una breve “ondata” prima del ritorno del sole

Piogge, nevicate e temperature sotto zero colpiscono la Penisola, ma il weekend porta un miglioramento

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Il fronte freddo che ha investito l’Italia dalla giornata di ieri, 21 novembre, continua a farsi sentire, portando piogge, temporali e nevicate a bassa quota su Alpi, Prealpi e Appennini centrali.

La neve ha raggiunto altitudini attorno ai 1000 metri e, in alcune aree del Nord, persino le valli più basse.

In Trentino e Alto Adige, i fiocchi sono scesi fino al fondovalle, mentre le stazioni a oltre 3000 metri hanno registrato temperature glaciali di -21°C. Anche la Toscana ha vissuto un assaggio d’inverno, con neve fino ai 1400 metri.

Oggi, venerdì 22 novembre, si prevede un rapido miglioramento al Nord e in alcune regioni centrali come Toscana e Lazio.

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Tuttavia, il maltempo proseguirà al Centro-Sud, con piogge sul versante tirrenico e nevicate abbondanti sugli Appennini centrali e meridionali.

Fortunatamente, questa fase fredda si rivelerà breve. Già dalla serata di oggi l’alta pressione tornerà protagonista, regalando un fine settimana di relativa calma e sole su tutta la Penisola. Un primo assaggio di inverno che lascia spazio a un weekend più mite. (foto teleone.it)

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Cronaca

Abusi sulle figlie minori di 14 anni, shock a Sant’Agata di Militello: uomo ai domiciliari

Le violenze avvenivano quando la madre non si trovava in casa: le indagini hanno accertato che accadeva tutto dal 2021

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Scatta ancora un arresto per violenza sessuale: un uomo è stato fermato dai carabinieri a Sant’Agata di Militello con l’accusa di abusi nei confronti delle due figlie minorenni.

Nella cittadina in provincia di Messina il provvedimento cautelare è stato emesso dal Gip, su richiesta della Procura di Patti. Secondo quel che è stato accertato, l’uomo avrebbe abusato delle due figlie, entrambe minori di 14 anni.

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Per il responsabile, alla fine, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Sulla vicenda l’indagine è stata avviata dopo che la madre delle due ragazzine – ex convivente dell’indagato – aveva presentato denuncia. Questa era stata fatta nello scorso mese di ottobre.

Le indagini, che sono state portate avanti anche attraverso intercettazioni, hanno permesso di accertare che l’uomo avrebbe abusato delle figlie fin dal 2021. Le violenze avvenivano quando la madre non si trovava in casa.

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Cronaca

Palermo, nuova aggressione in carcere: agente colpito e soccorso dai medici

Aggressioni nelle carceri: il grido d’allarme del personale penitenziario

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Un grave episodio di violenza si è verificato presso l’ex carcere Ucciardone, a Palermo. Un detenuto della sesta sezione ha aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria, colpendolo con un pugno al volto.

Lo ha riferito Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale del sindacato Cnpp-Spp. L’agente ferito è stato soccorso dai medici del pronto soccorso. Secondo Mezzatesta, un episodio simile si era già verificato pochi giorni prima nella nona sezione dello stesso istituto.

Il sindacato denuncia da tempo la necessità “di trasferire i detenuti con problemi psichiatrici in strutture adeguate“, sottolineando come l’attuale sistema non sia in grado di gestirli. Solo nel 2024, si contano circa 900 aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria, un fenomeno diffuso in tutti gli istituti italiani.

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“Il personale è allo stremo e si sente abbandonato”, ha dichiarato Mezzatesta, ribadendo che la situazione richiede interventi urgenti per tutelare sia il personale che i detenuti con problematiche specifiche. (foto archivio)

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Cronaca

Tragico schianto a Palermo: muore un uomo di 32 anni

Incidente nella notte in viale Regione Siciliana, da chiarire la dinamica

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Un incidente mortale è avvenuto poco prima di mezzanotte in viale Regione Siciliana, all’altezza del sottopasso di corso Calatafimi, in direzione Trapani.

Un uomo di 32 anni ha perso la vita mentre viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 159.

Sul luogo del drammatico incidente sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre la vittima dalle lamiere, il personale sanitario del 118 e la polizia, che ha gestito i rilievi. Per consentire i soccorsi e la messa in sicurezza dell’area, il tratto di strada è stato temporaneamente chiuso al traffico, causando rallentamenti nella circolazione.

La dinamica del sinistro è ancora da ricostruire, ma secondo le prime informazioni non sembrano essere coinvolti altri veicoli. L’Alfa Romeo 159, completamente distrutta.

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