Cronaca
Siracusa, cadavere ritrovato vicino al ponte Umbertino: aperte indagini
Il corpo di un sessantenne scoperto nel centro storico: sul posto un documento e un manoscritto sospetto
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Un macabro ritrovamento sconvolge il centro storico di Siracusa: un cadavere nudo è stato recuperato nei pressi del ponte Umbertino.
Il corpo, appartenente a un uomo di circa sessant’anni residente in provincia di Agrigento, non presenta segni evidenti di lesioni, come confermato dal primo esame del medico del 118.
Poco distante, vicino alla banchina, gli agenti della polizia hanno rinvenuto un documento d’identità e una lettera. Quest’ultimo potrebbe suggerire l’ipotesi di un gesto volontario, ma le autorità non escludono altre piste.
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Le indagini sono state prontamente avviate per ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo e determinare le cause della morte. Si sta, in particolare, esaminando il manoscritto per comprendere se possa trattarsi di un messaggio d’addio.
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Cronaca
La “strage silenziosa” del monossido di carbonio: a Cefalù ultimo caso della serie dal 18 dicembre
Morti e intossicazioni in tutta Italia: caldaie, stufe e bracieri tra le cause principali. Il drammatico bilancio degli ultimi casi
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L’Italia è stata scossa da numerosi episodi di intossicazione da monossido di carbonio durante le festività natalizie. L’ultimo caso, avvenuto ieri, 30 dicembre 2024, ha visto la morte di un turista tedesco, Jonathan Feierabend, di 36 anni, in una villetta a Cefalù (LEGGI).
I genitori e la sorella, nella cittadina del Palermitano, sono rimasti intossicati e sono stati ricoverati in gravi condizioni.
Quello siciliano è soltanto l’ultimo di una lunga serie di casi. Il bilancio più drammatico si è verificato a San Felice a Ema, vicino Firenze, dove una famiglia ha perso tre membri: Matteo Racheli, 49 anni, suo figlio Elio di 11 e la compagna Margarida Alcione, 46. La tragedia è stata causata da una caldaia difettosa, mentre una bambina di 6 anni è stata salvata ma resta in osservazione.
LEGGI ANCHE: Cefalù, tragedia in vacanza: turista morto per monossido di carbonio, tre in gravi condizioni
LEGGI: La famiglia sterminata da monossido: verifiche su manutenzione della caldaia a Firenze
A Forni di Sopra (Udine), una donna di 66 anni è morta e due familiari sono stati ricoverati dopo aver inalato monossido in una casa ristrutturata. Anche in questo caso, il gas si sarebbe sprigionato da una caldaia malfunzionante.
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Non meno gravi gli episodi a Quinto di Treviso, dove cinque persone, tra cui due bambini, sono rimaste intossicate a causa di una stufetta a gas, e a Policastro (Salerno), dove una stufa a pellet difettosa ha causato l’intossicazione di un’intera famiglia.
Infine, il 26 dicembre a Podenzano (Piacenza), due uomini sono stati ricoverati per le esalazioni di un braciere acceso in casa. Entrambi sono stati trasferiti in una camera iperbarica, fortunatamente fuori pericolo.
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Cronaca
Agrigento capitale della cultura 2025: si alza il sipario sotto l’egida di Empedocle
“Lasciati abbracciare dalla cultura” è lo slogan scelto per promuovere le iniziative dell’anno speciale per la Città dei templi
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“Lasciati abbracciare dalla cultura” è lo slogan scelto per promuovere le iniziative di “Agrigento capitale italiana della cultura 2025” e che, insieme al logo e al piano di comunicazione, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa nei locali di Casa Sanfilippo, sede del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi.
Oltre al direttore del Parco, Roberto Sciarratta, sono intervenuti l’assessore comunale alla Cultura e al turismo Costantino Ciulla, Roberto Albergoni e Giacomo Minio, rispettivamente direttore generale e presidente della Fondazione Agrigento 2025. Hanno partecipato come ospiti don Giuseppe Pontillo, direttore dei Beni culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento, e Alessandro Patti, presidente della Fondazione Teatro Pirandello. Presenti, in videocollegamento, Luca Morvilli, Ceo della Qubit Italy e Daria Carmi, project manager della Carmi e Ubertis Milano.
“Avremo un appuntamento il 10 e 11 gennaio con Pesaro – ha spiegato Giacomo Minio, presidente della Fondazione Agrigento 2025 – che passa ad Agrigento il testimone di Capitale della cultura. Il 14 saremo a Roma, dal ministro Giuli, con il quale presenteremo ufficialmente il programma degli eventi, e il 18 gennaio avremo il piacere e il privilegio di avere ad Agrigento il presidente della Repubblica e parte del governo. Sono stati stanziati per Agrigento Capitale della cultura altri due milioni di euro, voglio fare un ringraziamento al presidente Schifani. Mi auguro che ci sia un clima assolutamente positivo e costruttivo perchè noi siamo sotto i riflettori internazionali”.
Il programma culturale di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 si ispira alle quattro radici di Empedocle. I quattro elementi, fondamentali per la vita – acqua, terra, aria e fuoco – generano forza immortale se uniti dall’amore, provocano morte quando primeggia l’odio. Il nuovo brand valorizza la poliedricità del territorio di Agrigento e i quattro elementi di Empedocle. La componente segnica acquisisce la forma della A di Agrigento grazie alla combinazione dei quattro elementi, rappresentati semanticamente da elementi stilizzati e dal colore. La A vuole essere anche accoglienza, armonia, accettazione, altro, amicizia, arricchimento e scegliere una lettera per un logo significa aprirsi alla possibilità di farla diventare facilmente un’icona.
“Come spesso accade nelle capitali italiane della cultura, dopo il logo di candidatura – ha detto Roberto Albergoni, direttore generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 – si arriva a un logo di progetto che possa poi durare negli anni e portare avanti tutto quello che nel 2025 verrà realizzato. Oggi presentiamo il logo di progetto, si fa un punto su quello che è stato fatto e sulle prossime iniziative, prima fra tutta la conferenza stampa di presentazione del programma al ministro della Cultura, Alessandro Giuli e, a seguire, la cerimonia di apertura, il 18 gennaio, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e tanti ospiti per cui riserveremo delle sorprese. E’ un programma molto denso, molto fitto, molto vasto che il 14 gennaio sarà svelato a tutti. Ci saranno gli eventi – ha aggiunto Albergoni – di tutti gli artisti che da ottobre fino ad oggi sono stati già stati in residenza qui ad Agrigento, a Lampedusa e in altri comuni della provincia a visitare i luoghi e a confrontarsi con la comunità locale per capire insieme che tipo di progetto sviluppare. Ci sono delle previsioni che parlano dell’arrivo di due o tre milioni di turisti e visitatori, ma ormai siamo talmente vicini all’avvio che preferiamo aspettare i primi dati man mano che arriveranno. La città non è del tutto pronta, ma il lavoro che viene fatto nell’anno di Capitale della cultura, di preparazione della città a offrire dei servizi di qualità, fa parte del progetto, quindi non bisogna pensare che tutto dovrà essere pronto e finito a dicembre del 2025 ma che quest’anno serva a lasciare in dona una struttura che possa dare servizi per gli anni successivi”.
“Lasciati abbracciare dalla cultura” è il messaggio che campeggia già da alcuni giorni sulle testate giornalistiche nazionali e in luoghi di grande ritrovo turistico come le stazioni ferroviarie di Milano e Roma, insieme ad un video promozionale che è già andato in onda sui principali canali televisivi nazionali. La campagna è stata realizzata dalle società Qubit Italy e Carmi e Ubertis Milano, aggiudicatari di un bando pubblicato nei mesi scorsi dal Parco Archeologico. Le risorse sono state messe a disposizione dall’articolo 24 della Legge Regionale 1 del 16 gennaio 2024 per la promozione e l’organizzazione delle iniziative collegate all’evento “Agrigento capitale italiana della cultura 2025”.
“La campagna promozionale – ha spiegato il direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta – è già partita, oggi presentiamo il nuovo luogo e nei prossimi giorni partiranno tutte le iniziative per promuovere Agrigento Capitale della Cultura con i finanziamenti ottenuti dal Parco, dal Comune e dalla Soprintendenza dei Beni culturali. E’ un’opportunità che non si può perdere, questa è un’occasione irripetibile. E’ chiaro – ha aggiunto Sciarratta – che i problemi ci sono stati, ma non sono io a doverli individuare, ma da quando noi siamo stati chiamati, a partire dal concerto de Il Volo, abbiamo lavorato in sinergia con il Comune e la Soprintendenza, gli attuatori dei fondi per Agrigento Capitale della cultura. Da ora in poi non si può più perdere tempo, quindi sembrava importante a fine anno fare un resoconto di quello che è stato fatto”.
“Ormai ci siamo, entriamo nell’anno famigerato di Capitale nella Cultura in cui – ha detto l’assessore comunale alla Cultura e al turismo, Costantino Ciulla – celebreremo questa grandissima opportunità per la nostra comunità agrigentina e per l’intero territorio provinciale. E’ un’opportunità per tutta la Regione Siciliana, per tanti motivi, a partire dal punto di vista logistico. Sarà un anno in cui – ha aggiunto – esalteremo e celebreremo la nostra storia, le nostre tradizioni, le nostre eccellenze dall’enogastronomia alla cultura in sè intesa come arte, musica, teatro, ma anche paesaggio e la nostra Valle dei Templi sappiamo tutti quanto vale. Questa è un’opportunità che non va assolutamente sprecata dal punto di vista comunitario. Dobbiamo avere la consapevolezza di avere una grande occasione che possiamo sfruttare al cento per cento mettendo in rete tutte le nostre possibilità e capacità per mostrarci al mondo. Una grandissima vetrina per Agrigento, il 18 gennaio l’apertura con il presidente della Repubblica, ci sarà la presentazione al ministro della Cultura del programma che porteremo avanti. Siamo assolutamente fiduciosi e convinti – ha concluso l’assessore Ciulla – che Agrigento Capitale italiana della cultura porterà vantaggi alla comunità agrigentina e a tutta la Sicilia”. (foto italpress)
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Cronaca
Ancora tragedia nel Mediterraneo: muoiono un bimbo di 5 anni ed un uomo
Barca di migranti naufraga al largo della Tunisia: 17 superstiti riportati a riva. Secondo quanto riferito in totale a bordo erano 19 persone
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Ancora un dramma, proprio alla vigilia di Capodanno, s’è consumato nel Mediterraneo, dove una barca di migranti è naufragata al largo delle coste tunisine, causando la morte di un bambino di 5 anni e di un uomo.
L’unità della guardia costiera tunisina è intervenuta recuperando i due corpi e soccorrendo i 17 superstiti che erano a bordo dell’imbarcazione. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Tap, la barca trasportava un totale di 19 persone.
I superstiti sono stati riportati a terra e presi in carico dalle autorità locali, mentre continuano le operazioni per chiarire le dinamiche del naufragio. (foto archivio)
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Cronaca
Diciotto quintali di fuochi d’artificio illegali: Capodanno, è maxi sequestro a Palermo
Una enorme quantità di materiale esplodente bloccati dalla Guardia di Finanza, cinque denunce e un arresto
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La Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato quasi 18 quintali di fuochi d’artificio illegali in una serie di operazioni. Il quantitativo maggiore, circa un terzo del totale, era stato rinvenuto presso alcune ditte di spedizioni a Carini e Partinico.
Durante controlli al porto di Palermo, i finanzieri hanno scoperto altri 19 colli di materiale esplodente nascosti su un furgone, procedendo alla denuncia di tre persone.
Parallelamente, il monitoraggio dei social network ha permesso di individuare un soggetto che pubblicizzava e deteneva per la vendita 440 candelotti artigianali contenenti oltre 20 kg di esplosivo. L’uomo è stato arrestato, mentre un suo complice è stato denunciato.
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Le indagini hanno anche intercettato tre pericolosi manufatti esplosivi, destinati a essere spediti in Olanda, evidenziando i rischi connessi a questo traffico illegale.
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