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Cronaca

Strage di via D’Amelio, le manifestazioni in Sicilia per il 32esimo anniversario

Entrano nel vivo le manifestazioni in occasione dell’anniversario dell’attentato del 19 luglio del 1992: gli appuntamenti

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Entrano nel vivo le manifestazioni in occasione del 32esimo anniversario della strage di via D’Amelio, a Palermo, dove il 19 luglio del 1992, persero la vita Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Domani a Catania, alle 16, su iniziativa dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, al Romano Palace Luxury Hotel di via Kennedy 28, è in programma la terza edizione della manifestazione “Parlate di mafia”.

Prevista la presenza del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani; Salvo Pogliese, senatore Fratelli d’Italia e coordinatore regionale per la Sicilia Orientale; Manlio Messina, vice presidente di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati; Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana; Enrico Trantino, sindaco di Catania, Giampiero Cannella, assessore comune di Palermo e coordinatore regionale per la Sicilia Occidentale di Fdi; Lucio Malan, capogruppo di Fdi al Senato; Giovanni Donzelli, deputato FdI e responsabile dipartimento organizzazione; Arianna Meloni, responsabile della Segreteria politica e del tesseramento Fratelli d’Italia.

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Nel corso del pomeriggio è previsto anche un intervento della presidente della commissione nazionale Antimafia Chiara Colosimo, di Wanda Ferro, sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Interno e di Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia.

Venerdì 19 luglio alle ore 12.30 nella sala stampa del Palazzo dei Normanni a Palermo si terrà invece la conferenza stampa di Fratelli d’Italia sull’attività svolta dalla Commissione Antimafia in questa legislatura. Saranno presenti il presidente di Fratelli d’Italia al Senato Lucio Malan, il deputato di Fdi Carolina Varchi, capogruppo in commissione Giustizia alla Camera, il senatore di Fdi Raoul Russo e alcuni componenti della Commissione Antimafia di Fdi.

Intanto oggi pomeriggio, nel cortile Maqueda di Palazzo dei Normanni, è stata inaugurata l’installazione che vede la proiezione del volto sorridente di Paolo Borsellino, per un’iniziativa voluta dal presidente della commissione Antimafia, Antonello Cracolici, d’intesa con il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno. L’installazione sarà visitabile fino al 18 luglio dal 19 si sposterà in via D’Amelio.

Il Movimento delle Agende Rosse, in collaborazione con la Casa di Paolo, invece, ha organizzato iniziative, tra la Casa di Paolo, in via della Vetriera 57 , e via D’Amelio. Domani, 17 luglio, alle 16, è in programma il nono compleanno della Casa di Paolo. Il 18 luglio, alle 18, sempre alla Casa di Paolo, invece, verrà presentato il libro di Flavio Barattieri “Dialoghi con Lito, ‘Ndrangheta a Calabria – Lombardia”.

Il 19 luglio, in via D’Amelio, nel luogo dell’attentato, le iniziative avranno inizio alle 14.45, con l’evento “Noi sappiamo chi siete”, con testimonianze di familiari delle vittime di mafia. Alle 16.59, nel momento esatto dell’esplosione, verrà osservato un minuto di silenzio. Salvatore Borsellino leggerà la poesia “Giudice Paolo” di Marilena Monti. Alle 17. 30 poi seguirà il dibattito “Dietro le stragi: verità nascoste, verità negate”. Le attività del Movimento delle Agende Rosse verranno poi sospese per permettere alla fiaccolata, organizzata dal Forum 19 luglio, con partenza alle 20 da piazza Vittorio Veneto, di arrivare fino all’albero della Pace di via D’Amelio. Poi, alle 21.30, prevista la proiezione del docufilm “Lo so chi siete” di Silvia Cossu, dedicato alla vita di Vincenzo Agostino.

Da domani, 17 luglio e fino al 19, invece, a Palazzo Jung, sede del Museo del Presente, l’Agenzia Italiana per la Gioventù, organizza un workshop dal titolo “Legalità è libertà, giovani europei per un nuovo movimento culturale”. Alle 16.30, introdurrà i lavori Federica Celestini Campanari, commissario straordinario dell’Agenzia Italiana per la Gioventù. Poi il 18 luglio, alle 18, sempre a Palazzo Jung, è in programma il concerto per la legalità nell’ambito del quale si esibiranno il coro “Noi posso” di Vittoria, l’orchestra dei ragazzi della diocesi di Marsi, i BoidiBros e gli Snap out.

A seguire interverranno il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone; Giulio Campo e Roberta Polacchini, del centro Studi Paolo e Rita Borsellino; Michele Sciscioli, capo dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale per la presidenza del Consiglio dei Ministri e Federica Celestini Campanari, commissario straordinario per l’Agenzia Italiana per la Gioventù. Il 19 luglio, invece, il workshop si concluderà, alle 12, con l’intervento del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

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Cronaca

Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti

“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”

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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.

“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.

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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.

“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.

La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.

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Cronaca

“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma

La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”

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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.

Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.

LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne

Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.

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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.

La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.

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Cronaca

Macabra scoperta: uomo trovato morto in casa con ferite alla testa

Indagini in corso nell’abitazione di via Lunetta, a Caltanissetta: nessuna pista è stata esclusa dagli inquirenti

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UNa tragedia, nella periferia est di Caltanissetta: in via Lunetta all’alba di questa mattina è stato trovato il cadavere di un uomo di 70 anni con profonde ferite alla testa, all’interno del suo appartamento.

L’abitazione, condivisa dall’anziano con alcuni familiari, è diventata il teatro di un’indagine complessa. Gli investigatori della squadra mobile sono giunti immediatamente sul posto per raccogliere elementi utili per ricostruire la dinamica dei fatti.

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e il medico legale. La polizia scientifica impegnata nei rilievi per cercare indizi che possano chiarire quanto accaduto.

Gli inquirenti, al momento, non escludono alcuna ipotesi: dall’incidente al gesto estremo, fino ad altre eventualità.

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Cronaca

“Prigioniera in casa”: arrestato a Palermo un uomo per violenze e minacce alla compagna

La vittima, segregata per mesi, ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino: le indagini e le rivelazioni

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Un uomo di 30 anni è stato arerstato a Palermo con l’accusa di aver segregato e maltrattato la compagna, una 29enne connazionale.

La donna, arrivata clandestinamente in Italia, sarebbe stata privata della libertà di movimento, dei contatti con l’esterno e persino del cellulare, vivendo mesi di paura e isolamento.

L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima nel dicembre 2023, quando, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, la donna stessa è riuscita a chiedere aiuto in strada. Durante i due mesi di prigionia, la donna avrebbe subito violenze fisiche, abusi psicologici e ripetute minacce di morte, accompagnate dal timore costante di essere rimpatriata.

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Ogni tentativo di fuga era stato finora bloccato: l’uomo, ossessivo e possessivo, la ritrovava e la riportava a casa. Nemmeno l’allontanamento della donna in una struttura protetta aveva fermato le sue persecuzioni.

Il 30enne avrebbe cercato più volte di contattarla, promettendole una relazione felice in cambio del ritiro della denuncia. Di fronte ai rifiuti della vittima, l’uomo avrebbe reagito con una nuova aggressione fisica, che ha portato al suo arresto e alla reclusione nel carcere di Pagliarelli.

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