Strage sul lavoro a Casteldaccia, scatta indagine su altre due persone

Nei giorni scorsi, alla vigilia delle autopsie, era stato iscritto nel registro degli indagati il titolare della "Quadrifoglio"

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Per la strage di Casteldaccia, l’incidente sul lavoro costato la vita a 5 operai, 4 della ditta Quadrifoglio e un interinale di Amap – al lavoro alla rete fognaria di Casteldaccia – ci sono altri due indagati

L’avviso di garanzia per omicidio colposo plurimo e lesioni gravissime è stato notificato al direttore dei lavori del cantiere, un tecnico di Amap, la municipalizzata che aveva appaltato la manutenzione delle fognature a Tek che a sua volta aveva subappaltato alla Quadrifoglio Group, e a un dirigente della Tek.

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Gli indagati sono l’amministratore unico di Tek ed il direttore dei lavori e responsabile della sicurezza di Amap. Nei giorni scorsi, alla vigilia delle autopsie eseguite sui 5 corpi, era stato iscritto nel registro degli indagati Nicolò Di Salvo, il titolare della Quadrifoglio.

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Al centro dell’indagine, oltre alla catena degli appalti, il rispetto delle misure di sicurezza: i primi accertamenti hanno rivelato che le vittime non sarebbero dovute scendere all’interno dell’impianto e che non indossavano le protezioni.

A uccidere i 5 operai è stato il gas sprigionato dai liquami. L’indagine è coordinata dalla Procura di Termini Imerese e condotto la Squadra Mobile di Palermo.

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