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Stuprata dal branco, poi minacciata anche dalla famiglia: “Stai zitta, perché non t’ammazzi?”

Violenza, intimidazioni familiari e ’ndrangheta: una lotta solitaria per ottenere giustizia: le terribili scoperte degli inquirenti

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E’ accaduto tutto a Seminara, piccolo centro in provincia di Reggio Calabria. Due ragazze hanno subito uno dei peggiori orrori: violentate e umiliate da un branco di 16 persone, tra cui tre rampolli di ’ndrangheta, il figlio di un politico locale e il fidanzato di una delle vittime.

Gli abusi, filmati come trofei, hanno portato a numerosi arresti, inclusi quelli di tre minorenni.

Il caso ha scosso un po’ tutti, proprio per quanto è stato scoperto: la Procura di Palmi e quella per i minorenni, guidate da Roberto Di Palma, hanno chiesto l’arresto per tutti i responsabili. Il giudice per le indagini preliminari ha accolto le richieste, sottolineando la pericolosità di tre giovani che agivano “sganciati dalle regole del vivere civile“.

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Le indagini sono partite oltre un anno fa, quando gli investigatori, seguendo una pista legata alla ’ndrangheta, intercettarono via chat l’organizzazione degli stupri.

Da lì, un incubo senza fine: le vittime iniziarono a raccontare il loro dramma, ma una di loro ha dovuto affrontare un ulteriore calvario. I familiari cercarono di farla tacere, accusandola di aver “rovinato tutti”. “Devi stare muta”, le urlavano, arrivando a dirle “perché non ti ammazzi?”.

Nonostante le pressioni, le due ragazze hanno mostrato grande coraggio; una di loro, in particolare, ha resistito con fermezza. “È stata determinata e coerente nel suo racconto”, hanno dichiarato gli inquirenti. Le autorità, dopo, hanno garantito protezione costante alle vittime. Offrendo proprio quel supporto che, invece, in casa, a loro era mancato. O era stato letteralmente negato.

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La famiglia sterminata da monossido: verifiche su manutenzione della caldaia a Firenze

Sono morte tre persone, ed è in gravi condizioni anche una bimba: si indaga sulla manutenzione dell’impianto

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Nuovi dettagli emergono sulla tragedia di San Felice a Ema, Firenze, dove il 49enne Matteo Racheli, il figlio Elio di 11 anni e la compagna Margarida Alcione, 46enne di origine sudamericana, hanno perso la vita a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. La figlia più piccola, di appena 6 anni, lotta ancora in condizioni gravissime.

Le prime analisi indicano che la causa del decesso potrebbe essere legata alla caldaia dell’abitazione, installata nel 2019 nei locali della lavanderia.

Tuttavia, durante le verifiche, i vigili del fuoco non hanno trovato documenti che attestino le revisioni obbligatorie, pur rinvenendo la dichiarazione di conformità dell’impianto.

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Le indagini, coordinate dalla Procura di Firenze sotto la guida del pm Silvia Zannini, mirano a capire se la caldaia abbia subito malfunzionamenti o se ci siano state occlusioni nel sistema di aerazione. La canna fumaria è stata ispezionata per verificare eventuali problemi, poiché al momento dell’arrivo dei soccorsi la concentrazione di monossido era altissima.

Il prossimo passo sarà l’autopsia sulle salme per confermare le cause del decesso. Intanto, gli investigatori hanno sequestrato tutta la documentazione tecnica relativa alla caldaia per ricostruire se la manutenzione sia stata effettuata secondo le norme di legge.

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Città in lacrime per Francesca: malore improvviso, vita spezzata dopo essere uscita di strada

Sassuolo ha dato l’addio alla quarantenne Francesca Orienti: ultimo gesto d’amore, la donazione degli organi

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Francesca Orienti aveva 43 anni. Se ne è andata in seguito ad un malore improvviso, proprio mentre si trovava alla guida.

E’ accaduto tutto tre giorni fa, sulla tangenziale tra Modena e Sassuolo, dove la donna ha perso il controllo dell’auto finendo fuori strada. Portata d’urgenza all’ospedale di Baggiovara, le sue condizioni erano apparse subito gravissime, non per le conseguenze dell’incidente ma per il malore che ne era stata la causa. Dopo due giorni in coma, ieri è stata dichiarata la morte cerebrale.

Francesca lascia un figlio adolescente, la madre Giuseppina, la sorella Angela, e il padre Eugenio, co-fondatore dello Studio Commercialisti Modena.

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Era una figura conosciutissima a Sassuolo, dove è cresciuta, e a Modena, dove lavorava. Anche il nonno Mario Orienti era stato un volto noto nella comunità, dopo avere ricoperto per anni ruoli dirigenziali alla Marazzi.

Grande sportiva, Francesca era un’assidua frequentatrice dello Sporting Club Sassuolo. Dopo una lunga passione per il tennis, si era dedicata al padel, sport in cui aveva anche ottenuto importanti risultati.

La vitalità ed il suo entusiasmo rendono ancora più inspiegabile, per amici e conoscenti, quanto accaduto. Con un ultimo gesto d’amore, Francesca ha scelto di donare i suoi organi, salvando altre vite. Una decisione che rispecchia quella che era stata la propria personalità.

“Era la quintessenza della vita e della gioia di vivere“, ha detto Antonio Orienti, zio della vittima ed ex assessore a Sassuolo. Anche gli amici dello Sporting Club e il Lions Club Sassuolo hanno espresso profondo cordoglio alla famiglia. In tanti hanno partecipato ai funerali, per rendere omaggio a Francesca.

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Strage al mercatino di Natale: ci sono due morti, fra cui un bimbo piccolo, e decine di feriti

La tragedia in Germania, con un’auto che si abbatte sulla folla: attentatore saudita arrestato, indagini sono attualmente in corso

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E’ ancora shock in Germania, a Magdeburgo, nella Sassonia-Anhalt, dove un’auto lanciata a tutta velocità ha travolto i visitatori del mercatino di Natale sull’Alter Markt.

Il bilancio ufficiale, fornito dal sindaco della città, è di due morti e 68 feriti, 15 dei quali in gravi condizioni. Tra le vittime c’è anche un bambino piccolo, come confermato dal ministro-presidente del Land, Reiner Haseloff.

Secondo testimoni oculari, una Bmw scura ha percorso oltre 400 metri tra la folla, trasformando una serata festiva in un incubo. Le urla, il suono delle ambulanze e il caos hanno trasformato il mercatino in un campo di battaglia. La polizia ha arrestato il presunto attentatore, identificato come Tabel Jawad Hussein Al Abdulmohsen, un cittadino saudita nato nel 1974, arrivato in Germania nel 2006 e con permesso di soggiorno permanente.

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Le autorità stanno indagando sull’accaduto, trattandolo come un atto terroristico. Secondo indiscrezioni, l’uomo avrebbe noleggiato l’auto poco prima dell’attacco, e all’interno del veicolo è stato trovato un bagaglio sospetto.

La zona è stata chiusa per permettere ulteriori verifiche e assicurarsi che non ci siano esplosivi.

Il portavoce del governo regionale, Matthias Schuppe, ha confermato che i primi indizi suggeriscono un attentato, ipotesi ribadita anche dal sindaco di Magdeburgo. Nonostante fosse un medico impiegato in un ospedale della città, il sospetto non era noto alle autorità tedesche come islamista. Secondo le autorità, l’uomo agiva da “lupo solitario”.

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Vento fortissimo e gran freddo, che si sposta anche sulla Sicilia: cosa succede nel weekend

Il centro del ciclone dal Ligure si sposta al basso Tirreno, con raffiche anche tempestose, oltre i 100 km/h

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Dopo una fase meteo tutto sommato tranquilla, si prospetta un sensibile cambiamento della situazione a causa dell’arrivo di una perturbazione atlantica (la numero 5 del mese), oggi al Nord, ma in successivo trasferimento verso il Centro-Sud domani, con anche la genesi di un profondo ciclone sui mari occidentali.

La giornata di venerdì sarà anche caratterizzata da una notevole intensificazione dei venti che, entro sera, tenderanno a disporsi dai quadranti settentrionali, in seguito allo spostamento del centro del ciclone dal Ligure al basso Tirreno, con raffiche anche tempestose, oltre i 100 km/h.

L’aria più fredda che affluirà da nord determinerà un brusco calo termico verso valori anche sotto le medie stagionali e il ritorno della neve su Alpi e Appennini. L’attuale tendenza, come riporta meteo.it, ancora piuttosto incerta, indica un miglioramento sabato a iniziare dal Centro-Nord, ma solo temporaneo con la possibilità che le forti correnti nord-occidentali in quota convoglino verso l’Italia un altro fronte freddo tra la fine di domenica e l’inizio della settimana di Natale.

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Le previsioni meteo per oggi, giovedì 19 dicembre. Nuvolosità sparsa più o meno compatta in tutto il Paese, con le schiarite più ampie sul medio-basso Adriatico e all’estremo Sud. Piogge inizialmente tra il Levante ligure e l’alta Toscana, ma in graduale estensione al resto del Nord, eccetto il Piemonte occidentale, la Liguria di Ponente e l’Emilia Romagna orientale. Nevicate sulle Alpi a quote inizialmente elevate, ma in abbassamento fino agli 800-1000 metri in serata nel settore centro-occidentale. Qualche pioggia anche in Campania e Calabria tirrenica, in estensione entro sera anche al resto del versante tirrenico e nella Sardegna occidentale.

Temperature massime in calo su Alpi e Nord-Ovest. Venti in rinforzo, inizialmente meridionali, in rotazione da ovest o nord-ovest alla sera, con forti raffiche in Sardegna. (continua sotto la foto)

Le previsioni meteo per domani, venerdì 20 dicembre
Schiarite sempre più ampie al Nord-Ovest. Prevalenza di nuvole altrove, con precipitazioni sparse, anche temporalesche nel basso Tirreno. Dal pomeriggio migliora anche al Nord-Est e, successivamente, anche sulle regioni centrali tirreniche e in Sardegna. Quota neve intorno ai 600 metri sulle Alpi orientali, più elevata sui rilievi del Centro-Sud, ma in calo fino a 800-1200 metri nell’Appennino settentrionale e rilievi sardi.

Temperature minime ancora generalmente sopra lo zero; massime in calo al Centro e in Sardegna, in temporaneo rialzo al Nord, più marcato al Nord-Ovest grazie ai venti di Foehn. Forte ventilazione in rotazione ciclonica attorno al minimo barico in spostamento dal Ligure al Tirreno: possibili raffiche oltre i 100 km/h sui mari occidentali che diverranno molto agitati e localmente grossi.

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