Stupro Palermo, mamma di un indagato: “Dolore è di chi lo indossa, non di chi guarda”

"Nessuno può comprendere il dolore di una persona fino in fondo, se non l’ha provato sulla propria pelle"

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È ancora grande l’eco delle reazioni sulle vicende riguardanti la violenza di gruppo a Palermo, soprattutto dopo la richiesta che è stata avanzata, nelle scorse ore (LEGGI), finalizzata al trasferimento dei giovani arrestati dal carcere Pagliarelli ad un luogo segreto.

Sui social, intanto, alcuni familiari degli indagati si lasciano sfuggire un pensiero. Si tratta di quanto accaduto sulla bacheca della madre di Gabriele Di Trapani: “Il dolore – si legge – è di chi lo indossa e non di chi lo guarda. E nessuno può comprendere il dolore di una persona fino in fondo, se non l’ha provato sulla propria pelle”.

Diversi i commenti al post, una buona parte dei quali sono messaggi di solidarietà, con abbracci virtuali inviati alla donna: “Tutto andrà – si legge, fra i vari commenti – per il verso giusto”.

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