Cronaca
Terremoto del Belice, l’idea: “Parco della memoria tra le rovine di Poggioreale”
“Stiamo valutando la possibilità di creare nella cittadina distrutta di Poggioreale, nella Valle del Belìce, un laboratorio europeo a cielo aperto sul rischio sismico ed un Parco della Memoria, dedicato alle vittime del sisma del gennaio 1968 che provocò la morte di circa 300 persone. Lo ha ribadito il ministro per la Protezione civile Nello […]
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“Stiamo valutando la possibilità di creare nella cittadina distrutta di Poggioreale, nella Valle del Belìce, un laboratorio europeo a cielo aperto sul rischio sismico ed un Parco della Memoria, dedicato alle vittime del sisma del gennaio 1968 che provocò la morte di circa 300 persone.
Lo ha ribadito il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, ricevendo a Roma il sindaco del piccolo centro siciliano, Carmelo Palermo. All’incontro, si legge in una nota, hanno partecipato i capi dipartimento della Protezione civile Fabio Ciciliano, di Casa Italia Luigi Ferrara, il capogabinetto Riccardo Rigillo ed il consigliere legislativo Francesco De Luca.
Secondo il ministro, sottolinea la nota, le rovine di Poggioreale si presterebbero bene, una volta messe in sicurezza, ad ospitare una sorta di laboratorio da mettere a disposizione della comunità scientifica e accademica, degli Ordini professionali, dei Vigili del fuoco e degli operatori di protezione civile.
Un progetto che Musumeci vorrebbe portare avanti con il coinvolgimento di altri dicasteri (Interno, Cultura, Infrastrutture, Università), della Regione e con il pieno coinvolgimento del Comune di Poggioreale. Il sindaco, dal canto suo, si è detto ampiamente disponibile, purchè il progetto del laboratorio possa integrarsi ad altre attività, legate anche a compatibili iniziative imprenditoriali di privati.
Nelle prossime settimane si effettuerà un sopralluogo tecnico nella Poggioreale distrutta, per una prima analisi e verifica dello stato dei luoghi, conclude la nota.
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Cronaca
Palermo, Assostampa ricorda il giornalista Mario Francese, a 46 anni dall’omicidio mafioso
Il ricordo del cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, ucciso a colpi di pistola mentre stava tornando a casa
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A 46 anni dall’omicidio di Mario Francese, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, ucciso a colpi di pistola mentre stava tornando a casa, Assostampa Sicilia torna a ricordarlo con il Gruppo cronisti in viale Campania, a Palermo, lunedì 27 gennaio alle 9,30.
Saranno presenti davanti alla targa che ricorda il giornalista ucciso dalla mafia nel 1979 per Assostampa il segretario regionale Giuseppe Rizzuto, la segretaria regionale del Gruppo cronisti Claudia Brunetto, il segretario provinciale di Assostampa Palermo Gianluca Caltanissetta.
A ricordare Mario Francese ci saranno anche i rappresentanti di Prefettura, comune di Palermo, magistrati, forze di polizia e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
All’evento parteciperà una rappresentanza degli studenti dell’IIS “Luigi Einaudi- Vilfredo Pareto” di Palermo accompagnata dalla professoressa Liliana Ursi, referente legalità dell’istituto ed una rappresentanza dell’istituto Marconi accompagnata dalla professoressa Maria Elena La Scala.
Mario Francese aveva 54 anni, quando venne ucciso e le sue inchieste giornalistiche furono il movente dell’omicidio come sottolinea la sentenza di condanna di appello. Nelle motivazioni i giudici che hanno riconosciuto come colpevoli Leoluca Bagarella, Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Raffaele Ganci e Francesco Madonia spiegano che: “Il movente dell’omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un’approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni ’70”.
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La figura e l’impegno professionale di Mario Francese, il giornalista siracusano ucciso dalla mafia a Palermo, saranno ricordati lunedì prossimo, nel 46esimo anniversario della sua morte, anche dall’Assostampa di Siracusa in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ed il presidio di Libera Siracusa intitolato proprio al cronista assassinato nel 1979.
Come ogni anno, la commemorazione si terrà al giardino a lui dedicato all’interno del Parco Archeologico (ex Casina Cuti), intitolato dal Comune al cronista assassinato. Alle 9.30, i giornalisti siracusani deporranno un mazzo di fiori davanti alla lapide commemorativa. Saranno presenti: il prefetto, Giovanni Signer, il sindaco, Francesco Italia, i vertici provinciali di Questura, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza, i nipoti del giornalista ucciso.
Il prossimo 6 febbraio ricorrono i 100 anni dalla nascita di Mario Francese. Una serie di iniziative sono state organizzate per celebrare un uomo che ha sacrificato la sua vita svolgendo il proprio mestiere.
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Cronaca
Palermo, dal 27 gennaio al via cantieri in zona Foro Italico, via Crispi e Perez: il programma
Si parte fra tre giorni, nel capoluogo operativi i cantieri per i lavori di asfaltatura delle strade
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Da lunedì 27 gennaio saranno operativi i cantieri per i lavori di asfaltatura delle strade incluse nel cronoprogramma delle “operazioni di ammodernamento dei cavi della linea Quattroventi-Mulini”.
I lavori, svolti da Terna – con il coordinamento del Comune di Palermo – si concluderanno entro la prima decade di febbraio. “Gli interventi in programma – hanno commentato il sindaco Lagalla e l’assessore alle Opere pubbliche, Salvatore Orlando -, sono il frutto dell’accordo stipulato dal Comune con Terna, a cui rivolgiamo il nostro ringraziamento per la disponibilità e la collaborazione. Dopo i lavori di efficientamento della rete effettuati da Terna, dalla prossima settimana saremo impegnati insieme per il rifacimento dell’asfalto lungo arterie stradali molto trafficate e che da tempo necessitano di manutenzioni”.
“Lavori – prosegue – che si aggiungono a quelli già iniziati nei giorni scorsi, e finanziati con fondi comunali, lungo l’asse di via Montepellegrino e di via Libertà, oltre all’opera delle squadre di pronto intervento, impegnate nelle diverse zone della città per riparare, in particolare, le buche che si sono formate dopo l’ondata di maltempo della scorsa settimana”.
In particolare, i lavori di asfaltature coinvolgeranno via Luigi Manfredi, via Francesco Perez, via Bergamo, via Biagio Conte, Foro Italico Umberto I, via Cala e via Francesco Crispi e verranno eseguiti “prevalentemente in orario notturno con l’obiettivo di limitare i disagi alla viabilità urbana in accordo con gli enti locali”.
L’intervento è realizzato a conclusione del progetto di riassetto della rete elettrica di Palermo che garantirà maggiore efficienza e sostenibilità del sistema elettrico dell’area grazie ai nuovi cavi realizzati con materiali ecocompatibili e dotati di sistemi di monitoraggio da remoto e in tempo reale per la prevenzione di disservizi. (foto archivio, via Crispi)
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Cronaca
Schianto sulla A19 Palermo-Catania e due feriti, uno è grave: coinvolti furgoni e auto
Scontro tra un furgoncino, un’auto e un furgone tra Agira e Catenanuova. Traffico rallentato in direzione Catania
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Un grave incidente stradale ha paralizzato la A19 Palermo-Catania, al chilometro 143, nel tratto tra Agira e Catenanuova. Lo scontro, avvenuto intorno alle 14, ha coinvolto un furgoncino che trasportava frutta, un’automobile e un altro furgone.
Nell’impatto, due persone sono rimaste ferite. Una delle vittime, rimasta incastrata tra le lamiere, è stata estratta dai vigili del fuoco del Comando di Enna e trasportata in elisoccorso in condizioni gravi. L’altra è stata trasferita presso l’ospedale di Enna per le cure necessarie.
I soccorsi sono stati tempestivi: sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, le pattuglie della polizia stradale e il personale dell’Anas, impegnati nella gestione del traffico e nella messa in sicurezza dell’area. L’intervento dei vigili del fuoco è stato fondamentale per liberare i feriti e ripristinare la viabilità.
IL traffico ha subito rallentamenti in direzione Catania, con lunghe code che si sono formate nelle ore successive. Gli operatori Anas sono rimasti sul posto per rimuovere i mezzi coinvolti e consentire la regolare ripresa della circolazione.
Le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento da parte della polizia. Si ipotizza che uno dei veicoli possa aver perso il controllo, causando la carambola tra i mezzi.
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Cronaca
L’esplosione a Catania, autocarro con detriti si ribalta: autista ferito
Rimangono ancora disattivate meno di venti utenze elettriche, mentre le abitazioni della Zona Rossa, restano prive di energia elettrica
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Un autocarro che stava trasportando detriti rimossi nella zona dell’esplosione causata da una fuga di gas nel rione San Giovanni Galermo di Catania si è ribaltato mentre faceva manovra nei pressi della zona.
Autista cosciente
L’autista, un catanese di 45 anni, ha riportato delle ferite alla testa, ma è rimasto vigile. Soccorso è stato condotto nel pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro.
Riattivate le utenze elettriche, ma resta la zona rossa
Intanto le utenze elettriche sono state progressivamente riattivate, consentendo agli abitanti dell’area interessata di rientrare nelle loro abitazioni. La notizia è stata comunicata dal prefetto Maria Carmela Librizzi e dal sindaco di Catania, Enrico Trantino, al termine di una riunione dell’unità di crisi.
La zona rossa rimane
Rimangono ancora disattivate meno di venti utenze elettriche, mentre le abitazioni della Zona Rossa, per ora inaccessibili, restano prive di energia elettrica. In questa area interdetta, che comprende 32 abitazioni situate lungo il perimetro tra via Gualandi (numeri dispari dall’1 al 23) e via Carmelo Salanitro (civici 2, 4 e 1G), i residenti non possono ancora fare ritorno.
Ancora quindici famiglie sfollate
Al momento, sono solo quindici le famiglie registrate come sfollati. Per queste famiglie, il Comune di Catania ha predisposto alloggi temporanei in un residence cittadino. Inoltre, il sindaco Trantino ha annunciato che il Governo e la Protezione Civile regionale elargiranno un contributo economico destinato esclusivamente agli interessati, per consentire loro di provvedere autonomamente alle spese di affitto.
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