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News e Focus

Terribile schianto sulla A11: entra contromano in autostrada: muore mamma di tre figli

Una donna di 47 anni perde la vita in un incidente stradale a pochi minuti dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada

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Sangue sulla A11, pochi minuti dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada. Una donna di 47 anni, Daniela Boldrini, residente ad Antraccoli di Lucca, è morta in un drammatico incidente stradale.

Alla guida della sua Volkswagen Polo bianca, è entrata contromano in autostrada e si è schiantata frontalmente contro un’auto, per poi carambolare su un’altra.

L’impatto, avvenuto pochi metri dopo il casello di Chiesina Uzzanese, in direzione Firenze, è stato devastante. I soccorritori, intervenuti poco dopo la mezzanotte, si sono trovati davanti una scena apocalittica: lamiere accartocciate, rottami e la vittima incastrata nell’abitacolo. Nonostante i tentativi di rianimazione, per la donna non c’è stato nulla da fare. La causa della morte è stata una grave emorragia interna.

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L’incidente ha provocato anche due feriti, trasportati in codice giallo all’ospedale San Jacopo di Pistoia. La dinamica, ancora sotto indagine, sarà chiarita grazie alle videocamere autostradali.

Secondo le prime ipotesi, Boldrini potrebbe aver compiuto un’inversione a U direttamente sull’autostrada o aver imboccato contromano una corsia d’uscita.

Dopo aver percorso circa 500 metri in senso contrario, la donna si è scontrata frontalmente con un’auto all’altezza di Ponte Buggianese, per poi finire contro un altro veicolo. Il traffico è stato interrotto per tre ore nel tratto compreso tra Chiesina Uzzanese e Montecatini Terme.

Daniela Boldrini lascia tre figli, tra cui una ragazza di 25 anni, madre di un bambino, e un ragazzo di 18 anni. La vittima aveva trascorso la serata con alcune amiche a Chiesina, una festa che si è trasformata in tragedia.

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Milano dichiara “guerra” al fumo dal 2025: in città non si potrà più, ecco le nuove regole

Divieto all’aperto entro 10 metri da altre persone, polemiche e dubbi sull’efficacia del provvedimento

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Dal 1° gennaio 2025, il Comune di Milano introdurrà un divieto di fumo all’aperto in presenza di altre persone entro un raggio di dieci metri. La misura parte del Piano Aria e Clima e punta a ridurre l’inquinamento da PM10 e a tutelare la salute pubblica, ampliando le restrizioni già in vigore.

Attualmente, il divieto è valido in aree come parchi, fermate dei mezzi pubblici, impianti sportivi e cimiteri. Dal prossimo anno, riguarderà tutte le aree pubbliche, salvo luoghi isolati dove sia possibile rispettare la distanza di sicurezza. Le sanzioni per i trasgressori saranno comprese tra 40 e 240 euro.

Secondo Inemar Arpa Lombardia, il fumo contribuisce al 7% del PM10 presente nell’aria di Milano. Tuttavia, la normativa non includerà le sigarette elettroniche, che restano disciplinate dalle attuali regole.

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La Federazione Italiana dei Tabaccai (FIT) ha reagito con critiche, impugnando il regolamento. “Riteniamo che il divieto di fumo nei luoghi pubblici debba essere regolato a livello nazionale, come accaduto con la legge Sirchia”, ha dichiarato la FIT, sottolineando dubbi sulla competenza del Comune e sulle difficoltà applicative del provvedimento.

Il Comune, dal canto suo, ribadisce la necessità di misure innovative per combattere l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità della vita urbana. Milano mira così a diventare un esempio virtuoso in Italia, ma il dibattito aperto tra amministrazione, cittadini e associazioni di categoria mette in luce interrogativi sull’efficacia e l’applicabilità del divieto.

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Shock ad Aprilia: esplode bombola gpl in villetta, morte tre persone, fra cui una 13enne

Un’esplosione devastante ha distrutto una villetta bifamiliare nella provincia di Latina

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Un’esplosione devastante ha distrutto una villetta bifamiliare ad Aprilia, in provincia di Latina, causando la morte di tre persone e il ferimento grave di un uomo. La deflagrazione, avvenuta intorno alle 17:30, sarebbe stata provocata da una bombola di GPL utilizzata probabilmente per il riscaldamento. L’onda d’urto ha abbattuto un muro e scatenato un violento incendio.

I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente con squadre arrivate dal distaccamento di Aprilia e dal comando provinciale di Latina, mentre sul posto giungevano anche le ambulanze del 118.

Nel corso delle operazioni di soccorso, i pompieri hanno recuperato prima i corpi senza vita di una donna anziana e della sua nipote tredicenne. Nella notte è stato poi ritrovato anche il corpo di una terza vittima, un’altra donna.

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L’unico superstite, il marito dell’anziana e nonno della ragazzina, è stato estratto vivo dalle macerie.

L’uomo, gravemente ferito, è stato trasportato d’urgenza in codice rosso in ospedale. La violenza dello scoppio è stata tale che i residenti della periferia di Aprilia hanno riferito di aver udito il boato distintamente a chilometri di distanza.

Le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza della zona, coordinate dai vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine, sono state complesse a causa delle fiamme. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, guidati dal tenente colonnello Paolo Guida, che hanno avviato le indagini per chiarire le dinamiche della tragedia.

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Meteo, previsioni fra anticiclone e maltempo: settimana di contrasti, anche in Sicilia

Nebbie e clima mite fino a mercoledì, poi freddo e maltempo con venti polari e neve: le previsioni per i prossimi giorni

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L’Italia si prepara ad affrontare una settimana di contrasti meteorologici, con un robusto anticiclone che, fino a mercoledì 18 dicembre, garantirà condizioni di tempo stabile e un clima mite per il periodo.

L’alta pressione, accompagnata da aria calda in quota, si estenderà su gran parte dell’Europa centro-occidentale, bloccando perturbazioni atlantiche e incursioni di aria fredda polare.

Questa situazione porterà temperature sopra la media stagionale, soprattutto su Alpi, Centro e Sud. Tuttavia, non mancheranno effetti meno piacevoli: dense nebbie notturne interesseranno le pianure del Nord, in particolare bassa Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, riducendo la visibilità.

Durante il giorno, le nebbie lasceranno spazio a nubi basse, che persisteranno in alcune aree della Valle Padana e lungo le coste liguri e toscane, mantenendo le temperature più contenute rispetto al resto del Paese.

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L’assenza di venti significativi favorirà inoltre l’accumulo di inquinanti atmosferici, peggiorando la qualità dell’aria nelle zone interessate.

Da giovedì 19 dicembre si assisterà a un brusco cambio di scenario: l’anticiclone si sposterà verso ovest, aprendo la strada a freddi venti polari. Questi venti accompagneranno la formazione di un vortice ciclonico, con un deciso peggioramento delle condizioni meteo. Piogge diffuse colpiranno inizialmente il Nord, estendendosi entro sera al versante tirrenico, coinvolgendo in particolare Toscana, Lazio e Campania.

Attenzione alla neve, che tornerà a cadere a basse quote, intorno ai 1300-1400 metri sugli Appennini centrali e più in basso sulle Alpi. Da venerdì 20 dicembre il maltempo si concentrerà sul Centro-Sud, con forti venti di Maestrale, Bora e Libeccio. La neve potrebbe scendere fino a 7-900 metri sugli Appennini e a quote bassissime sulle Alpi di confine.

La tendenza per il weekend prevede un ritorno alla stabilità atmosferica, grazie al ripristino dell’alta pressione, che garantirà un sabato 21 e una domenica 22 più tranquilli.

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Tragedia nei boschi: incidente di caccia si trasforma in dramma, due ventenni muoiono

Due giovani cacciatori ritrovati senza vita nel Cagliaritano: aperte indagini sulla dinamica e sul tragico epilogo

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Una drammatica scoperta ha scosso l’hinterland di Cagliari: i corpi di due giovani cacciatori, di appena 27 e 28 anni, sono stati rinvenuti senza vita nella notte dai carabinieri in località Santu Lianu, nei boschi di Quartucciu.

La tragedia sembra essere il risultato di un incidente di caccia: secondo i primi accertamenti, uno dei due avrebbe sparato accidentalmente alla nuca dell’amico e, sopraffatto dalla disperazione, si sarebbe tolto la vita utilizzando il fucile di proprietà dell’altro, unico titolare del porto d’armi.

Le indagini, coordinate dai carabinieri della compagnia di Quartu Sant’Elena, proseguono per chiarire la dinamica esatta dei fatti.

I corpi sono stati ritrovati durante una vasta operazione di ricerca avviata dopo l’allarme lanciato dai familiari dei due giovani, preoccupati per il loro mancato rientro domenica sera.

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I due amici si erano allontanati a piedi per una battuta di caccia nel bosco di Mela Murgia, ma non avevano più dato notizie. Le squadre di soccorso, composte dai militari, dai vigili del fuoco di Cagliari e dal Corpo Forestale regionale, sono riuscite a localizzare l’area grazie ai segnali dei telefoni cellulari, entrambi attivi ma senza risposta.

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