Sono 52 le persone che sono state raggiunte da avvisi di garanzia: è svolta nelle indagini sulla palazzina crollata domenica sera a Torre del Greco. Il disastro avvenuto nella zona tra vico Pizza e corso Umberto I ha coinvolto l’edificio di tre piani nel quale sono rimaste ferite tre persone.
Si tratta di una ragazza di 20 anni, un uomo di 45 – titolare di una pizzeria della zona – e una donna straniera di 60 anni, gli ultimi due colpiti dalle macerie mentre si trovavano in strada.
La procura ha aperto un fascicolo di indagine con l’ipotesi di crollo colposo. L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire agli indagati di potersi tutelare, anche con la nomina di propri consulenti, in vista dei prossimi rilievi che gli inquirenti svolgeranno nella zona dove insisteva la palazzina. Gli avvisi di garanzia, infatti, arrivano alla vigilia degli esami che dovrà eseguire il perito nominato dalla Procura, esami previsti per martedì mattina.
Nel mirino degli inquirenti le condizioni dello stabile e la sua manutenzione, mentre dagli archivi è sbucata anche una pratica per dissesti statici provocati da infiltrazioni d’acqua nel 2013. All’epoca fu redatta una relazione dai tecnici comunali, rilevando perdite dal solaio intermedio collocato al secondo livello del fabbricato. Se ci sia un collegamento con il cedimento potrà dirlo l’inchiesta aperta dalla Procura.
E intanto, una scuola è stata trasformata in ricovero per gli sfollati. La decisione è stata presa dal Comune per rispondere all’alto numero di famiglie costrette a lasciare la loro casa per decisione dei vigili del fuoco. Allontanati anche i residenti di circa 15 immobili della zona interessata dal crollo.
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