Ancora una morte bianca, ancora una tragedia sul lavoro. In contrada San Chirico a Mauro Lucano, in provincia di Potenza, un uomo di 44 anni è morto a causa di un incidente che si è verificato stamattina tra le 10 e le 11 in un cantiere edile. Secondo quanto si è appreso, l’uomo si trovava vicino a una betoniera quando è rimasto incastrato nella tramoggia. La vittima si chiamava Felice Ferrara.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso dell’operaio, il personale della Medicina del lavoro e i carabinieri del comando provinciale di Potenza, che indagano sull’episodio.
L’intervento dei sindacati regionali
I sindacati regionali lucani Cgil, Cisl e Uil sono intervenuti sulla vicenda auspicando una svolta per affrontare la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.
La prima “morte bianca” sul lavoro del 2025 – l’operaio edile Felice Ferrara, 44 anni – avvenuta questa mattina a Muro Lucano deve segnare una svolta per affrontare con urgenza ed efficacia la “questione sicurezza” in tutti i luoghi di lavoro. A sostenerlo sono i segretari regionali di Cgil (Fernando Mega), Cisl (Vincenzo Cavallo) e Uil (Vincenzo Tortorelli) che oggi hanno inviato una lettera al presidente della Regione Bardi chiedendo di farsi promotore di un tavolo in Regione con la partecipazione di associazioni imprenditoriali, sindacati, Ispettorato del Lavoro, Inail, Inps, Enti Bilaterali dei comparti edilizia, artigianato, agricoltura, rappresentanti di forze dell’ordine.
Nella stessa lettera i segretari di Cgil, Cisl, Uil hanno chiesto la convocazione immediata dell’Osservatorio sulla Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, il cui ruolo è cruciale per monitorare, analizzare e proporre soluzioni per migliorare la sicurezza nel sistema produttivo lucano.
La nota di Cgil, Cisl e Uil
“L’anno appena finito – sostengono Mega, Cavallo e Tortorelli – è stato l’anno che ha segnato il maggior numero di lavoratori morti sul lavoro, 1000 in totale nel Paese, tre al giorno, e in Basilicata sono stati 15 (12 in provincia di Potenza e 3 in quella di Matera) per un totale di 3.534 denunce di infortuni in tutti i settori, nove ogni giorno, portando la Basilicata ad essere etichettata come ‘zona rossa’ per il numero di morti sul lavoro. Questo trend non è solo inaccettabile, ma è sintomo di un problema strutturale e sistemico che richiede un intervento decisivo ed immediato. Di fronte a questi dati (fonte Inail) non è più consentito assumere iniziative formali né abbiamo più voglia di tenere il triste conteggio dei lavoratori morti. Chiediamo al Governo Regionale come abbiamo fatto a quello Nazionale misure, azioni, provvedimenti adeguati”.
Ed infine: “La sicurezza per le lavoratrici ed i lavoratori nelle aziende lucane – sostengono i segretari di Cgil, Cisl, Uil – è un diritto fondamentale che non può essere sacrificato per nessuna ragione. Ogni vita persa rappresenta una ferita profonda per tutta la comunità, nonché un fallimento delle istituzioni e della società intera”.
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