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Cronaca

Tragedia sulla Palermo-Sciacca, critiche le condizioni dei piccoli: lutto cittadino a Ribera

I piccoli pazienti, figli della coppia deceduta nell’impatto, lottano tra la vita e la morte all’ospedale dei Bambini di Palermo

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Sono ancora in condizioni critiche i tre fratellini di 8, 6 e 4 anni ricoverati d’urgenza all’ospedale dei Bambini di Palermo, dopo il tragico incidente avvenuto sulla Sciacca-Palermo, in cui hanno perso la vita i loro genitori, Walid e Zina Moussa, e un altro uomo, il palermitano Riccardo Pardi.

I tre bambini, figli della coppia tunisina residente a Ribera, sono attualmente intubati e in prognosi riservata.

Il fratello maggiore è stato sottoposto a un delicato intervento neurochirurgico presso l’ospedale Civico per fermare gravi emorragie cerebrali. Il secondo bambino presenta lesioni gravi, tra cui fratture cranio-facciali e una frattura femorale esposta, che ha richiesto un intervento immediato.

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Il più piccolo dei fratelli, attualmente ricoverato nel reparto di Terapia intensiva pediatrica, presenta contusioni e un trauma cranico che compromettono la sua respirazione. Anche lui è tenuto sotto osservazione costante dai medici e ha già ricevuto la visita dei parenti, tra cui uno zio e altri familiari provenienti da Ribera.

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E proprio il sindaco di Ribera, intanto, Matteo Ruvolo, ha proclamato il lutto cittadino per la giornata dei funerali dei coniugi Moussa, lavoratori di una cooperativa agricola locale, anche se la data non è ancora stata fissata.

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Cronaca

Mafia a Palermo, scatta sequestro di beni per oltre un milione di euro

Colpiti i patrimoni di Girolamo Ciresi e Salvatore Fiorentino, legati ai clan mafiosi locali

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I carabinieri di Carini, insieme al Nucleo investigativo del comando provinciale di Palermo, hanno eseguito due provvedimenti patrimoniali a carico di Girolamo Ciresi e Salvatore Fiorentino, entrambi affiliati a clan mafiosi palermitani.

Girolamo Ciresi, 76 anni, era stato arrestato durante l’operazione “Panta Rei” per il suo ruolo all’interno del mandamento mafioso di “Porta Nuova”. Appartenente alla famiglia mafiosa di Palermo Borgo Vecchio, Ciresi si occupava di estorsioni a danno di imprese e attività commerciali nella zona.

Il provvedimento di confisca, emesso grazie alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, ha colpito beni del valore di circa 700milaeuro, considerati il frutto delle sue attività illecite.

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Parallelamente, Salvatore Fiorentino, 42 anni, era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Bivio” per il suo coinvolgimento nella famiglia mafiosa di Palermo Tommaso Natale. Anche per lui, le indagini patrimoniali hanno dimostrato che i beni in suo possesso, del valore complessivo di 500mila euro, provenivano da attività illecite, portando così al sequestro.

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Cronaca

“Sei anni di carcere per Salvini”: riparte processo Open arms, a Palermo la Lega scende in campo

Manifestazione di sostegno al ministro davanti al Teatro Politeama mentre prosegue il dibattito legale sul sequestro di persona

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Questa mattina alle 10, piazza Castelnuovo, cuore di Palermo, sarà il punto d’incontro per ministri, deputati, senatori e sostenitori della Lega. Si riuniranno per manifestare solidarietà a Matteo Salvini, attuale ministro, sotto processo per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in relazione alla vicenda della nave Open Arms.

Contemporaneamente, nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, l’avvocato Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia, inizierà la sua arringa difensiva alla presenza dell’imputato.

L’accusa sostiene che nell’estate del 2019, quando Salvini era ministro dell’Interno, abbia vietato lo sbarco di 147 migranti dalla nave spagnola Open Arms, commettendo così un “sequestro di persona” e violando sia le convenzioni internazionali sul soccorso in mare che le normative interne sui diritti umani. La Procura di Palermo ha richiesto sei anni di carcere.

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Durante la lunga requisitoria, durata sette ore, il procuratore aggiunto Marzia Sabella ha sottolineato che “i diritti umani vengono prima della difesa dei confini”. Nella replica del 14 settembre, la difesa di Salvini ha respinto le accuse, affermando che le decisioni sullo sbarco non erano esclusivamente sue e che “anche altri ministri hanno rivendicato la politica dei respingimenti“. Secondo Bongiorno, non è in discussione una condotta individuale, ma una scelta politica condivisa.

“Sono a Palermo, dove ci sarà l’ultima udienza del processo che mi vede imputato per sequestro di persona. Hanno chiesto sei anni di carcere, cinque più uno, e un risarcimento di un milione di euro ai clandestini. Paura? Zero”.

Così ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in una diretta sui social.

“Non ho paura perché ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini e salvato vite. Questo è un processo politico portato avanti dalla sinistra in Parlamento e da una parte di magistratura di sinistra”, ha aggiunto.

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Cronaca

Acqua ogni 6 giorni e nuovo guasto: Caltanissetta protesta, cittadini esausti

Disservizi idrici e mercati neri al centro della protesta. Appello ai politici locali per un intervento immediato

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A Caltanissetta, associazioni, partiti politici, cittadini e sindaci della provincia si sono radunati in un sit-in davanti all’Assemblea Territoriale Idrica per rivendicare il diritto all’acqua.

La distribuzione nel capoluogo, già soggetta a turni di sei giorni, ha subito ulteriori ritardi a causa di un guasto alle zattere galleggianti presso l’invaso Ancipa, secondo quanto riferito da Siciliacque.

Tra gli interventi più applauditi quello di monsignor Onofrio Castelli, vicario del vescovo, che ha invitato i politici a non fare promesse vane, dichiarando: “A volte è meglio tacere che dire una parola falsa”. Castelli ha anche denunciato l’abusivismo legato alle autobotti, sottolineando l’esistenza di un mercato nero dell’acqua che continua a prosperare nel 2024.

Interventi rilevanti sono stati anche quelli del consigliere comunale Carlo Vagginelli e dell’ex sindaco Roberto Gambino. Vagginelli ha chiesto chiarezza sull’attribuzione delle responsabilità, invitando l’Assemblea Territoriale Idrica a coinvolgere il presidente della Regione, Renato Schifani, il quale finora ha evitato il confronto. Gambino ha poi evidenziato l’assurdità della situazione infrastrutturale: “Abbiamo delle dighe senza potabilizzatori e dei potabilizzatori senza dighe”.

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Cronaca

Scossa di Terremoto  magnitudo 2.9 nel Tirreno Meridionale

Registrato un terremoto di lieve entità al largo delle coste siciliane. Nessun danno segnalato nelle città vicine

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Un terremoto di magnitudo 2.9 è stato registrato nel Tirreno Meridionale nella serata di ieri, 17 ottobre 2024.

L’evento sismico, alle ore 21.45, di lieve entità, ha avuto un epicentro situato a circa 56 km a nord di Trapani e a 77 km a nord-ovest di Palermo.

Non sono stati riportati danni alle strutture né alle persone. Le autorità locali hanno monitorato l’evolversi della situazione, ma data la bassa intensità del terremoto, non si prevedono ripercussioni rilevanti.

L’area del Tirreno Meridionale è soggetta a una moderata attività sismica, e scosse di questa portata sono relativamente comuni nella zona.

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