“Truffa aggravata”: chiusa l’indagine su Chiara Ferragni

La Procura di Milano accusa l'influencer e altri tre indagati di aver ingannato i consumatori su presunte iniziative benefiche legate a prodotti commerciali

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La Procura di Milano ha concluso le indagini preliminari nei confronti di Chiara Ferragni e altre tre persone, accusate di truffa aggravata per presunte operazioni di pubblicità ingannevole.

L’inchiesta riguarda due iniziative commerciali: il pandoro “Pink Christmas” di Balocco, lanciato per Natale 2022, e le uova di Pasqua “Dolci Preziosi” del 2021 e 2022, entrambi promossi utilizzando l’immagine dell’influencer.

Secondo l’accusa, le campagne pubblicitarie avrebbero prospettato un legame con iniziative benefiche che, di fatto, non era veritiero o era fortemente limitato. L’ingiusto profitto contestato a Ferragni sarebbe di oltre 2,2 milioni di euro.

La Guardia di Finanza ha ricostruito il meccanismo: Chiara Ferragni promuoveva i prodotti sui suoi canali social, sottolineando il fine benefico dell’acquisto.

Tuttavia, le donazioni destinate all’ospedale Regina Margherita di Torino e all’associazione “I Bambini delle Fate” sarebbero state minime rispetto agli ingenti ricavi. Il pandoro, ad esempio, veniva venduto a circa 9,37 euro, con un prezzo triplicato rispetto alla versione standard, giustificato dalla “limited edition” e dalla promessa di sostenere la ricerca contro i tumori infantili.

E intanto, la difesa di Ferragni, affidata agli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, si dichiara serena e fiduciosa: “Riteniamo che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che i profili controversi siano già stati affrontati e risolti in sede di Agcm”.

“Avvieremo – proseguono- al più presto un confronto con i Pubblici Ministeri e confidiamo in una conclusione positiva della vicenda. Chiara Ferragni ha fiducia nel lavoro della magistratura e che la sua innocenza venga acclarata quanto prima”.

(www.teleone.it)

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