Truffa Inps da 280 euro, attenzione all’sms che ruba i dati bancari: ecco come evitare guai

Un Sms semina il terrore rubando i dati bancari e non solo dopo aver promesso 280 euro dall’Inps. Ecco come evitare la nuova truffa.

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Un Sms semina il terrore rubando i dati bancari e non solo dopo aver promesso 280 euro dall’Inps. Una nuova truffa dalla quale, però, è possibile salvarsi.

Questa volta i truffatori utilizzano il nome dell’Istituto nazionale previdenza sociale (Inps). Tuttavia, l’ente istituzionale di cui tutti di fiderebbero ha più volte lanciato messaggi alla popolazione chiedendo di non credere a comunicazioni che sembrano proprio arrivare da loro. Inps per le sue comunicazioni utilizza esclusivamente i canali ufficiali, gli stessi utilizzati anche per chiedere la comunicazione o la conferma di alcuni dati. Quindi tutte le comunicazioni in cui si chiede di accedere a un link arrivano da un tentativo di truffa.

In questa occasione un semplice Sms è riuscito a svuotare il conto di alcuni italiani che fidandosi del mittente sono caduti nella trappola. Questo è il motivo per cui si chiede attenzione oltre a segnalare eventuali comportamenti dubbi.

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Come funziona

Ma come funziona? Ecco il meccanismo: alle vittime arriva un Sms, perfettamente in linea con l’opera di smishing (o phishing tramite Sms, è una forma di truffa che utilizza messaggi di testo e sistemi di messaggistica, compresi quelli delle piattaforme social media) per appropriarsi di dati personali a fini illeciti) che attualmente viene messa in atto, si utilizza il logo Inps.

In questo modo si riesce a conquistare la fiducia della persona che clicca sul link in arrivo e che comunicherebbe la possibilità di accedere a un bonus di 280 euro. Per ottenerlo naturalmente occorre comunicare il proprio Iban.

Il sito a cui si accede sembra essere quello dell’Inps ma non lo è affatto, vengono richiesti dei dati sensibili, comprese le coordinate bancarie. Indicazioni che vanno nelle mani di un bot Telegram che sarebbe in grado di prendere i dati e accedere al conto della vittima, portandogli via tutto.

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