Cronaca
Turismo, quante crociere: Palermo quarto porto in Italia, decimo nel Mediterraneo
Chiuso l’anno al quarto posto in Italia: si tratta, per il capoluogo siciliano, della migliore stagione di sempre
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Il porto di Palermo chiude il 2023 al quarto posto in Italia per numero di crocieristi. Si tratta della migliore stagione di sempre.
La rivelazione nella nuova edizione dell’Italian Cruise Watch, il report di riferimento della crocieristica, presentato ieri al Castello Aragonese di Taranto durante l’undicesima edizione dell’Italian Cruise day, il forum sul crocierismo italiano, ideato e organizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio dell’industria turistica, fondata e guidata da Francesco di Cesare.
Inoltre, in un’Italia che torna a macinare record sul fronte delle crociere, lasciandosi definitivamente alle spalle il periodo nero della pandemia, e chiudendo il 2023 con il record di quasi 13 milioni di passeggeri che hanno scelto una crociera nei porti della Penisola, a livello regionale, la Sicilia si conferma sul terzo gradino del podio con 1,8 milioni (+50% sul 2022) di crocieristi complessivi, dopo Liguria (oltre tre milioni) e Lazio (2,9 milioni), mentre per numero di toccate nave condivide il primo posto con il Lazio (862). Sono otto, invece i porti italiani tra primi venti del bacino mediterraneo con Palermo in decima postazione: scalate ben nove posizioni rispetto al 2019.
Le traiettorie evolutive del turismo crocieristico a Palermo sono evidenti, sono sufficienti due numeri: nel 2019 – ultimo anno prima dell’emergenza pandemica che ha stravolto il settore condizionando i dati del 2020, 2021 e 2022 – Palermo ha accolto 570.500 crocieristi: alla fine del 2023 saranno 930 mila. Un risultato frutto dei rilevanti investimenti e di una visione strategica.
Come spiega il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti: “Aver realizzato infrastrutture ricettive, cinque terminal in tre porti, aver avviato opere di riqualificazione e creato delle vere e proprie porte da mare per le nostre città ha rappresentato un plus importante anche in termini crocieristici. Un miliardo di opere realizzate, delle quali oltre 600 milioni già finite, 400 milioni in corso realizzazione, e un incremento a doppia cifra in tutti i singoli settori della blue economy, cresciuti quest’anno non solo rispetto al 2022, ma anche rispetto al 2019, sono una presentazione che non ha bisogno di altri commenti, se non quelli degli armatori che hanno ripagato i nostri sforzi destinando le loro ammiraglie al nostro porto principale, oggi con fondali e strutture ricettive adeguate alle nostre ambizioni di traffico”.
E le previsioni sono ottime: l’Italian Cruise Watch, infatti, piazza Palermo, nel 2024, per la prima volta nel ristretto club dei porti che supereranno il milione di crocieristi con Civitavecchia, Napoli e Genova. Ma è obiettivo primario dell’AdSP quello di incrementare il numero dell’intero network.
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Sempre dalla nuova edizione di Italian Cruise Watch si rileva che è di oltre 1,6 miliardi di euro il valore complessivo degli investimenti portuali sulla crocieristica previsti in Italia nel triennio 2024-2026, di cui il 32,6% dedicati alla costruzione di nuovi terminal crocieristici (quasi 530 milioni), il 26,7% per la predisposizione degli scali ai rifornimenti alternativi e agli approvvigionamenti energetici in banchina (circa 430 milioni) e oltre il 20% alla realizzazione di altre infrastrutture a servizio della crocieristica (330 milioni).
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Cronaca
Palermo, nuova aggressione in carcere: agente colpito e soccorso dai medici
Aggressioni nelle carceri: il grido d’allarme del personale penitenziario
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Un grave episodio di violenza si è verificato presso l’ex carcere Ucciardone, a Palermo. Un detenuto della sesta sezione ha aggredito un assistente capo della polizia penitenziaria, colpendolo con un pugno al volto.
Lo ha riferito Maurizio Mezzatesta, segretario nazionale del sindacato Cnpp-Spp. L’agente ferito è stato soccorso dai medici del pronto soccorso. Secondo Mezzatesta, un episodio simile si era già verificato pochi giorni prima nella nona sezione dello stesso istituto.
Il sindacato denuncia da tempo la necessità “di trasferire i detenuti con problemi psichiatrici in strutture adeguate“, sottolineando come l’attuale sistema non sia in grado di gestirli. Solo nel 2024, si contano circa 900 aggressioni ai danni del personale di polizia penitenziaria, un fenomeno diffuso in tutti gli istituti italiani.
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“Il personale è allo stremo e si sente abbandonato”, ha dichiarato Mezzatesta, ribadendo che la situazione richiede interventi urgenti per tutelare sia il personale che i detenuti con problematiche specifiche. (foto archivio)
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Cronaca
Tragico schianto a Palermo: muore un uomo di 32 anni
Incidente nella notte in viale Regione Siciliana, da chiarire la dinamica
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Un incidente mortale è avvenuto poco prima di mezzanotte in viale Regione Siciliana, all’altezza del sottopasso di corso Calatafimi, in direzione Trapani.
Un uomo di 32 anni ha perso la vita mentre viaggiava a bordo di un’Alfa Romeo 159.
Sul luogo del drammatico incidente sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre la vittima dalle lamiere, il personale sanitario del 118 e la polizia, che ha gestito i rilievi. Per consentire i soccorsi e la messa in sicurezza dell’area, il tratto di strada è stato temporaneamente chiuso al traffico, causando rallentamenti nella circolazione.
La dinamica del sinistro è ancora da ricostruire, ma secondo le prime informazioni non sembrano essere coinvolti altri veicoli. L’Alfa Romeo 159, completamente distrutta.
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Cronaca
Brutale rissa nel canile municipale di Palermo, cagnolina sbranata e uccisa: denuncia degli animalisti
“Consegnati audio e video per stabilire le responsabilità e gli errori commessi all’interno del canile municipale di Palermo”
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Drammatico episodio nel canile municipale di Palermo, dove una cagnolina è stata attaccata ed uccisa, al culmine di una brutale rissa, dagli altri animali presenti nella struttura. La denuncia arriva dalle associazioni animaliste palermitane. “Nel tardo pomeriggio di ieri, 20 Novembre, si è verificato un fatto gravissimo all’interno del canile municipale di Palermo. Un fatto – si legge nella nota delle associazioni – che potrebbe evidenziare gravi responsabilità da parte degli operatori del canile poiché avvisati da condomini delle liti accentuate all’interno del box”.
“Noi associazioni protezionistiche animaliste locali – si specifica – siamo state contattate da cittadini residenti nei condomini circostanti alla struttura comunale, che ci hanno prontamente riferito di una rissa in gabbia, il tutto correlato da video. Immediatamente abbiamo allertato l’amministrazione comunale e l’assessore Ferrandelli che in pochi minuti ha fatto arrivare al canile municipale il responsabile amministrativo e lo staff. Il personale comunale, il veterinario e gli addetti al servizio di cura degli animali hanno effettivamente constatato l’aggressione al cane in questione e soccorso l’animale”.
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“Abbiamo però, da Associazioni, ritenuto opportuno trasferire il cane in una clinica privata per cercare di stabilizzare l’animale sotto shock e tentare di salvarla. Purtroppo la cagnolina, Marika, l’avevamo così chiamata, è deceduta stamattina alle ore 6.15 am. Abbiamo già sporto denuncia alla sezione PG della polizia municipale, fornito audio e video in nostro possesso, per stabilire le responsabilità e gli errori commessi da tutti gli attori coinvolti nel lavoro all’interno del canile municipale di Palermo”.
“Stiamo fornendo il materiale ai nostri avvocati – proseguono gli animalisti – per una denuncia congiunta, evitando di esporre i particolari accaduti, poiché in qualche modo, si potrebbero inquinare le prove che attestano ne responsabilità del personale in servizio in quei momenti. Chiariremo quanto di nostra acquisita proprietà nelle sedi opportune, affinché non accada più quanto avvenuto e chiederemo vengano presi opportuni provvedimenti accertati i fatti”.
La nota è firmata dalle associazioni Ada Palermo, Lida Palermo, Enpa Palermo, Anima legale, Felici nella coda Onlus, Ridai la vita a un Rott odv, Sos primo soccorso Onlus, I canuzzi di Marzia e Maria Onlus, Balzoo Palermo, Rifugio lo scodinzolo, Leal sezione Palermo – Lav Palermo.
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Cronaca
“Larimar è stata uccisa: sappiamo da chi, abbiamo fatto i nomi”: colpo di scena, le parole dellla mamma
La tragedia di Piazza Armerina: il mistero della morte della ragazzina e i sospetti dei familiari: “Sappiamo chi è stato”
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Un nuovo colpo di scena sul caso di Larimar Annaloro, la studentessa quindicenne trovata impiccata nel giardino della sua casa a Piazza Armerina. La madre, distrutta dal dolore, è convinta che non si tratti di un suicidio e afferma di sapere chi è il colpevole.
Durante un’intervista alla trasmissione Mattino 4, la donna ha rivelato dettagli inquietanti: “Mia figlia era stata minacciata di morte a scuola. Non posso fare nomi pubblicamente, ma abbiamo parlato con gli inquirenti e indicato i sospetti. Abbiamo fatto nomi e cognomi“. Secondo la madre, le modalità del ritrovamento sono incompatibili con un gesto volontario.
LEGGI ANCHE: Larimar, mistero che si infittisce: le “anomalie” prima della morte della 15enne
Ci sono anomalie che sollevano dubbi: le scarpe di Larimar erano pulite, nonostante il terreno; la stanza della giovane era a soqquadro, con indumenti sparsi ovunque. Inoltre, la madre ha denunciato la presenza di segni sospetti sul corpo: “Larimar è stata trovata in ginocchio, con i solchi sotto le ginocchia. Era già svenuta o morta prima di essere messa lì”.
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Non si esclude il coinvolgimento di adulti in una presunta rete di complicità. “Abbiamo buchi nella recinzione del giardino, è facile entrare. Non siamo qui da molto e stavamo sistemando la casa. Qualcuno ha approfittato della situazione”, ha detto.
La madre accusa anche la scuola: “Se qualcuno mi avesse avvisato delle minacce, non l’avrei mai lasciata sola. La scuola ha tanta colpa nella morte di mia figlia”.
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