Outside
Una implosione nella zona del Titanic: tragedia sottomarino, “avvenuto tutto in poche ore”
Un’implosione del sottomarino, che era andato nella zona del Titanic, a 3800 metri di profondità: le cause della tragedia, le rivelazioni al Wall street journal
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Una “implosione” fatale: è stata questa a causare la fine del Titan, il sommergibile con cinque persone a bordo, che si era portato in direzione del relitto del Titanic. A rilevare per primo quanto accaduto in profondità è stato un sistema di rilevamento acustico top secret militare Usa, che è progettato per individuare i sottomarini nemici.
Secondo quanto appurato, il disastro è avvenuto poche ore dopo che il sommergibile aveva iniziato la sua missione. Lo rivela il Wall Street Journal, che ha riportato che la Marina Usa si era subito attivata quando lo scafo aveva perso le comunicazioni. Il sistema ha poi rilevato, dopo la scomparsa, un suono che si è sospettato fosse un’implosione. Questa è stata registrata proprio vicino al luogo in cui sono stati individuati dei detriti.
“La Marina degli Stati Uniti ha condotto un’analisi dei dati acustici – ha detto un alto funzionario al Wall street journal – e ha rilevato un’anomalia compatibile con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze a dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte. La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha dichiarato di aver trovato il relitto del sommergibile vicino ai resti del Titanic, che si trova a 3.800 metri sotto il livello del mare.
L’operazione di ricerca e salvataggio è durata quattro giorni. “Crediamo che l’equipaggio del nostro sommergibile sia morto, ha affermato OceanGate in una nota, confermando la scomparsa dei cinque passeggeri del Titan, il sottomarino disperso da domenica.
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News e Focus
Addio a “Nonna Giose”, 104 anni: beniamina del Ferrarese, fermata mesi fa con la patente scaduta
Giuseppina Molinari, simbolo di forza e dinamismo, si è spenta e lasciato un vuoto in paese, nella provincia di Ferrara
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Giuseppina Molinari, per tutti “Nonna Giose”, è scomparsa a 104 anni a Vigarano Pieve, nella provincia di Ferrara, lasciando un vuoto nella cittadina che l’aveva eletta a sua beniamina.
Dinamica e tenace, nonostante l’età avanzata, era diventata un simbolo di vitalità, come sottolineato dal sindaco di Vigarano Mainarda, Davide Bergamini: “Ci lascia una donna che ha dato tanto alla nostra comunità. La sua energia faceva dimenticare i suoi 104 anni.”
La notorietà nazionale di Giuseppina era arrivata nel marzo scorso, quando, a 103 anni, era stata fermata dai carabinieri mentre guidava di notte con la patente scaduta e senza assicurazione.
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Dopo una serata a giocare a burraco con gli amici, si era persa mentre tornava a casa e aveva continuato a percorrere le stesse strade fino all’intervento di una pattuglia.
Un cittadino aveva segnalato la sua auto in giro intorno all’una della notte. I militari, verificati i documenti, avevano scoperto le irregolarità, multato la donna e fatto rimuovere il veicolo. La vicenda aveva suscitato simpatia e curiosità, rimbalzando sui media di tutto il Paese.
Giuseppina aveva raccontato con ironia: “Dicevo sempre: domani rinnovo la patente, ma quel domani non arrivava mai. Ai carabinieri ho risposto che avrei scritto a Mattarella per protesta!”.
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News e Focus
Bambino di 10 anni accoltella un tredicenne per un pallone: shock a Napoli
E’ avvenuto tutto nella serata di lunedì scorso, e sul posto è stato subito richiesto l’intervento dei carabinieri
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Un grave episodio di violenza tra minori scuote la provincia di Napoli. Durante una partita di calcio su un campetto a Giugliano in Campania, un bambino di appena 10 anni ha accoltellato un tredicenne, lasciando tutti sotto shock.
E’ avvenuto tutto nella serata di lunedì scorso, 18 novembre, e sul posto è stato subito richiesto l’intervento dei carabinieri.
La giovane vittima, ferita ma cosciente, è stata accompagnata dai familiari all’ospedale San Giuliano, dove ha ricevuto le prime cure. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e di chiarire le motivazioni dietro il gesto.
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Secondo quanto emerso, l’aggressione sarebbe nata da un litigio per un pallone, un motivo apparentemente banale che ha portato al gesto drammatico.
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News e Focus
Meteo, gli esperti avvertono: “E’ l’ora di prepararsi alla tempesta, venti impetuosi, piogge e neve in pianura”
Un mix di fenomeni estremi da Nord a Sud: allerta per mareggiate storiche, accumuli di pioggia e freddo intenso
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Una “tempesta perfetta” si prepara a colpire l’Italia con venti violentissimi, mareggiate, piogge torrenziali e persino nevicate in pianura.
A partire da oggi, 19 novembre, secondo Lorenzo Tedici di ilmeteo.it, il Paese sarà interessato da condizioni meteo estreme. Le prime avvisaglie si avvertiranno già nel pomeriggio di oggi, con venti di Libeccio che genereranno onde fino a 7 metri sul Mar Ligure, colpendo le coste della Toscana e della Liguria di Levante.
Nella giornata di domani, mercoledì, il mare agitato si estenderà al Lazio e al nord della Sardegna, mentre i venti ruoteranno verso Maestrale, investendo Campania e Calabria tirrenica nella notte.
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Contemporaneamente, le piogge persistenti bagneranno le regioni tirreniche, con accumuli fino a 150 mm in tre giorni. Giovedì, l’irruzione di aria artica porterà neve sulle Alpi e sull’Appennino, spingendosi fino in pianura, specie in Piemonte e Triveneto. Milano potrebbe assistere a “fioccate” coreografiche, mentre gli accumuli più consistenti sono attesi su Piemonte e Valle d’Aosta.
Il vento, pericoloso fino a sabato mattina, causerà mareggiate e danni sulle coste esposte, con la situazione che migliorerà solo da sabato. Si prospettano giorni di disagi, allerta meteo e temperature in picchiata: è il momento di prepararsi, e non farsi trovare impreparati, come avvertono gli esperti.
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Cronaca
Rompe le “acque” ad agosto, partorisce ad ottobre: Messina, l’incredibile storia di Azzurra
Da una rottura prematura delle acque a 24 settimane alla nascita del piccolo: la storia di una giovane mamma siciliana
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La storia di Azzurra Schepis, giovane mamma di 24 anni, ha dell’incredibile: dopo una rottura prematura delle membrane a 24 settimane, è stata ricoverata presso l’UOC di Ginecologia e Ostetricia dell’AOU G. Martino di Messina, dove è riuscita a portare avanti la gravidanza fino alla 30ª settimana, grazie al costante supporto medico.
“Il 21 agosto mi sono accorta di aver rotto le acque e sono corsa in ospedale – ha raccontato Azzurra –. Da quel giorno sono rimasta ricoverata fino al 5 ottobre, lontana dalla mia bimba di due anni. È stato emotivamente difficile, ma l’assistenza ricevuta è stata eccezionale”.
Azzurra ricorda con emozione il momento del parto cesareo, avvenuto… al ritmo dei Coldplay: “L’anestesista ha intonato A Sky Full of Stars, creando un’atmosfera che mi ha aiutato a stemperare la tensione”. Il cesareo, eseguito dal dottor Angelo Santamaria con il professor Ferdinando Gulino e l’anestesista Francesco Lanza, è stato una decisione obbligata per evitare complicazioni.
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“Abbiamo somministrato antibiotici e trattamenti specifici per rallentare il parto – spiega Santamaria – Ogni giorno recuperato era un successo. A 30 settimane e due giorni, con un lieve rialzo febbrile della paziente, abbiamo deciso di intervenire per proteggere madre e figlio”.
Dopo la nascita, il neonato è stato ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale (TIN). “I bambini prematuri, nati prima della 37ª settimana, richiedono cure specialistiche – spiega il professor Gitto –. Abbiamo seguito un percorso graduale per favorire la loro autonomia respiratoria e nutrizionale”. Il piccolo, ora in buona salute, ha partecipato con i genitori all’evento per la Giornata Mondiale del Neonato Prematuro.
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