Una “implosione” fatale: è stata questa a causare la fine del Titan, il sommergibile con cinque persone a bordo, che si era portato in direzione del relitto del Titanic. A rilevare per primo quanto accaduto in profondità è stato un sistema di rilevamento acustico top secret militare Usa, che è progettato per individuare i sottomarini nemici.
Secondo quanto appurato, il disastro è avvenuto poche ore dopo che il sommergibile aveva iniziato la sua missione. Lo rivela il Wall Street Journal, che ha riportato che la Marina Usa si era subito attivata quando lo scafo aveva perso le comunicazioni. Il sistema ha poi rilevato, dopo la scomparsa, un suono che si è sospettato fosse un’implosione. Questa è stata registrata proprio vicino al luogo in cui sono stati individuati dei detriti.
“La Marina degli Stati Uniti ha condotto un’analisi dei dati acustici – ha detto un alto funzionario al Wall street journal – e ha rilevato un’anomalia compatibile con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze a dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni sono state interrotte. La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha dichiarato di aver trovato il relitto del sommergibile vicino ai resti del Titanic, che si trova a 3.800 metri sotto il livello del mare.
L’operazione di ricerca e salvataggio è durata quattro giorni. “Crediamo che l’equipaggio del nostro sommergibile sia morto, ha affermato OceanGate in una nota, confermando la scomparsa dei cinque passeggeri del Titan, il sottomarino disperso da domenica.
(www.teleone.it)