Cronaca
“Una massiccia eruzione vulcanica”: la profezia della Cnn e i rischi per il pianeta
Scienziati avvertono: un evento catastrofico potrebbe cambiare il pianeta, ma resta impossibile prevederlo
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Non c’è alcuna eruzione vulcanica imminente, ma la CNN ha sollevato un dibattito su cosa accadrebbe in caso di un evento catastrofico. Analizzando il passato e consultando esperti, il noto media americano ha ipotizzato scenari che potrebbero riguardare tutta l’umanità.
Due secoli fa, nel 1815, il vulcano Tambora in Indonesia provocò una catastrofe mondiale. L’eruzione generò un raffreddamento globale a causa delle particelle disperse in atmosfera, con conseguenze drammatiche: carestie, epidemie di colera e il famoso “anno senza estate” del 1816.
Da allora, eventi di tale portata non si sono più verificati, ma gli scienziati avvertono: la probabilità che accada è del 16% entro questo secolo.
“La domanda non è se, ma quando” ha dichiarato Markus Stoffel, climatologo dell’Università di Ginevra. Secondo Stoffel, un’eruzione di dimensioni simili causerebbe un “caos climatico”, amplificato dalla mancanza di piani concreti per affrontarla.
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Il problema principale risiederebbe nella dispersione di anidride solforosa nella stratosfera. Questo gas, trasformandosi in aerosol, riflette la luce solare, raffreddando il pianeta per anni. Alan Robock, climatologo della Rutgers University, ha spiegato che tali effetti coinvolgerebbero non solo il clima ma anche i sistemi agricoli globali.
Michael Rampino, della New York University, ha aggiunto che oggi, con un mondo più instabile, le conseguenze potrebbero essere peggiori di quelle osservate nel XIX secolo. Anche se è impossibile prevedere quando e dove avverrà il prossimo evento, gli esperti monitorano attentamente aree come l’Indonesia e Yellowstone.
Stoffel invita a sviluppare piani di emergenza per evacuare le popolazioni e proteggere le riserve alimentari, per ridurre al minimo l’impatto di una potenziale super-eruzione. Tuttavia, un evento del genere resta per ora nel regno delle possibilità, senza segnali concreti di imminenza.
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Cronaca
L’anticiclone “mangia inverno” domina a Capodanno, poi la “rivoluzione”: previsioni meteo
L’anticiclone regalerà, secondo gli esperti, un fine anno mite, ma dal 2025 aria gelida dall’Artico cambierà tutto
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Il 2024 si chiuderà con un clima stabile e mite grazie all’arrivo dell’anticiclone “mangia inverno”, che caratterizzerà il meteo sulla penisola italiana durante gli ultimi giorni dell’anno.
Come confermano gli esperti, già dal 30 dicembre l’alta pressione garantirà tempo sereno su tutto il territorio nazionale, regalando un’atmosfera tranquilla per la notte di San Silvestro e per il giorno di Capodanno.
Secondo quanto riportato da ilmeteo.it, sarà l’anticiclone delle Azzorre, figura atmosferica quasi scomparsa a livello emisferico, a dominare la scena. Questa vasta area di alta pressione si estenderà dall’Atlantico all’Europa, inglobando anche l’Italia.
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Al Centro-Sud e in montagna si registreranno temperature miti, specie durante le ore centrali della giornata. Ma quanto durerà questa situazione? Già dai primi giorni del 2025 è previsto un cambio di scenario significativo.
Dopo il clima mite di Capodanno, una potente irruzione di aria gelida in arrivo dall’Artico potrebbe investire l’Europa centro-orientale per poi puntare verso l’Italia. Il passaggio porterà un brusco calo delle temperature, con il ritorno di neve e pioggia, eventi che potrebbero caratterizzare anche l’Epifania. (foto archivio)
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Cronaca
Neonata di 1,4 chili salvata con un pacemaker: straordinario e storico intervento a Taormina
La più piccola paziente al mondo a ricevere il dispositivo: la diagnosi è avvenuta alla 28ª settimana di gestazione
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Una neonata di Agrigento, nata prematura e pesante appena 1,4 kg, è stata salvata grazie all’impianto di un pacemaker epicardico presso il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo all’ospedale San Vincenzo di Taormina.
Secondo i medici, si tratta della più piccola paziente al mondo a ricevere il dispositivo. La diagnosi era avvenuta alla 28esima settimana di gestazione, quando è stato rilevato un grave difetto di conduzione cardiaca. La madre, positiva alla sindrome di Sjogren, è stata sottoposta a oltre due mesi di terapia infusionale con immunoglobuline e cortisone presso il reparto di Ginecologia, sotto la supervisione del professor Rosario Foti del San Marco di Catania. Questo ha permesso di prolungare la gravidanza fino alla 35esima settimana.
Alla nascita, la neonata presentava un ritmo cardiaco di soli 50 battiti al minuto. Nonostante una settimana di stimolazione artificiale, non vi sono stati miglioramenti, rendendo necessario l’impianto definitivo di un pacemaker epicardico, realizzato con uno dei dispositivi più piccoli al mondo, grande quanto una moneta da 50 centesimi.
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La complessa procedura chirurgica, guidata dal team multidisciplinare del Ccpm diretto da Sasha Agati, si è conclusa senza complicanze. La bambina, che pesa 2,7 kg e si alimenta regolarmente, viene dimessa insieme alla madre.
“Questo intervento rappresenta un grandissimo esempio di approccio multidisciplinare alle cardiopatie congenite”, ha dichiarato Agati. Senza ombra di dubbio, un caso che resterà nella storia della cardiochirurgia pediatrica.
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Cronaca
Sicilia, l’Ars ha approvato la Finanziaria: sostegno ai Comuni in dissesto
L’Ars stanzia 10 milioni per i Comuni in difficoltà e garantisce risorse certe senza esercizio provvisorio
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Dopo una lunga maratona, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato la Finanziaria con 39 voti favorevoli e 20 contrari.
La seduta, guidata dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, ha visto il via libera a un maxiemendamento con norme chiave per affrontare le difficoltà economiche dell’isola.
Tra i provvedimenti più significativi c’è lo stanziamento di 10 milioni di euro per i Comuni in dissesto. “Grazie a una nostra proposta – afferma il deputato M5S Nuccio Di Paola – l’iniziale cifra di 1,2 milioni è stata portata a dieci milioni. Si tratta di una somma che permetterà a questi enti di pianificare il rientro dal dissesto e tirare un grosso sospiro di sollievo”.
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La Finanziaria ha inoltre evitato, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio, assicurando risorse certe per le politiche pubbliche e i servizi essenziali.
“Questo rappresenta un segnale chiaro di continuità nell’azione politica intrapresa – commentano i deputati del gruppo MPA Giuseppe Lombardo, Giuseppe Castiglione, Giuseppe Carta, Ludovico Balsamo e l’assessore Roberto Di Mauro – una risposta concreta alle emergenze che hanno segnato la Sicilia nel 2024”.
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Cronaca
Stupro al Foro Italico, uno dei condannati lascia il carcere: concessi i domiciliari
Samuele La Grassa lascia il carcere: il Tribunale ha accolto quella che era stata la richiesta formulata dai difensori
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Samuele La Grassa, uno dei sette giovani condannati per lo stupro di gruppo ai danni di una diciannovenne al Foro Italico di Palermo, ha lasciato ieri il carcere di Agrigento.
La seconda sezione penale del Tribunale, presieduta dal giudice Roberto Murgia, ha concesso al ventunenne gli arresti domiciliari, accogliendo la richiesta dei suoi legali, gli avvocati Simona Ciancitto e Claudio Congedo.
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L’episodio risale alla notte tra il 6 e il 7 luglio dello scorso anno, quando la ragazza fu violentata in un cantiere abbandonato. La Grassa, processato con il rito abbreviato, era stato condannato in primo grado a 4 anni di reclusione, pena ridotta grazie al riconoscimento delle attenuanti.
Il caso non è ancora chiuso: si attendono sviluppi nei procedimenti giudiziari a carico degli altri imputati.
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