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Outside

Vacanza nel resort a 5 stelle, si ammala e muore, parte la causa: “350 casi nell’hotel”

Tragedia dopo il soggiorno in un resort a cinque stelle: una donna si ammala e muore dopo poche settimane. Parte denuncia

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Vanno in vacanza, ma una donna si ammala e muore. Tutto sarebbe successo proprio nel momento in cui la coppia di coniugi si trovava nel resort a cinque stelle a Capo Verde. L’uomo, che si è ritrovato da un giorno all’altro vedovo, ha sporto denuncia.

La donna si è ammalata nell’albergo, e i sintomi erano stati vomito e diarrea. La denuncia è partita contro quelli che sarebbero i responsabili. I fatti si riferiscono a quanto avvenuto in un hotel di Santa Maria, dove Jane era arrivata con il marito Michael. Doveva essre una vacanza per festeggiare il compleanno. Dopo due giorni di soggiorno, la donna – mamma di due figli – ha iniziato ad avere sintomi gastrici e influenzali come vomito e diarrea. Quando è tornata a casa, le condizioni sono peggiorate, fino a quando, a gennaio, in ospedale ha perso la vita.

Anche Michael, il marito, si era ammalato durante il soggiorno, riprendendosi tuttavia nel giro di una settimana. Jane, invece, che soffriva di una malattia polmonare cronica, non si è più ripresa.

“Abbiamo bisogno di risposte – ha detto il marito – e anche se nulla la riporterà indietro, è il minimo che ci meritiamo”. Dallo stesso hotel, tuttavia, anche altri turisti avevano segnalato problemi e malesseri. Qualcuno raccontò di aver ricevuto cibo che “sembrava pollo crudo e coperto di mosche”, oltre a segnalare un forte odore di zolfo.

Chi curò Jane assicurò che si trattasse di una infezione batterica, e dunque le vennero somministrati antibiotici. Meno di due settimane dopo, però, a 62 anni, la donna è morta. Il marito ha avviato una causa in relazione alla malattia e alla morte di Jane e alla malattia di Michael.

L’avvocato ha sottolineato che non si era trattato del primo caso. “Rappresentiamo più di 350 persone – ha dichiarato ai media locali – che si sono ammalate gravemente in questo hotel nel 2022. Pertanto, quest’ultimo sviluppo è molto preoccupante. L’impatto di queste malattie non dovrebbe mai essere sottovalutato, perché possono portare a problemi di salute a lungo termine e in alcuni casi possono rivelarsi fatali”. (foto archivio)

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News e Focus

Tragedia negli Stati Uniti: bambino di 7 anni muore durante allenamento

Evan Briggs, colpito da arresto cardiaco, nonostante i soccorsi è deceduto tra le braccia del padre. La comunità sotto shock lancia una raccolta fondi

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Un bambino di 7 anni, Evan Briggs, è morto improvvisamente durante un allenamento di football presso il campo sportivo della Bath Area YMCA negli Stati Uniti. Mentre si stava allenando, Evan è crollato a terra a causa di un arresto cardiaco.

Il personale ha immediatamente avviato le manovre di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e i paramedici sono intervenuti prontamente, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Il bambino è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale.

La Bath Area YMCA ha espresso il proprio cordoglio, sottolineando l’impegno del personale e dei soccorritori: “Nonostante i grandi sforzi, siamo rimasti sconvolti nell’apprendere che il bambino è deceduto“.

Evan stava partecipando a un programma sportivo giovanile del centro sportivo e stava provando ad entrare nella squadra di football quando ha avuto il malore.

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Il padre del piccolo, Nathan Briggs, ha raccontato con dolore il momento della tragedia: “L’ho visto scappare via con un pallone in braccio, poi, quando mi sono girato, l’ho visto collassato a terra. È morto tra le mie braccia“.

Evan era nato con un difetto al cuore, noto come “buco al cuore”, che gli aveva accompagnato sin dalla nascita. La famiglia attende ancora i risultati dell’autopsia per capire cosa abbia provocato l’arresto cardiaco. Intanto, è stata avviata una raccolta fondi per sostenere la famiglia di Evan nel difficile momento. Fino ad oggi sono stati raccolti quasi 18.000 euro.

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News e Focus

Ubriaca lascia morire la figlia di tre anni in auto sotto il sole: dramma in California

Sandra Hernandez, 41 anni, è stata arrestata per omicidio colposo e abbandono di minore dopo la terribile morte della sua bambina causata dal caldo torrido

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Una tragedia devastante si è consumata ad Anaheim, in California, quando una madre, Sandra Hernandez, si è addormentata ubriaca nella sua auto, lasciando morire la figlioletta di tre anni legata al seggiolino.

Si tratta del terribile incidente avvenuto venerdì scorso, durante un’ondata di calore che ha colpito la regione, con temperature che hanno raggiunto i 40 gradi.

La madre, una 41enne, svenuta al volante, è stata trovata da un familiare intorno alle 16, quando la piccola era già priva di sensi sul sedile posteriore. L’uomo ha immediatamente estratto entrambe dall’auto e ha chiamato i soccorsi.

All’arrivo dei vigili del fuoco e della polizia, la donna si stava risvegliando, mentre la bambina è stata trasportata d’urgenza in ospedale, dove è stata dichiarata morta poco dopo.

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Nell’auto sono state trovate diverse bottiglie di alcol vuote, e la polizia ha arrestato Hernandez con l’accusa di omicidio colposo e abbandono di minore. Gli investigatori ritengono che la bambina sia morta a causa di un colpo di calore, con l’autopsia ufficiale ancora in attesa.

Il padre della piccola, visibilmente distrutto, ha rivelato che la madre soffriva di depressione post-partum. La sua tragedia è stata aggravata dal fatto che, nel 2012, aveva già perso due figli in un incidente stradale causato da un guidatore ubriaco durante un campeggio in Dakota del Nord. Un familiare ha raccontato il dolore dell’uomo: “Sapere che sta rivivendo tutto questo lo devasta completamente”. (foto archivio)

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Cronaca

Non si ferma all’alt, 17enne prende a morsi e calci poliziotti: Agrigento, agenti in ospedale

Il giovane ha attaccato gli agenti con calci, pugni e morsi durante un controllo stradale

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Ad Agrigento, un ragazzo di 17 anni è stato arrestato dopo aver aggredito cinque poliziotti con calci, pugni e morsi.

L’episodio è avvenuto durante un controllo stradale di routine, quando il giovane, a bordo di una piccola auto di cilindrata 50, non ha rispettato l’alt imposto dagli agenti, dando il via a un inseguimento.

Dopo essere stato fermato, il ragazzo ha reagito violentemente contro i poliziotti, ferendoli in modo tale da “provocare” il loro ricovero in ospedale. Ai cinque agenti coinvolti sono stati assegnati cinque giorni di prognosi per le lesioni riportate.

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Il diciassettenne è stato fermato, e ora dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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News e Focus

Tragedia sul volo Ita Airways per Roma: hostess colpita da un malore fatale davanti ai passeggeri

Gabriella Cario, 56 anni, assistente di volo di Ita Airways, è deceduta improvvisamente mentre si imbarcava su un volo da Reggio Calabria a Roma

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La tragedia è avvenuta mentre Gabriella Cario, assistente di volo di 56 anni, si stava imbarcando sul volo AZ 1156 da Reggio Calabria a Roma. Nonostante si sentisse poco bene, aveva deciso di proseguire con il viaggio per tornare a casa dalla sua famiglia. Tuttavia, le sue condizioni si sono aggravate rapidamente subito dopo essere salita a bordo.

Il malore improvviso ha colto la donna mentre era già sull’aereo, davanti agli occhi increduli dei passeggeri. L’intervento tempestivo del personale sanitario del 118, accorso dopo che i passeggeri erano stati fatti scendere, non è stato sufficiente a salvarle la vita. Gabriella Cario è deceduta poco dopo, lasciando tutti sotto shock.

La tragedia ha causato la sospensione immediata del volo, che è stato successivamente riprogrammato in serata. Nel frattempo, la polizia aeroportuale ha avviato le procedure di rito, causando ritardi al traffico aereo nello scalo reggino.

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La notizia della morte di Gabriella ha sconvolto la comunità di Sabaudia, dove viveva, e il personale di Ita Airways, con cui aveva lavorato per molti anni. Molti i messaggi di cordoglio e i ricordi di chi l’aveva conosciuta.

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