“Vado a risolvere la questione dell’affitto”. Le parole sembravano chiare ed inequivocabili, ma nessuno avrebbe mai pensato a quel che sarebbe successo. La frase era contenuta in una lettera che l’uomo di 77 anni, questa mattina a Palermo, ha lasciato alla famiglia prima di compiere il delitto del quartiere Boccadifalco.
L’anziano affrontava una situazione che non riusciva più a sopportare. Dietro il tragico gesto, l’uccisione del 31enne Aleandro Guadagna, c’erano mesi di affitto di casa non pagati, ma anche tantissime liti, come hanno testimoniato anche i vicini di casa.
Sono stati proprio i vicini a metter sulla buona strada i carabinieri del nucleo investigativo, guidati dal tenente colonnello Salvatore Di Gesare, per trovare il 77enne, che si era dato alla fuga dopo l’omicidio. Alla fine, l’uomo è stato fermato in un centro commerciale.
I carabinieri della compagnia di Palermo San Lorenzo stamane, avevano trovato il corpo senza vita della vittima. Gli investigatori hanno ricostruito la scena del crimine e, anche grazie alle testimonianze di alcune persone, il quadro indiziario a carico del presunto assassino, allontanatosi dal luogo del delitto subito dopo i fatti. I militari sono andati nell’abitazione dell’indagato senza trovarlo. Lì hanno accertato che il presunto omicida era uscito presto da casa lasciando la lettera nella quale spiegava quali fossero le sue intenzioni. Nel corso degli accertamenti i Carabinieri hanno rinvenuto l’auto dell’uomo nei pressi della sua abitazione, con all’interno un fucile da caccia.
(www.teleone.it)